L’attrice Eleonora Giorgi si è spenta all’età di 71 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas. Ripercorriamo la sua carriera tra commedie di culto, successi cinematografici e momenti difficili. Carlo Verdone la ricorda con parole commoventi.
Il mondo del cinema dice addio a Eleonora Giorgi, una delle attrici più amate della commedia italiana. Con il suo sorriso luminoso e la sua presenza scenica magnetica, ha segnato un’epoca, lasciando un’impronta indelebile nel cuore degli spettatori. Dopo aver affrontato con coraggio la malattia, l’attrice si è spenta il 3 marzo 2025 a 71 anni.
Negli ultimi mesi aveva parlato apertamente della sua lotta contro il tumore al pancreas, mostrando una forza straordinaria. Oggi il cinema la ricorda non solo per la sua bellezza e il suo talento, ma anche per la sua determinazione a farsi valere oltre l’apparenza. E tra i tanti messaggi di cordoglio, spicca quello di Carlo Verdone, suo collega in due film iconici, che ha voluto omaggiarla con parole piene di affetto: “Grazie per la leggerezza, il sorriso e l’amicizia. Eleonora, sei stata un esempio di vita”.
Eleonora Giorgi, una carriera tra fascino e talento
Nata nel 1953, con origini italo-inglesi-ungheresi, Eleonora Giorgi esordisce negli anni ’70 tra ruoli drammatici ed erotici. Il suo debutto in Roma (1973) di Federico Fellini è solo un accenno di ciò che verrà: il film Storia di una monaca di clausura la consacra come una delle attrici più sensuali del decennio.
Segue una serie di pellicole che la vedono protagonista di un cinema sensuale e provocatorio, da Appassionata (con Ornella Muti) a Una spirale di nebbia, fino all’irriverente Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno (1974) con un Paolo Villaggio pre-Fantozzi.
Ma è negli anni ’80 che la sua carriera prende una svolta decisiva: il suo talento brillante e la sua spigliatezza la rendono perfetta per la commedia all’italiana, un genere che la consacrerà al grande pubblico.
Il successo con “Borotalco” e il trionfo ai David di Donatello
Se c’è un film che ha segnato il punto di svolta per Eleonora Giorgi, quello è senza dubbio “Borotalco” (1982). Diretto e interpretato da Carlo Verdone, il film la vede nei panni di una donna esuberante che sogna di incontrare Lucio Dalla. La sua interpretazione le vale il David di Donatello e il Nastro d’argento come Miglior Attrice Protagonista.
L’alchimia con Verdone si ripete in “Compagni di scuola” (1988), dove offre una performance più malinconica e complessa. Il regista, oggi profondamente commosso dalla sua scomparsa, ha voluto ricordarla con parole toccanti:
“Grazie Eleonora per essere stata la mia compagna in due film fondamentali. Grazie per la tua leggerezza, il tuo entusiasmo e il tuo sorriso. Ti ho ammirato per la tua forza e il tuo coraggio. Sarai sempre nel mio cuore”.
Il mito della commedia: film indimenticabili
Tra le tante pellicole di successo, Eleonora Giorgi ha lasciato il segno in cult assoluti della commedia italiana:
- “Mani di velluto” (1979) con Adriano Celentano
- “Mia moglie è una strega” (1980) con Renato Pozzetto
- “Grand Hotel Excelsior” (1982) con Diego Abatantuono e Celentano
- “Mani di fata” (1983) con Enrico Montesano
- “Il volpone” (1988) con Paolo Villaggio
Questi film hanno consolidato la sua immagine di icona della commedia anni ’80, rendendola uno dei volti più amati del cinema italiano.
Le difficoltà degli anni ’90 e la rinascita
Dagli anni ’90, la sua presenza nel mondo dello spettacolo si dirada. Dopo il matrimonio con l’editore Angelo Rizzoli, terminato nel 1984 a seguito dello scandalo P2, l’attrice ha raccontato di essere stata ostracizzata dal cinema.
Si dedica quindi alla famiglia e ai figli, Andrea e Paolo, il secondo nato dalla relazione con l’attore Massimo Ciavarro. Tuttavia, non abbandona mai completamente il cinema: nei 2000 debutta alla regia con “Uomini & donne, amori & bugie” (2003) e “L’ultima estate” (2009).
Nel 2017, la ritroviamo nella commedia corale “La mia famiglia a soqquadro”, dove esprime una riflessione acuta sul ruolo delle donne nel cinema moderno:
“Oggi il nostro cinema è mantenuto dallo Stato e non si sente più l’urgenza che c’era ai miei tempi. Un tempo c’erano produttori che rischiavano tutto, scegliendo attori voluti dal pubblico e sceneggiatori di talento”.
L’ultima battaglia: il coraggio di parlare della malattia
Nel 2024, Eleonora Giorgi ha annunciato pubblicamente di essere affetta da un tumore al pancreas, affrontando la malattia con una forza e una lucidità straordinarie. Ha parlato apertamente della sua lotta, del rapporto con la malattia e della consapevolezza di vivere il tempo che le restava con dignità.
Il suo esempio è stato di grande ispirazione per molti, dimostrando ancora una volta la sua determinazione e la sua voglia di non essere mai vittima delle circostanze.
Un’eredità che resterà nella storia del cinema
Con la sua eleganza, la sua autoironia e il suo talento, Eleonora Giorgi ha scritto pagine importanti della storia del cinema italiano. Era più di una bellezza da copertina: era un’attrice vera, capace di spaziare tra dramma e commedia, di far ridere e commuovere con la stessa naturalezza.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme, ma il suo ricordo vivrà nei film che ci ha regalato e nei cuori di chi l’ha amata. E tu, quale film di Eleonora Giorgi ricordi con più affetto? Scrivicelo nei commenti!