Performance da applausi per l’Atalanta che sovrasta dal punto di vista del gioco e del risultato la malcapitata Udinese.
I bergamaschi si impongono per 2-0 grazie alle reti, entrambe nella ripresa, di Petagna e Masiello, proseguendo la propria corsa verso un posto in Europa League. Con tale successo, la banda guidata da Gian Piero Gasperini si issa al settimo gradino, a quota quarantasette, a soli tre lunghezze dal Milan sesto. I nerazzurri centrano, altresì, la terza vittoria consecutiva, siglando negli ultimi tre turni ben otto reti e subendone zero. Numeri altisonanti per una squadra che sciorina calcio a memoria e che nonostante le assenze di Ilicic e Caldara è riuscita a sfoderare una prestazione degna di nota.
Per l’Udinese, invece, la situazione è molto preoccupante. Attenzione: non è che i friulani rischino la retrocessione, però rispetto a due mesi fa quando si cullavano sogni europei, ora l’obiettivo è di tutt’altra portata in casa bianconera. Sarà fondamentale chiudere nel migliore dei modi la stagione, interrompendo frettolosamente questo trend per nulla esaltante. La banda di Oddo è dodicesima in classifica con trentatre punti all’attivo. L’Udinese è reduce da sei sconfitte consecutive, con l’ultimo punto conquistato che risale addirittura allo scorso 4 febbraio, in occasione del pareggio interno contro il Milan. Per assistere ad una vittoria, bisogna fare un imponente passo indietro, per arrivare alla ventiduesima giornata, quando i friulani si imposero a “Marassi” per 0-1 ai danni del Genoa.
La sfida dell’”Atleti Azzurri d’Italia” si apre con un commosso minuto di raccoglimento per la scomparsa di Emiliano Mondonico, allenatore amato ed apprezzato dall’intera città orobica, avendo condotto l’Atalanta a disputare quella memorabile semifinale di Coppa della Coppe, nel 1988, persa poi contro il Malines. Passando alla cronaca del match, i padroni di casa cingono d’assedio la metà campo avversaria. A tentare di scardinare il bunker bianconero ci provano Gomez, Petagna, autore di un tiro murato da Bizzarri, De Roon che da centro area non inquadra il bersaglio e Freuler che con una conclusione mette i brividi alla retroguardia avversaria. Dei friulani, in avanti, nemmeno l’ombra.
Nella ripresa il forcing degli orobici viene premiato al 68’ quando dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Gomez scodella in area un assist al bacio per la testa di Petagna, il quale approfittando dell’errato posizionamento di Nuytinck, spedisce la sfera in fondo al sacco. Gioia per l’attaccante nerazzurro che realizza il suo quarto centro in campionato. I friulani non accennano alcun tipo di reazione e al 74’ subiscono il raddoppio: dagli sviluppi sempre di un corner, la palla giunge in area dove Masiello si coordina al tiro, sfoderando una conclusione in semigirata che tocca terra e poi si infila alle spalle di Bizzarri. Esulta il difensore dei bergamaschi autore di tre gol in questo torneo. A seguire Petagna proverà a realizzare una doppietta ma il suo tentativo non avrà particolare fortuna. Gli ospiti proseguiranno a latitare dalle parti di Gollini, così che il 2-0 per i padroni di casa risulta essere il punteggio più plausibile dopo una gara che ha visto la banda del Gasp dominare indisturbata.
Ai microfoni dei giornalisti queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico della Dea: “Le gare sono sempre difficili da interpretare, l’Udinese veniva da alcune sconfitte consecutive e si è dimostrata difficile da superare. Devo fare i complimenti alla squadra che si sta esprimendo con qualità e con voglia di migliorare di giornata in giornata. Abbiamo attaccato con continuità contro un’Udinese che ha giocato comunque bene, queste partite sono così, vengono sbloccate da episodi. Abbiamo fatto un’ottima gara, in questo periodo tutti danno il massimo, stiamo giocando con grande pazienza per venire sempre a capo delle partite. Qui c’è un grande spirito, un grande ambiente, proveremo a puntare all’Europa fino alla fine”.
Spostando l’attenzione sui friulani, queste le parole espresse da Massimo Oddo: “Ho dovuto cambiare mille moduli perché in panchina ho solo difensori. A metà campo avevamo solo ragazzi del ’97 e del ’98, non avevamo cambi e ho dovuto persino inserire un difensore a centrocampo. Perica, De Paul e Maxi Lopez insieme in campo non posso metterli ma comunque abbiamo fatto bene contro un’Atalanta che in casa di solito fa meglio. Con questo organico non c’è soluzione, avrei dovuto schierare Jankto come punta ma poi chi avrei potuto schierare a centrocampo? Lopez? Ho delle grandi difficoltà, ho dovuto cambiare mille moduli perché in panchina ho solo difensori. Quando sono stato chiamato a guidare questa squadra, in ogni caso, l’Udinese era a più tre sulla zona salvezza, ora è a più nove. L’Atalanta si merita di andare in Europa, ci sono squadre che sono superiori potenzialmente alla formazione di Gasperini, ma con Ilicic e Gomez ci possono andare tranquillamente”.