Quando Ana de Armas impugna pistole e coltelli nell’universo di John Wick, il risultato dovrebbe essere spettacolare. Invece Ballerina è la dimostrazione che non basta mettere una grande attrice in un mondo iconico per creare magia cinematografica. Questo spinoff ambientato tra Chapter 3 e Chapter 4 della saga di Keanu Reeves è un film d’azione mediocre che soffre tremendamente il confronto con i capolavori di Chad Stahelski.
L’ombra gigantesca di John Wick
Ballerina vive nell’ombra massiccia di una delle migliori saghe action moderne, e ogni sua debolezza viene amplificata dal confronto con la spettacolare quadrilogia senza errori di Reeves. Il regista Len Wiseman (Underworld) cerca di catturare la magia del gun-fu ma cade nelle trappole cinematografiche che i film di Wick hanno sempre evitato.
Le prime scene d’azione sono scoraggianti per i fan della saga: montaggio sui colpi e camera che ondeggia per aumentare il senso di caos, due trucchi progettati per nascondere coreografie mediocri e lavoro di controfigure approssimativo. Tutto quello che i quattro film di Wick non hanno mai fatto.
Eve Macarro e la vendetta del padre
Ana de Armas interpreta Eve Macarro, una ballerina-assassina vista brevemente in Parabellum. Dopo che suo padre è stato ucciso da un team di assassini guidato dal misterioso Chancellor (Gabriel Byrne), viene presa sotto l’ala di Winston Scott (Ian McShane) e consegnata alla Direttrice (Anjelica Huston), capo della Ruska Roma.
La trama è di una semplicità disarmante: John Wick voleva far pagare per il suo cane, Eve Macarro darà fuoco al mondo per suo padre. È un’altra storia di vendetta che segue la formula consolidata, ma senza l’eleganza narrativa che caratterizza la saga principale.
Il montaggio che tradisce la magia
Il cinematografo Romain Lacourbas mantiene la camera a distanza per non perdere di vista la geografia dell’azione, ma il montaggio di Jason Ballantine e quella camera oscillante rovinano tutto nelle prime sequenze. È come vedere John Wick girato da Michael Bay: tecnicamente competente ma completamente privo di quella precisione chirurgica che rende iconici i combattimenti della saga.
Fortunatamente, quando Gabriel Byrne rientra in scena come Chancellor, gli elementi sparsi della trama e persino la coreografia d’azione si compattano significativamente. C’è una sequenza in un ristorante coperto di neve che è spettacolarmente divertente, piena del tipo di coreografia inaspettata che la gente ama dei film di Wick.
Il ritorno di Keanu che non serve
Il ritorno di Wick spoilerato nei trailer è un errore: sembra più fan service che qualcosa di cui il film abbia bisogno. Reeves ha una parte più importante nel finale di quanto ti aspetti, ma la sua presenza sottolinea ancora di più quanto Ana de Armas non riesca a reggere il confronto.
Una delle cose fantastiche di come Reeves affronta il ruolo è che puoi vedere Wick faticare nei combattimenti (Reeves ha 60 anni dopotutto), il che aggiunge quel tocco di realismo necessario. De Armas a volte sembra troppo fluida nelle scene di lotta, perdendo quella vulnerabilità che rende umani i personaggi.
I dialoghi che fanno roteare gli occhi
La sceneggiatura di Shay Hatten è più imbarazzante del resto della saga, spesso appoggiandosi a cliché quando non c’è tempo tra le sequenze d’azione per sviluppare i personaggi. I film di Wick usano l’azione (e un po’ di mitologia) per definire i loro personaggi – non abbiamo bisogno di battute sdolcinate come “Quando hai a che fare con il sangue, ci devono essere delle regole”.
Questa natura semplificata dei dialoghi si estende anche ad alcuni aspetti dell’azione. Dozzine di uomini mascherati e armati corrono attraverso le porte come se avessero dei bersagli sulle facce. In una scena attaccano Eve in un’armeria! Forse non è il miglior vantaggio tattico cercare di eliminare un assassino in una stanza piena di granate.
Il finale che salva (quasi) tutto
Senza spoilerare, l’atto finale presenta Eve braccata da un intero villaggio europeo di persone che la vogliono morta. È un lavoro di controfigure divertente e caotico messo in scena da fan della commedia muta. Forse questo non dovrebbe essere visto come qualcosa al di fuori dell’ombra di John Wick, ma come un ponte da un film della saga al successivo.
Il pubblico diviso: 2 ore troppo lunghe
I commenti del pubblico sono rivelatori. Molti spettatori erano pronti a dare 10/10 dopo 30 minuti, ma dopo 2 ore e 4 minuti la sensazione era di “overkill”. Come nota un critico, quando un film di vendetta supera gli 80-90 minuti, il pubblico inizia a sentire che il film sta “vendendo” violenza e morte come stile di vita.
Un altro spettatore sottolinea che Ana de Armas è troppo brava per l’universo di John Wick: “sembra fare Bullet Time Hamlet” quando deve vendicare il padre. È un’attrice di talento sprecata in un ruolo che non le rende giustizia.
Il confronto con Underworld
Len Wiseman aveva già dimostrato di saper dirigere action al femminile con la saga Underworld e Kate Beckinsale. Ognuno di quei film era “miglia migliore e più interessante” di Ballerina, anche il peggiore della serie. Il problema non è il genere o la protagonista femminile, è che questo è un “cash grab generosamente valutato” progettato per creare ancora più sequel.
Il verdetto: occasione sprecata
Ballerina è un film d’azione mediocre che sarà dimenticato in fretta. Ana de Armas merita ruoli migliori, l’universo di John Wick merita spinoff più intelligenti, e noi spettatori meritiamo di non vedere franchise iconici trasformati in macchine da soldi senz’anima.
Se vuoi vedere una vera “Ballerina”, vai a cercare il film coreano del 2023 con lo stesso titolo. Quello sì che sa come bilanciare azione, personaggi e narrativa senza scadere nel puro spettacolo fine a se stesso.
Sei disposto a perdonare i difetti di Ballerina per vedere Ana de Armas in azione, o pensi che alcuni franchise dovrebbero rimanere intoccabili? Dimmi nei commenti se credi che gli spinoff di John Wick possano funzionare o se è meglio lasciare Keanu Reeves come unico protagonista dell’universo!
La Recensione
Ballerina
Len Wiseman spreca Ana de Armas in uno spinoff John Wick tecnicamente mediocre. Coreografie d'azione inferiori, dialoghi imbarazzanti e montaggio che tradisce la precisione della saga originale. Nonostante un finale decente, Ballerina dimostra che l'universo Wick funziona solo con Keanu Reeves protagonista assoluto.
PRO
- Ana de Armas carismatica che dimostra capacità fisiche notevoli nelle scene d'azione più riuscite
- Finale spettacolare con una caccia all'uomo in un villaggio europeo che ricorda i momenti migliori della saga
CONTRO
- Montaggio mediocre che tradisce la precisione chirurgica delle coreografie d'azione della saga originale
- Sceneggiatura banale piena di cliché e dialoghi imbarazzanti che insultano l'intelligenza dello spettatore
- Durata eccessiva di 125 minuti che trasforma l'intrattenimento in test di resistenza noioso