Meno uno all’attesissima sfida dell’Etihad Stadium di Manchester che metterà di fronte l’Italia all’Argentina di Leo Messi.
La truppa azzurra prosegue costantemente ad allenarsi presso il centro federale di Coverciano. Nella giornata di ieri, non ha partecipato alle sedute Federico Chiesa a causa di un leggero affaticamento muscolare, mentre Lorenzo Insigne è alle prese con uno stato influenzale non particolarmente preoccupante a tal punto da metterlo fuori causa in vista del test di domani sera. Per quanto concerne la probabile formazione che affronterà l’albiceleste, il c.t. Di Biagio pare seriamente intenzionato a varare il 4-3-3 con Buffon in porta, Florenzi esterno destro di difesa, sulla corsia mancina Darmian. Centralmente spazio alla coppia Ogbonna-Bonucci, considerando l’indisponibilità di Chiellini. A centrocampo spazio a Jorginho nelle vesti di playmaker basso, mentre come mezzala sinistra verrà schierato, molto presumibilmente, Marco Verratti. Sulla destra, invece, permane un ballottaggio tra Parolo e Pellegrini, con il biancoceleste, però, in vantaggio. In attacco sicuri di un posto Immobile, come punta centrale e Candreva sulla corsia di destra. Per Insigne non dovrebbero esserci problemi, anche se nell’eventualità che il persistere della febbre lo possa mettere ko, non è da escludere che al suo posto posso giocare dall’inizio Simone Verdi.
Nel frattempo, nella giornata di ieri, in sala stampa è stato il turno di Florenzi e Jorginho, i quali hanno rilasciato importanti dichiarazioni sulla loro presenza in azzurro, ripercorrendo, tra l’altro, quanto di amaro avvenne lo scorso 13 novembre, con l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali in Russia.
Questo un estratto delle parole pronunciate dall’esterno destro giallorosso: “Ci vorrà un bel po’ per togliere la macchia. Siamo consapevoli che abbiamo fatto una brutta figura per tutta l’Italia e non credo che due o tre partite, due o tre vittorie, basteranno per levare questa macchia. Ci vorrà tempo, ci vorrà pazienza e ci vorrà organizzazione, quella che hanno già iniziato a dare chi è più bravo di me sotto questo aspetto, ovvero chi sta provando a dare un’impronta importante per questa Nazionale che verrà. Nel ritorno con la Svezia penso che se anche giocando per tre giorni la palla non sarebbe entrata comunque. E’ stata sicuramente colpa nostra. Quella gara rimarrà impressa nella mente di tutti, perché ha dato un grande dispiacere a noi e a tutta l’Italia. Ora si riparte dal gruppo, dallo stare insieme, dal vivere tutti con l’unico obiettivo di far ripartire il più velocemente possibile questa Nazionale”.
Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate da Jorginho che si appresta a prendere per mano il centrocampo azzurro di fronte a Messi e compagni: “Di Biagio ci ha detto di non aver paura quando siamo in possesso di palla, stiamo cercando di fare cose non molte diverse da quelle che facciamo a Napoli. Quando siamo lontani dai club, dobbiamo dimenticare il campionato. Nessun rimpianto sulla scelta della selezione, l’Italia mi ha permesso di diventare un calciatore. Lo scarso utilizzo con la Nazionale? Avrei voluto dare una mano in più, ma l’eliminazione non è stata colpa mia. Noi ci credevamo molto, ce la potevamo fare. Abbiamo dato tutto, abbiamo avuto anche le occasioni, purtroppo non siamo riusciti a concretizzare. Ora dobbiamo ripartire, e ci possiamo riuscire solo facendo gruppo”. Sul Napoli, ha poi aggiunto: “Essere belli e vincenti sarebbe la soluzione perfetta, ma non è facile. Noi ricordati solo per il calcio che pratichiamo? Sarà il tempo a dirlo. A Napoli crediamo in quella idea di gioco, speriamo di vincere anche se non è detto. Vogliamo fare il meglio possibile. Non dobbiamo mai accontentarci, dobbiamo avere sempre voglia di migliorarci. Per lo scudetto sarà fondamentale lo scontro diretto, ma prima e dopo ci saranno altre partite importanti”.