C’è qualcosa di magico in un villaggio di irriducibili Galli che resistono all’invasione romana grazie a una pozione magica e alla loro testardaggine. Per più di 60 anni, Asterix e i suoi compagni hanno conquistato il cuore di lettori in tutto il mondo, sopravvivendo persino alla scomparsa dei loro creatori, René Goscinny e Albert Uderzo. Ora Netflix ci regala la migliore trasposizione animata mai realizzata del fumetto, e fidatevi: vale ogni minuto del vostro tempo.
Un’impresa titanica affidata alle mani giuste
“Asterix & Obelix: Il duello dei capi” segna la prima incursione di Netflix Francia nel mondo delle serie animate premium, e la piattaforma ha scelto di affidarsi al maestro indiscusso delle trasposizioni asterixiane: Alain Chabat. Per chi non lo sapesse, Chabat è l’autore e regista di “Asterix e Obelix: Missione Cleopatra” (2002), un film che ha raggiunto lo status di cult sia in Francia che nel resto del mondo.
Chabat si è circondato di collaboratori d’eccezione: il co-sceneggiatore e co-regista Benoît Ouillon, un altro sceneggiatore soprannominato Piano, e il leggendario produttore Alain Goldman. A completare il team, lo studio di animazione TAT di Tolosa, incaricato dell’erculeo compito di tradurre in 3D la visione del progetto. E che visione!
L’albo originale come punto di partenza
La serie adatta l’albo del 1966 “Il duello dei capi” (Le Combat des Chefs), ma non si limita a una trasposizione pedissequa. La trama di base è familiare ai fan: Giulio Cesare scopre di poter piegare la resistenza gallica usando le loro stesse leggi, organizzando un duello tra il capo del villaggio di Asterix e un capo gallo-romano. Il possente Abraracourcix è l’uomo designato per il combattimento, ma il villaggio rischia di soccombere quando il druido Panoramix viene accidentalmente colpito e dimentica la ricetta della pozione magica, minacciando così l’invincibilità di Asterix.
Una festa visiva che omaggia la cultura pop
Ciò che eleva “Il duello dei capi” è la sua capacità di sorprendere continuamente lo spettatore attraverso un’animazione che spinge i confini del medium. Chabat, da sempre appassionato di fumetti e artista visivo, sfrutta ogni opportunità per creare sequenze visivamente stupefacenti. Ogni sorso di pozione magica esplode in tinte fluorescenti che strizzano l’occhio ai film di “Spider-Verse”, e praticamente ogni stile di animazione – dall’8-bit ai cartoni per bambini – trova il suo posto nella serie.
Lo studio TAT dimostra una maestria tecnica impressionante, ma ciò che conta davvero è che questi virtuosismi non sono mai fine a sé stessi. Servono sempre la narrazione e i personaggi, in particolare il duo protagonista. La serie si addentra nella fratellanza tra Asterix e Obelix, guadagnandosi momenti emotivi autentici e archi narrativi ben sviluppati.
Modernizzare senza tradire
Una delle più grandi sfide nell’adattare un classico come Asterix è trovare il modo di renderlo rilevante per il pubblico contemporaneo senza tradirne l’essenza. “Il duello dei capi” riesce nell’impresa introducendo – leggeri spoiler – una storia delle origini, personaggi femminili più prominenti come la strega gota Apothika (doppiata in originale dall’esilarante Jeanne Balibar), e rendendo esplicito il messaggio anti-imperialista che era già presente nei fumetti.
Quello che stupisce è come la serie riesca a offrire qualcosa per ogni segmento di fan di Asterix, dai bambini più piccoli agli adolescenti fino alle generazioni più anziane di super-fan, senza mai sembrare di voler compiacere tutti. Nulla di ciò che viene tentato sembra eccessivo, che si tratti di soffermarsi troppo sui punti della trama, fare richiami alla pletora di riferimenti alla cultura pop, o rendere i Romani intenzionalmente più stupidi di quanto non siano in realtà.
Un nuovo standard per l’animazione francese
Chabat si dimostra un maestro della comicità visiva, avendo studiato tutti i grandi per preparare questo delicato “pasto comico”. La serie non diventa mai un’avventura familiare senza cervello con violenza cartoonesca, né uno showcase estenuante di giochi di parole intelligenti o riferimenti alla cultura pop. Invece, “Il duello dei capi” sa istintivamente quando e come usare ciascuno di questi elementi.
Il risultato è una serie che costituisce un nuovo punto di riferimento per l’animazione francese, capace di competere con le produzioni americane come “Blue Eye Samurai” che negli ultimi anni hanno dominato il genere delle serie animate premium.
Il verdetto finale
“Asterix & Obelix: Il duello dei capi” è un trionfo su tutti i fronti. La serie rispetta profondamente il materiale originale mentre lo eleva con un’animazione all’avanguardia, personaggi meglio sviluppati e temi rilevanti. È un’opera d’amore per il fumetto che soddisferà i fan di lunga data e conquisterà una nuova generazione di spettatori.
Se sei un fan di Asterix, non c’è dubbio: questa è la migliore trasposizione dell’irriducibile gallo sullo schermo dai tempi di “Missione Cleopatra”. E se non hai mai conosciuto questo mondo, non c’è momento migliore per iniziare. Come direbbe Obelix: “È pazzesco!”
E tu, hai già avuto modo di vedere “Asterix & Obelix: Il duello dei capi”? Qual è il tuo personaggio preferito dell’universo di Asterix e pensi che questa nuova serie gli renda giustizia? Condividi la tua opinione nei commenti e fammi sapere se concordi che questa sia la migliore trasposizione animata di Asterix di sempre!
La Recensione
Asterix & Obelix: Il duello dei capi
"Asterix & Obelix: Il duello dei capi", la prima serie animata premium francese di Netflix, riporta in vita l'amato fumetto in cinque episodi mozzafiato. Diretta dal leggendario Alain Chabat, la serie riesce nell'impresa di elevare il materiale originale con animazione all'avanguardia, personaggi caratterizzati con maggiore profondità e un messaggio anti-imperialista ben calibrato. Un capolavoro per tutte le età che rispetta la tradizione ma porta freschezza in un franchise che conta ormai più di 60 anni.
PRO
- Animazione spettacolare con riferimenti visivi a "Spider-Verse"
- Alain Chabat (regista di "Asterix e Obelix: Missione Cleopatra") al timone
- Perfetta per ogni generazione di fan, dai bambini ai nostalgici
CONTRO
- Stai cercando una trasposizione letterale del fumetto