In viaggio a Treviso, tra eccellenze architettoniche e culinarie

Treviso strada porticato laterale

Organizzare le vacanze non è mai semplice. Trovare la giusta destinazione, che metta d’accordo tutti e risponda alle esigenze dei compagni di viaggio crea non poca agitazione. Gli amici vogliono trascorrere allegre serate in compagnia; le famiglie preferirebbero allontanarsi dal caos cittadino e godere della tranquillità, che spesso rischia però di equivalere a “noia”. Esiste una destinazione in grado di soddisfare le diverse esigenze, senza rinunciare al piacere della tavola?

Treviso è la destinazione adatta per trascorrere una vacanza senza dover rinunciare a nulla. Si tratta di una realtà non troppo grande (gli abitanti sono poco più di 80.000), ma che coniuga le bellezze naturali a quelle storico-architettoniche.

La città, circondata da mura cinquecentesche conservatesi praticamente intatte, è attraversata da una rete di canali che si uniscono alle acque del Sile. Questo gioco di incontri, che formano isole caratteristiche, è l’elemento più sorprendente della città.

A seguire dall’esterno la lunghezza delle mura progettate da Fra’ Giocondo, una serie di giardini e canali creati a scopo difensivo: in caso di attacco, il territorio circostante poteva essere allagato, salvando la città.

Ottima anche la cucina che è la più ricca dell’intera regione e può vantare piatti deliziosi, come la sopa coada, un pasticcio composto da strati di carne disossata alternati a pane raffermo. È inoltre qui che nasce un dolce ormai internazionale: il tiramisù, ideato nel ristorante alle Beccherie. Il territorio trevigiano è molto famoso anche per il radicchio rosso e per il prosecco.

Piazza dei Signori

È la piazza principale di Treviso, dove un tempo si affacciavano i palazzi dell’antica signoria trevigiana. In passato prese il nome di Piazza della Berlina poiché qui veniva praticata la punizione della pubblica umiliazione (berlina appunto). Dalla piazza è possibile ammirare gli elementi architettonici più imponenti della città, come la Torre Civica e il Palazzo Pretorio. Poco distante da Piazza dei Signori si trova esposta la Fontana delle Tette.

Fontana delle Tette

Si tratta di una fontana molto particolare, realizzata intorno al 1560. È la scultura di una donna intenta a stringersi i seni, da cui sgorgavano due zampilli. La particolarità è che non si trattava di acqua, ma di vino! Da un seno zampillava vino rosso e dall’altro quello bianco. La fontana fu realizzata a seguito di una tremenda siccità che colpì il territorio e dalla sua realizzazione alla caduta della Serenissima Repubblica di Venezia sarà utilizzata per rendere al nuovo Podestà. In occasione del suo ingresso, infatti, per tre giorni i cittadini potevano attingere gratuitamente il vino dalla fontana.

Isolotto della Pescheria

Come suggerisce il nome, qui si svolge il mercato del pesce. In origine questo era collocato presso Piazza dei Signori, ma nell’Ottocento si sentì la necessità di allontanare dal centro cittadino i cattivi odori che il mercato produce. Fu allora realizzato questo isolotto, mentre la città si trovava sotto il dominio austriaco. Il caratteristico isolotto, nella cui zona sono presenti anche attività commerciali di prodotti tipici trevigiani, ha acquistato valore soprattutto dopo i lavori di riqualificazione realizzati nel 2002, nel corso dei quali è stata realizzata una copertura dell’area destinata al mercato.

Chiesa di San Nicolò

È la costruzione religiosa più grande della città, tanto da superare addirittura il Duomo. Di stile gotico, è composta da tre navate. Nella navata destra è presente un grande affresco in cui è raffigurato San Cristoforo. Annessa alla Chiesa di San Nicolò è il seminario vescovile, in cui è presente tra le altre la sala del capitolo dei Domenicani. Si tratta di una sala molto importante, poiché al suo interno è conservata la prima rappresentazione degli occhiali da vista.

Le mura

Costruite più di 500 anni fa, le mura di Treviso sono ancora integre, nonostante gli anni in cui fu abbandonata al degrado. Sono tornate a splendere dopo una serie di interventi di restauro e ospitano numerose manifestazioni enogastronomiche durante l’anno. È il modo più rilassante per conoscere la città, osservandola dall’alto passeggiando all’ombra degli antichi ippocastani.

Musei civici

Inaugurati nel 1882, con il nome di Museo Trevigiano, oggi contano ben tre sedi, dislocate all’interno delle mura cittadine. La sede storica è oggi intitolata a Luigi Balio, che volle la realizzazione del Museo Trevigiano, e ospita raccolte delle opere di artisti soprattutto trevigiani, dall’Impressionismo alle Avanguardie. La seconda sede, il Complesso di Ca’ da Noal, è un complesso di tre palazzi medievali; la terza sede, il Complesso di Santa Caterina presenta un ampio ambiente sotterraneo destinato ad esposizioni temporanee. Tra il primo piano e il piano interrato si snoda un percorso che vede esposte le collezioni di età preistorica e protostorica, nonché i reperti rinvenuti nel corso degli scavi effettuati nel centro storico di Treviso nel Novecento.

Cattedrale di San Pietro Apostolo

Risalente all’età paleocristiana, è stata eretta in una zona in cui sorgevano un tempio, un teatro e, forse, delle terme. È il principale luogo di culto della città e al suo interno è conservata un’opera realizzata da Tiziano. Si tratta della Pala dell’Annunziata, in cui è raffigurata in primo piano la Madonna, mentre l’Angelo giunge dal fondo. Le nubi, alle spalle delle figure, sono squarciate e lasciano passare la luce solare. A spiare l’intera scena è il canonico che commissionò l’opera all’artista che da poco era divenuto pittore ufficiale della Serenissima Repubblica di Venezia.

Loggia dei Cavalieri

Uno degli edifici più rappresentativi del centro storico di Treviso è questa loggia, che si trova all’incrocio tra quelli che un tempo furono i decumanus e cardo maximi e che oggi sono via Martiri della Libertà e via Indipendenza.

In epoca romana in questo punto era collocato il foro della città. Costruita intorno al 1277, fu simbolo del potere politico assunto dai nobili nel periodo del Libero Comune. La Loggia, realizzata in laterzio, fu luogo di convegni e giochi per la nobiltà. Alla fine del 1400, le ampie arcate che oggi sono aperte furono chiuse da portoni e la Loggia divenne un magazzino.

Destinato alla demolizione alla fine del XIX secolo per lasciare spazio ad una piazza, la Loggia sarà rivalutata nei primi anni del Novecento, quando iniziarono i lavori di restauro che porteranno alla demolizione delle abitazioni che nel frattempo sorte intorno a quello che ormai era un luogo abbandonato.

Nel corso dell’anno la Loggia dei Cavalieri ospita convegni, mostre, mercatini di libri antichi ed eventi musicali, come Treviso Suona Jazz.

Canale dei Burnarelli

Un angolo di Venezia a Treviso. Può essere definito così il Canale dei Burnarelli, dal quale è possibile osservare gli scorci affascinanti che regala il Botteniga, importante fiume che attraversa la città. Il Canale, che si trova al centro di Treviso, prende il nome dal Palazzo di una famiglia di commercianti del Cinquecento, i Burnarelli.

Prima di sfociare nel Sile, il Canale passa sotto ad un ponte: in questa zona, le donne usavano lavare i panni.

Parco degli Alberi Parlanti

Inserito in un parco pubblico, è aperto tutto l’anno. È il luogo ideale in cui trascorrere una rilassante mattinata con i bambini, anche grazie alle interessanti visite guidate dedicate alle famiglie, che si svolgono il sabato, la domenica e nei giorni festivi. È possibile visitare il parco seguendo i percorsi proposti: scientifico, avventura e multimediale.

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