Ehi tu, che stai scrollando Netflix in cerca di qualcosa da guardare mentre aspetti che il tuo iPhone si ricarichi! Se pensi che la cosa peggiore che possa succedere in un Apple Store sia il prezzo di un MacBook Pro, “iHostage” ti farà ricredere istantaneamente!
Quando lo shopping diventa un incubo
Il film di Bobby Boermans ci catapulta subito nel vivo dell’azione: un viaggiatore bulgaro di nome Ilian (Admir Šehović) arriva ad Amsterdam e perde i suoi auricolari. Come qualsiasi buon turista tecnologico farebbe, si reca nel locale Apple Store per acquistarne un paio nuovo. Ed è qui che il suo innocente viaggio diventa un incubo bianco e minimalista quando un uomo armato (Soufiane Moussouli) irrompe nel negozio, prendendo Ilian in ostaggio e dando inizio a tese negoziazioni con la polizia.
A complicare ulteriormente la situazione: diversi dipendenti e clienti nascosti in un ripostiglio e ai piani superiori, con la loro presenza che aumenta drammaticamente la posta in gioco ad ogni minuto che passa.
Un solo luogo, un’opportunità mancata
Boermans e lo sceneggiatore Simon de Waal, che hanno già collaborato per la serie TV “The Golden Hour”, non perdono tempo ad arrivare alla situazione degli ostaggi. Una volta fatto ciò, però, si sono effettivamente dipinti in un angolo per la durata del film.
L’impostazione a location singola si appoggia pesantemente sul duetto tra Šehović e Moussouli, ma il mistero che circonda le motivazioni di quest’ultimo non ci dà mai molto con cui lavorare. Mentre gran parte della promozione del film enfatizza l’uso di prospettive multiple, “iHostage” è in realtà interessato solo a due punti di vista.
Da un lato, le operazioni della polizia ci mostrano chi detiene il vantaggio tecnologico. Dall’altro, l’uomo armato fa vaghe proclamazioni sull’essere stato ingannato dal governo, senza alcun tentativo di scavare più a fondo. Insomma, non siamo di fronte a “Quel pomeriggio di un giorno da cani”, e si sente.
Un thriller “quasi” avvincente
Nonostante le sue mancanze, c’è un ritmo abbastanza coinvolgente al centro di questa storia ispirata a fatti reali. E mentre questo film in streaming non può competere con thriller più spettacolari, la realtà dei fatti e alcuni piccoli drammi con gli ostaggi nascosti aiutano a mantenerlo interessante per tutta la durata.
“iHostage” sembra molto un classico “film della settimana” – sebbene questa etichetta potrebbe applicarsi a molte delle offerte settimanali di Netflix. Dipinto con un tocco di terrore reale, il suo confezionamento sicuro e sentimentale assicura che non si allontani mai dal prevedibile comfort del riempitivo da streaming.
Dettagli tecnici che non impressionano
Con una durata di 100 minuti, “iHostage” mantiene un ritmo decente ma non riesce mai a decollare veramente. La fotografia asciutta e fredda si adatta perfettamente all’estetica minimale del negozio Apple, ma manca di quella tensione visiva che potrebbe elevare il film oltre la sua natura di prodotto per lo streaming.
Il cast fa il possibile con il materiale a disposizione: Šehović è convincente nel ruolo della vittima innocente catapultata in una situazione estrema, mentre Moussouli tenta di dare profondità al suo sequestratore nonostante una sceneggiatura che non gli offre molte possibilità di brillare.
Il verdetto finale
“iHostage” è uno di quei film che guardi una sera e dimentichi il giorno dopo. Non è terribile, ma non è nemmeno memorabile. Rappresenta perfettamente quella fascia di produzioni Netflix che riempiono il catalogo senza mai aspirare a diventare qualcosa di più di un passatempo.
Se sei in cerca di un thriller basato su fatti reali che ti tenga compagnia per un’ora e quaranta senza impegnare troppo il cervello, “iHostage” potrebbe fare al caso tuo. Ma se cerchi un’analisi approfondita delle dinamiche di una presa di ostaggi o personaggi sfaccettati con motivazioni complesse, dovrai cercare altrove.
E tu, hai già visto “iHostage”? Pensi che i film basati su eventi reali recenti dovrebbero approfondire maggiormente le motivazioni dei protagonisti o preferisci un approccio più leggero e meno controverso? Facci sapere nei commenti se questo thriller tecnologico ti ha convinto o se preferisci i classici del genere!
La Recensione
iHostage
"iHostage", il nuovo thriller di Bobby Boermans disponibile su Netflix, racconta la storia vera della drammatica presa di ostaggi avvenuta in un Apple Store di Amsterdam nel 2022. Nonostante alcune premesse interessanti e un ritmo incalzante, il film si accontenta di giocare sul sicuro, senza approfondire le motivazioni del sequestratore o esplorare tematiche più complesse. Un "film della settimana" che intrattiene ma non lascia il segno. Per noi è 6.
PRO
- Basato su una storia vera recente e inquietante
- L'immigrazione clandestina è un problema per l'Europa
CONTRO
- Superficialità nell'analisi delle motivazioni
- Prevedibilità della trama
- Non regge il confronto con classici del genere come "Quel pomeriggio di un giorno da cani"