“25 giornata, pari all’Olimpico tra Roma e Juventus e distanza tra le due squadre che rimane a +9 a favore dei bianconeri”
Quella che doveva essere uno spot per il calcio italiano, la partita dell’anno in ottica scudetto, si è rivelata un match avaro di azioni pericolose nel primo tempo e contraddistinto da due lampi nella ripresa per un pareggio che lascia tutto invariato. Nove i punti di distacco tra Juventus e Roma con i bianconeri a questo punto padroni del proprio destino. Lo scudetto è nelle loro mani e per la Roma sorgono i rimpianti per una stagione iniziata con un entusiasmo dilagante e che poi piano piano si è andato spegnendo a causa delle battute a vuoto, soprattutto all’Olimpico, dove i giallorossi non conquistano i tre punti dal lontano 30 novembre scorso. In uno stadio affollato da 40.000 spettatori e colorato di giallorosso le due squadre si affrontano con i medesimi moduli tattici, la Roma con il 4-3-3 con Holebas e Torosidis esterni di difesa, centrocampo a tre con De Rossi, Pjanic e Keita, clamorosa e inaspettata la scelta di relegare in panchina Nainggolan, uno degli uomini piu’ in forma della banda di Garcia e tridente d’attacco con Gervinho, Totti e Ljaijc. Allegri invece schiera il 3-5-2 complice le defezioni di Pirlo e Pogba, quest’ultimo in panchina per problemi muscolari. Difesa bianconera composta da Bonucci , Chiellini e Caceres; centrocampo a cinque con esterni Lichtsteiner ed Evra, completano il reparto Marchisio, Vidal e Pereyra.Tandem d’attacco Tevez – Morata, con quest’ultimo che sembra aver scalato definitivamente nelle gerarchie di Allegri, il compagno di reparto Llorente.
La Juve mantiene i 9 punti ma perde l’occasione per chiudere la pratica scudetto.I primi minuti del match sono molto equilibrati, la Roma appare piu’ aggressiva nel pressing ma e’ la Juve a creare qualche pericolo in piu’ con un brivido per De Sanctis quando Pereyra mette un pallone al centro per Morata e Manolas nel tentativo di liberare l’area, devia il pallone in calcio d’angolo a pochi centimetri dal palo difeso dall’estremo difensore romanista. I giallorossi non impegnano mai Buffon e il primo tempo scivola via senza particolari occasioni degne di nota. Nella ripresa è subito Vidal a creare un pericolo per la retroguardia giallorossa, quando dopo una combinazione con Pereyra, va al tiro dal limite dell’area con pallone che si spegne di poco a lato. La svolta del match si ha al 61′ minuto quando Torosidis per un fallo su Vidal, viene espulso dall’arbitro Orsato per somma di ammonizioni. Dalla mattonella va Tevez che calcia una punizione spettacolare. Una pennellata che si insacca sulla sinistra di De Sanctis. E’ vantaggio Juve e discorso scudetto chiuso. I bianconeri balzano parzialmente a dodici punti di distacco nei confronti dei giallorossi. Garcia a questo punto effettua due cambi, lasciano il campo il capitano giallorosso Totti e De Rossi, entrano Iturbe e Nainggolan. La Roma in una rincorsa disperata verso il pareggio aumenta la velocita’ in campo, appaiono piu’ aggressivi e la Juve nonostante la superiorita’ numerica sembra soffrire questo atteggiamento dei giallorossi. Al 77′ giunge il pari della Roma. Chiellini commette un fallo su Iturbe all’altezza della linea di fondo campo.Va sulla palla Florenzi che calcia la punizione e Keita ben appostato in area di rigore, elude la marcatura di Caceres e di testa insacca alle spalle di Buffon nonostante il tentativo disperato di Marchisio di respingere sulla linea di porta. E’ il pari insperato della Roma che cerca a questo punto il colpaccio. Ma finisce cosi’, un pareggio che lascia l’amaro in bocca ai bianconeri che avevano assaporato per alcuni minuti di portarsi a ben dodici lunghezze sulla Roma e mettere in cassaforte il discorso scudetto.
Il goal di KeitaA questo punto pero’ cambia ben poco, il distacco tra la prima e la Roma seconda e’ di nove punti, con scontri diretti a vantaggio dei bianconeri che da qui a fine stagione dovranno limitarsi a gestire al meglio questo vantaggio essendo loro gli unici padroni del proprio destino. Per i giallorossi tanto impegno nel rincorrere il pareggio nonostante giocassero in dieci ma poco altro da segnalare. Lo smalto dei primi mesi di campionato si e’ perso, la squadra di Garcia ha palesato i limiti che hanno caratterizzato i giallorossi nelle recenti partite e poi c’e’ un certo nervosismo che ha condizionato la tenuta psicologica della squadra forse caricata piu’ del dovuto da responsabilita’ di conquistare il titolo come dichiaro’ Garcia nel mese di ottobre, dopo il match di andata con la Juve. Con il senno di poi fu un autogoal pazzesco quello del tecnico francese che ando’ a limare una certa tranquillita’ nello spogliatoio. Nervosismo giallorosso che ieri si e’ palesato al termine del primo tempo con un litigio tra De Sanctis e Holebas per questioni tattiche. La partita potrebbe sintetizzarsi come un nulla di fatto, discorso scudetto che rimane blindato nelle mani dei bianconeri e una Roma che e’ sembrata piuttosto una squadra del “vorrei ma non posso”.