Il primo bilancio in casa Milan dopo appena sette giornate di campionato è alquanto negativo. L’inversione di tendenza tanto auspicata in estate dai vertici rossoneri non è affatto giunta. Sinisa Mihajlovic non è riuscito ancora a dare alla squadra quell’anima combattiva che lo appartiene. Il Milan sta palesando molte difficoltà in tutti e tre i reparti. In difesa i numeri sono impietosi, il “diavolo” nelle prime sette uscite ha subito ben tredici reti, solamente il Carpi ha fatto peggio subendone sedici. Numeri impietosi che mettono in evidenza una tenuta difensiva rivedibile. Nel match contro il Napoli Zapata ed Ely non hanno fornito le giuste garanzie ed anche Romagnoli, l’uomo più gettonato nella campagna acquisti, ingaggiato a cifre da record per un difensore, non sta fornendo quelle prestazioni maiuscole che tutti si aspettavano. Anche il giovane De Sciglio non sta facendo meglio, da lui il pubblico rossonero si attende il definitivo salto di qualità ma ad oggi sono tante le incertezze che manifesta il laterale difensivo del Milan.
Se la difesa piange, non certo è soddisfacente il lavoro espresso dagli uomini della metà campo. Bertolacci giunto a Milanello in pompa magna, non sta convincendo. Le sue performance sono ben lontane dallo standard messo in mostra con la maglia del Genoa. Il centrocampista della nazionale pare non recepire ancora i dettami tattici del tecnico serbo e stenta a trovare una quadratura in mezzo al campo, situazione che penalizza di gran lunga il suo apporto sul rettangolo di gioco. Montolivo dopo una stagione, quella passata, trascorsa tra mille infortuni, procede lentamente nel pieno recupero e non sempre il suo apporto risulta determinante. Kucka nelle prime uscite in rossonero ha palesato a tratti una evidente confusione tattica e Bonaventura nonostante qualche exploit non appare continuo nel suo rendimento. Inoltre Mihajlovic è ormai chiaro che nel suo “4-3-1-2”, marchio di fabbrica del tecnico serbo, non abbia a disposizione il tanto atteso trequartista. I vari esperimenti con Suso, Honda, Bonaventura non hanno dato i risultati sperati e questa mancanza nello scacchiere tattico sta creando diversi disagi in merito allo sviluppo del gioco.
In attacco nonostante il valzer delle punte, il risultato non è affatto atomico. Da ben due giornate consecutive, il Milan non realizza goal agli avversari e il rendimento degli attaccanti espresso in campo è stato alquanto insufficiente. Luiz Adriano dopo il goal realizzato all’Empoli nella seconda giornata è andato mano mano spegnendosi, mostrando una certa insofferenza dinnanzi alla crescita mostrata in campo da Balotelli. Proprio Super Mario, ad un tratto, sembrava dare un barlume di speranza al reparto avanzato. Dopo la buona prova espressa nel derby contro l’Inter e la rete realizzata nel turno infrasettimanale ad Udine, pareva che Mihajlovic potesse contare su di lui in pianta stabile ma come un fulmine a ciel sereno, la pubalgia ha messo ai box l’attaccante rossonero che si è reso indisponibile per la gara contro il Napoli ed ora occorrerà aspettarlo di nuovo prima di rivederlo in campo. Infine Bacca, il colpo ad effetto della campagna acquisti condotta da Galliani. L’attaccante colombiano, fresco vincitore dell’Europa League in poche occasioni fino ad ora ha acceso la luce. Sfavillante la serata contro il Palermo e poi poco più. Già il fatto che Mihajlovic non lo consideri perno inamovibile in attacco, mette in evidenza che la punta ex Siviglia non ha convinto pienamente, spesso disattendendo le premesse.
In sintesi, la situazione in casa Milan non è delle migliori. Mihajlovic è sulla graticola ma di certo non rischia l’esonero. Bocciarlo dopo sette giornate significherebbe mandare in frantumi un progetto nato in estate su cui i vertici rossoneri hanno investito parecchio. Inoltre un possibile esonero del serbo si andrebbe a sommare al libro paga del club di via Aldo Rossi assieme alle somme ancora da versare per gli ingaggi precedenti di Seedorf ed Inzaghi.
L’ex allenatore della Samp dopo la sconfitta contro il Napoli ha riconosciuto la superiorità in campo della squadra partenopea e ha aggiunto che d’ora in avanti per i rossoneri ci sarà tanto da lavorare, soprattutto in questa settimana in cui ci sarà la sosta per gli impegni delle nazionali. La banda di Mihajlovic dovrà ripartire dagli errori commessi nell’ultima gara per invertire il trend e farsi trovare pronti alla ripresa, quando il Milan dovrà vedersela contro il Torino di Ventura che vorrà riscattare l’ultima sconfitta subita contro il Carpi.
Lavoro, lavoro,lavoro, questo è il mantra di Mihajlovic per scongiurare un’altra annata di passione per il club e i tanti tifosi del “diavolo” che già hanno cominciato a mugugnare dopo questo inizio deludente.