Prima di storcere il naso lasciate che vi dica subito che si tratta di canapa normale e non quella che state pensando maliziosamente voi, quindi fate scoppiare la nuvoletta bianca sopra la vostra testa con dentro l’immagine di Bob Marley e abbandonate i pregiudizi.
L’apericanapa in questione è un evento unico nel suo genere che si svolge grosso modo una volta al mese in un bar ai piedi del Monte Olimpo canavesano, alias Monte Soglio. Il locale si trova a Forno Canavese (provincia di Torino) e prende il nome di “Bjno – coffe and ice cream” (qui la Pagina Ufficiale su Facebook).
All’apparenza è un bar/pasticceria/gelateria come gli altri se non fosse per i dettagli che fanno la differenza, in questo caso l’idea di proporre un aperitivo molto singolare a base di stuzzichini e cibi cucinati con l’aiuto dell’ingrediente più sottovalutato di tutti, la canapa appunto.
Il primo impatto è stato molto positivo. Il locale si dimostra accogliente e caldo, caldo in tutti i sensi (e, a livello climatico, vi assicuro che è una qualità apprezzatissima considerando le temperature fornesi non propriamente tropicali).
Da non trascurare le foto appese alle pareti dove viene mostrato Forno Canavese prima della modernizzazione e della tecnologia: un bel viaggio nel viale dei ricordi.
A colpire maggiormente, però, è il personale che si presenta nel migliore dei modi con un’innata capacità nel metterti a proprio agio ed un’ indole naturale più unica che rara. Gli ospiti vengono accolti come fossero tutti di casa e, ringraziando il cielo, non è necessario mantenere un mood formale, anzi, allegria, ironia e divertimento smisurato sono all’ordine del giorno.
Ci si accomoda nei tavolini sparsi qua e là per il locale (meglio avvertire qualora interessati o il rischio è quello di aspettare, dato il grande riscontro ottenuto) e si attende il proprio aperitivo a base di canapa che, il personale reattivo, si sbriga a servirti.
L’obiettivo dell’apericanapa è quello di far conoscere il potenziale di tale ingrediente che può essere utilizzato in tante varianti creando un connubio fra più cibi dal sapore unico e delicato.
I menù sono differenti da mese a mese ma prevedono tutti una moltitudine di assaggi in grado di far venire l’acquolina in bocca:
– focaccia con pomodorini
– torta sfoglia spinaci e ricotta
– robiola con semi decorticati
– paccheri al pesto di rucola
– straccetti di vitello con olive e semi decorticati
– bruschette
– canapa capricciosa
– lasagna di verdure
– canapè con crema di zucca e salsiccia
– vol-au-vent con semi di canapa
– peperoni in bagna caoda con olio di canapa
– bignè salati
– focaccia farcita al prosciutto
La qualità del cibo l’ho trovata eccellente e, considerando che di solito non mangio verdure/formaggi/robe strane, è tutto detto. Non ho visto draghi e fate alla fine del pasto (cosa che molti, maliziosamente, mi avevano iettato).
Ad accompagnare l’aperitivo, inoltre, è stata messa a disposizione una vasta gamma di bevande, in grado di soddisfare i palati più raffinati. Bevande di tutti i tipi, da quelle più alcoliche a quelle totalmente prive di alcool, da vini ricercati a bibite comuni (pur sempre apprezzatissime).
Come se non bastasse, essendo il locale una pasticceria a tutti gli effetti, ciò vi permette di approfittare anche di un dolce finale (a sto giro senza canapa, PER ORA) che vi permette di completare alla grande una serata diversa dal solito, passata con buon cibo e in compagnia.
I prezzi nemmeno da nominare: super economici considerando il menù diverso ed alternativo.
In conclusione, a parer mio, un aperitivo da provare e riprovare. Chapeau ai cuochi e chapeau a chi ha tirato fuori l’idea: finalmente qualcosa di diverso nel ridente Canavese.
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La Recensione
Verdetto
In conclusione, a parer mio, un aperitivo da provare e riprovare. Chapeau ai cuochi e chapeau a chi ha tirato fuori l’idea: finalmente qualcosa di diverso nel ridente Canavese.
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