Italiane in Europa League: tutto facile per la Lazio, impresa Atalanta, il Milan vince a fatica
Dopo la due giorni più che positiva per le squadre italiane impegnate in Champions League, anche il giovedì di Europa League dona piacevoli notizie alle compagini del nostro Paese. Lazio e Milan trionfano, anche se per i rossoneri si tratta di un successo al fotofinish e con qualche brivido di troppo non preventivato, mentre l’Atalanta riesce nell’impresa, piuttosto impronosticabile alla vigilia, di uscire indenne dal “Groupama Stadium” di Lione.
La Lazio nella seconda giornata della fase a gironi supera con un perentorio 2-0 i belgi dello Zulte Waregem. I biancocelesti, in formazione rimaneggiata per via di un necessario turnover, sbloccano il match al 18’ con Caicedo, abile a ribadire in rete di testa, un assist di Marusic dall’interno dell’area. Il raddoppio dei capitolini giunge al 90’ quando Murgia serve sulla corsia di sinistra il neo entrato Immobile , il quale lascia partire una conclusione angolata che si insacca alle spalle dell’incolpevole Leali. Per l’attaccante natio di Torre Annunziata si tratta del dodicesimo centro, tra le varie competizioni disputate, in questo avvio di stagione. Al termine della gara, Simone Inzaghi ha così commentato il successo ottenuto: “Per noi era troppo importante vincere, dovevamo dare seguito alla vittoria in Olanda. Era una gara particolare, molti non avevano mai giocato in uno stadio vuoto. Peccato non aver fatto subito il secondo goal. Abbiamo fatto venti minuti molto buoni, poi abbiamo abbassato il ritmo, abbiamo preso tre punti importanti per il girone che ci mette in una buonissima posizione ma dovevamo chiudere prima il match. L’unico neo è non aver fatto prima il secondo goal e rischiato qualcosa nella ripresa. Ci serva da lezione, dobbiamo chiudere prima le partite”. L’altra gara del girone K tra Nizza e Vitesse si è conclusa con il punteggio di 3-0 per i transalpini grazie alle reti di Plea, autore di una doppietta, e Saint-Maximin protagonista di un goal di pregevole fattura. La classifica recita: Nizza e Lazio in testa a punteggio pieno dopo due giornate, Vitesse e Zulte Waregem chiudono a quota zero.
A “San Siro”, invece,girandola di emozioni tra Milan e Rijeka, match conclusosi con la vittoria piuttosto sofferta e al cardiopalma dei rossoneri per 3-2. La gara sembrava essere incanalata verso un unico binario quando al 14’ attraverso una caparbia azione personale André Silva mette a segno il goal del vantaggio da parte dei padroni di casa. Per l’attaccante portoghese si tratta del sesto goal in questa competizione considerando anche la fase preliminare. Il raddoppio giunge al 53’ quando dagli sviluppi di un corner, Bonucci effettua una sponda per Musacchio che all’interno dell’area non perdona Sluga. A questo punto tutto lascia presagire verso una comoda vittoria della compagine guidata da Vincenzo Montella, ed invece gli ospiti escono dal guscio, facendo leva su una svagata retroguardia avversaria per mettere pepe sulla gara. All’ 84’ Acosty approfitta di un disimpegno errato di Bonucci per involarsi in area, per poi vincere un rimpallo con Donnarumma in uscita e spedire la sfera al di là della linea di porta. Il pareggio dei croati giunge al 90’ quando l’arbitro israeliano Grinfeld ravvede un contatto in area falloso di Romagnoli ai danni di Crnic. Dal dischetto si presenta Elez che non sbaglia. Sugli spalti di San Siro iniziano a serpeggiare i primi mugugni, spunti di disapprovazione per la prestazione sfoderata dai padroni di casa. Quando oramai le speranze erano ridotte al lumicino, ecco che giunge la zampata vincente di Cutrone, al 95’, astuto nel capitalizzare al meglio un assist in profondità di Borini. Il giovane attaccante, classe 1998, rispedisce al mittente le critiche, regalando tre punti preziosi, soprattutto dal punto di vista morale, ai rossoneri. Al triplice fischio finale, l’”aeroplanino” Montella ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Dobbiamo crescere nella gestione delle partite, è abbastanza evidente. Oggi abbiamo scalato un gradino impensabile prima di questa gara, vincendo una gara sofferta. Le partite vanno gestite anche al settantesimo. Quello che mi è piaciuto è lo spirito e l’orgoglio della squadra per ottenere questo grande risultato. E’ un grande passo che ha fatto la squadra”. L’altra gara del girone tra AEK Atene e Austria Vienna si è conclusa con il punteggio di 2-2. Al vantaggio degli ellenici firmato da una vecchia conoscenza del calcio italiano, Livaja, rispondono gli austriaci con Monschein al 43’ e Tajouri al 49’. A ristabilire la parità ci pensa nuovamente Livaja, al 90’, attraverso un goal viziato da una posizione di offside. Nel gruppo D comanda il Milan a punteggio pieno, segue l’AEK Atene a quota quattro, chiudono il quadro l’Austria Vienna a uno e il Rijeka a zero.
In terra transalpina, invece, serata indimenticabile per l’Atalanta, che contro ogni pronostico esce indenne dal “Groupama Stadium” di Lione, imponendo il pareggio ai padroni di casa. Gli uomini guidati da Genesio che in estate hanno perso pedine importanti, su tutte Lacazette, passano in vantaggio al 45’ attraverso un’azione personale di Fekir sul versante di sinistra, abile nel saltare De Roon per poi appoggiare a centro area un assist invitante per Traoré. Il numero dieci del Lione colpisce di tacco, ma Berisha è insuperabile nel chiudergli lo specchio della porta. Nulla può, però, sull’immediato tap-in. Nella ripresa gli orobici non si sfaldano né tantomeno mostrano eccessiva foga nell’agguantare il pareggio. Gli undici di Gasperini giocano con raziocinio e spirito intraprendente. Il tutto viene premiato al 57’ quando il “papu” Gomez estrae dal cilindro una conclusione imparabile, su calcio di punizione, che lascia di stucco l’estremo difensore avversario Lopes. Al termine della gara, Gomez si toglie alcuni sassolini dalla scarpa, principalmente per quanto concerne le dichiarazioni rilasciate da Fekir, durante la conferenza stampa della vigilia, in cui ha affermato di non sapere chi fosse il “papu”: “Per me era importante, sicuramente non ho avuto molte occasioni per giocare in Europa. Ci sta che qualcuno non mi conosca ma da oggi magari mi conosceranno meglio. L’idea è quella di essere competitivi in ogni stadio. Il nostro obiettivo è passare il girone, con questi quattro punti stiamo messi bene in classifica. Per fortuna ora ci sarà la partita contro la Juventus, non ci sarà molto da lavorare per trovare le motivazioni. Ora dobbiamo cancellare questa partita contro il Lione, dobbiamo lavorare perché vogliamo fare bene anche in campionato”. L’altra sfida del girone tra Everton e Apollon Limassol si è conclusa sul 2-2. A passare in vantaggio sono i ciprioti con Sardinero al 12’ minuto, mentre la risposta dei “toffees” giunge al 21’ con Rooney abile ad approfittare di un goffo disimpegno difensivo della squadra avversaria. Gli inglesi, poi, mettono la freccia al 66’ con Vlasic ma si fanno riagguantare all’ 88’ da Yuste. Nel girone E l’Atalanta è sorprendentemente in testa con quattro punti all’attivo, seguono Lione e Apollon Limassol a due, fanalino di coda è l’Everton a quota uno.