Roberta Flack, icona della musica soul e R&B, ci ha lasciati all’età di 88 anni. L’annuncio ufficiale è arrivato con una nota del suo portavoce: “Siamo affranti nell’annunciare che la gloriosa Roberta Flack è scomparsa pacificamente questa mattina, 24 febbraio 2025, circondata dalla sua famiglia. Roberta ha infranto barriere e stabilito record. Era anche un’educatrice orgogliosa.”
La sua voce calda, profonda e avvolgente ha segnato la storia della musica, mescolando sapientemente soul, R&B, jazz e pop. Con successi indimenticabili come “Killing Me Softly With His Song”, “The First Time Ever I Saw Your Face” e i duetti con Donny Hathaway e Peabo Bryson, ha conquistato generazioni di ascoltatori.
Ma chi era davvero Roberta Flack? Qual è stato il suo impatto sulla musica? Ripercorriamo la straordinaria carriera di questa leggenda.
Un talento precoce e una carriera folgorante
Nata nel 1937 a Black Mountain, North Carolina, Roberta Flack cresce in una famiglia profondamente legata alla musica. Sua madre è un’organista di chiesa, e lei impara a suonare il pianoforte già all’età di 9 anni. A 15 anni, viene ammessa con una borsa di studio completa alla Howard University, diventando una delle studentesse più giovani mai accettate.
Il suo sogno iniziale? Diventare una cantante d’opera. Ma la vita aveva in serbo per lei un destino diverso. Dopo la laurea, inizia a insegnare musica, esibendosi nei club di Washington D.C. nei weekend. La sua versatilità nel mescolare classico, blues, folk, Motown e pop la rende una delle interpreti più affascinanti della scena musicale del tempo.
Nel 1968, durante una delle sue esibizioni al Mr. Henry’s Restaurant, viene scoperta dal pianista jazz Les McCann, che la introduce alla Atlantic Records. Il suo album d’esordio, “First Take”, viene registrato in sole 10 ore, ma ci vorranno tre anni prima che il mondo si accorga davvero del suo talento.
La svolta: Clint Eastwood e la magia di The First Time Ever I Saw Your Face
La fama mondiale arriva nel 1971, quando Clint Eastwood decide di utilizzare la sua cover di “The First Time Ever I Saw Your Face” nel film Play Misty for Me. Il brano diventa un successo immediato, scalando le classifiche fino al primo posto della Billboard Hot 100 per sei settimane consecutive. Nel 1973, vince il Grammy per Record of the Year.
Un anno dopo, nel 1974, Roberta Flack si ripete con “Killing Me Softly With His Song”, un altro capolavoro che la consacra definitivamente. Prima artista della storia a vincere il Grammy come “Record of the Year” per due anni consecutivi, un primato che condividerà solo con U2 e Billie Eilish negli anni successivi.
Un’anima in duetto: Donny Hathaway e Peabo Bryson
Se da solista è incredibile, in coppia diventa magnetica. Gli anni ’70 vedono la nascita di una delle collaborazioni più iconiche della musica soul: quella con Donny Hathaway. Insieme pubblicano duetti entrati nella leggenda, come “Where Is the Love” e “The Closer I Get to You”. Dopo la tragica scomparsa di Hathaway nel 1979, Roberta continua a brillare nei duetti, collaborando con Peabo Bryson nel celebre “Tonight, I Celebrate My Love”, che arriva al secondo posto della classifica britannica nel 1983.
Oltre i generi: tra jazz, pop e sperimentazioni
Roberta Flack non si è mai lasciata incasellare in un solo genere. Ha lavorato con Miles Davis, duettato con Michael Jackson, reinterpretato brani di Leonard Cohen e Laura Nyro e persino pubblicato un album di cover dei Beatles, “Let It Be Roberta”, nel 2012.
Negli anni ’90 e 2000 diventa una figura centrale nel movimento quiet storm, una raffinata fusione di R&B, soul e jazz, anticipando il sound di artisti come Erykah Badu e D’Angelo.
E come dimenticare l’impatto dei Fugees? La loro versione di “Killing Me Softly” ha riportato la canzone in cima alle classifiche nel 1996, facendola conoscere a una nuova generazione.
Il declino della salute e gli ultimi anni
Nel 2016, Roberta Flack subisce un ictus che compromette la sua capacità di esibirsi dal vivo. Nel 2018, durante un concerto, si sente male sul palco, e il suo manager conferma che il recupero è complicato. Negli ultimi anni, si dedica sempre più alla filantropia e all’insegnamento, fedele alla sua missione di educatrice.
Nonostante le difficoltà, non smette mai di essere celebrata: nel 2020 riceve un Grammy alla carriera, un riconoscimento meritato per una delle voci più importanti della storia della musica.
L’eredità di Roberta Flack
Roberta Flack non era solo una cantante: era un’artista capace di emozionare come poche altre, unendo tecnica, cuore e intelligenza musicale. La sua capacità di raccontare l’amore nelle sue mille sfumature l’ha resa unica, influenzando generazioni di artisti e lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica.
Le sue canzoni continueranno a essere suonate, reinterpretate e amate da milioni di persone. Perché la sua voce non era solo uno strumento, ma un’anima che parlava direttamente al cuore.
E tu, qual è la tua canzone preferita di Roberta Flack? Scrivilo nei commenti!