Amanti dell’action puro e incontaminato, è tempo di celebrare! La macchina da pugni e calci volanti preferita del cinema contemporaneo, il carismatico Jason Statham, ha appena aggiunto un altro trofeo alla sua già ricca bacheca di successi commerciali. “A Working Man”, la sua ultima collaborazione con il regista David Ayer, ha ufficialmente raggiunto la prestigiosa cerchia dei 10 film con il maggiore incasso del 2025 al box office domestico. Con un bottino di 33 milioni di dollari negli Stati Uniti, ai quali si aggiungono 30 milioni dai mercati internazionali, per un totale globale di 63 milioni, la pellicola sta dimostrando ancora una volta l’incredibile potere di richiamo dell’attore britannico, capace di trasformare anche film a budget contenuto in autentici successi commerciali.
Certo, questi numeri sono ancora lontani da quelli del precedente “The Beekeeper“, l’altra collaborazione tra Statham e Ayer che ha letteralmente dominato le sale lo scorso anno, diventando un vero e proprio fenomeno culturale oltre che commerciale. Ma “A Working Man” ha comunque superato pellicole come “Heart Eyes” con Mason Gooding e “Flight Risk” con Mark Wahlberg, anche se rimane ancora dietro a “Den of Thieves 2: Pantera” di Gerard Butler e “The Monkey” con Theo James. Un risultato notevole considerando la saturazione del mercato action e la crescente difficoltà di attrarre il pubblico nelle sale per film non appartenenti a grandi franchise.
Il film ha debuttato al primo posto del box office, detronizzando senza troppe difficoltà “Biancaneve”, il controverso adattamento live-action Disney con Rachel Zegler, e tenendo a distanza altre nuove uscite come “The Woman in the Yard” e “Death of a Unicorn”, che non sono riuscite nemmeno a raggiungere i 10 milioni dopo che il film di Statham ha aperto con 15 milioni. Solo l’inarrestabile “A Minecraft Movie”, con il suo debutto monstre da 162 milioni, è riuscito a spodestare il nostro eroe dalla vetta nella seconda settimana, relegandolo al secondo posto con 7,3 milioni di incasso, comunque sufficienti per mantenere alle spalle “The Chosen: Last Supper — Part 2”.
L’effetto Statham: quando un attore diventa garanzia di qualità
Ciò che rende particolarmente interessante il caso di Jason Statham è la sua capacità di costruire un personal brand solido e immediatamente riconoscibile. A differenza di molte star contemporanee, che cercano di diversificare il proprio portfolio artistico saltando da un genere all’altro, l’attore britannico ha sapientemente coltivato la propria immagine di specialista dell’action, perfezionando film dopo film un personaggio archetipico che il pubblico ha imparato ad amare: l’uomo duro ma con un codice morale, esperto di arti marziali, laconico, affidabile e implacabile quando provocato.
Questa coerenza si è tradotta in una fedeltà di pubblico invidiabile, con spettatori disposti a seguirlo di progetto in progetto proprio perché sanno esattamente cosa aspettarsi. “A Working Man” non fa eccezione, sfruttando appieno la formula Statham: scene di combattimento coreografate con precisione chirurgica, montaggio serrato, dialoghi essenziali e una trama lineare che funge da pretesto per una serie di set piece action spettacolari.
L’effetto rimbalzo su streaming: The Beekeeper torna nella top 10
Un fenomeno particolarmente interessante legato all’uscita di “A Working Man” è il cosiddetto effetto rimbalzo che sta vivendo “The Beekeeper” su Prime Video. Il film precedente della coppia Statham-Ayer, che aveva già dominato le classifiche di streaming per buona parte del 2024 prima di uscire dalla top 10 verso la fine dell’anno, è improvvisamente tornato tra i titoli più visti della piattaforma, attualmente al decimo posto.
Questo dimostra come l’uscita di un nuovo film al cinema possa rivitalizzare l’interesse per le opere precedenti di un attore o di un regista disponibili in streaming, creando una virtuosa sinergia cross-platform. Gli spettatori, entusiasti dopo aver visto “A Working Man” in sala o semplicemente incuriositi dalle recensioni e dal passaparola, stanno riscoprendo “The Beekeeper”, generando un doppio flusso di entrate per i produttori: uno dai biglietti venduti al cinema e uno dall’aumento di visualizzazioni sulle piattaforme streaming, che si traduce in maggiore permanenza degli abbonati.
Una collaborazione che funziona: Statham e Ayer
Parte del successo di “A Working Man” va sicuramente attribuito anche alla chimica professionale tra Jason Statham e il regista David Ayer, alla loro seconda collaborazione dopo “The Beekeeper”. Ayer, che ha costruito la sua carriera su film incentrati su personaggi duri e situazioni estreme (basti pensare a “End of Watch”, “Fury” e “Suicide Squad”), sembra aver trovato in Statham l’interprete ideale per la sua visione cinematografica.
La sceneggiatura, firmata da Ayer stesso insieme alla leggenda dell’action Sylvester Stallone, rappresenta un perfetto mix di elementi classici del genere e intuizioni contemporanee, creando un’esperienza che risulta allo stesso tempo familiare e fresca. La pellicola, con i suoi 116 minuti di durata, mantiene un ritmo incalzante che non lascia mai spazio alla noia, confermando la capacità di Ayer di gestire efficacemente la narrazione nei film action.
E tu, hai già visto “A Working Man” al cinema? Pensi che meriti di essere nella top 10 dell’anno o credi che l’effetto Statham stia iniziando a perdere colpi? E soprattutto, quale dei suoi film action recenti consideri il migliore? Condividi la tua opinione nei commenti e raccontaci se sei un fan dell’inossidabile attore britannico!