Il Festival di Sanremo 2025 si è concluso, ma le discussioni non accennano a placarsi. Questa volta è Selvaggia Lucarelli a dire la sua su una delle polemiche più accese dell’ultima edizione: l’assenza di donne nelle prime cinque posizioni della classifica finale. E, come sempre, lo fa senza filtri, con un’opinione che non lascia spazio a interpretazioni e una stoccata clamorosa a Elodie.
La classifica maschile e la polemica delle artiste
A sollevare la questione è stata Giorgia, che ha sottolineato come nessuna artista femminile sia riuscita a entrare nella top five del Festival. Un dato che ha acceso il dibattito, tra chi parla di patriarcato musicale e chi, invece, attribuisce il risultato alla qualità dei brani in gara.
Lucarelli ha deciso di dire la sua con un post social molto diretto: “La polemica sulla cinquina di SOLI UOMINI in finale a Sanremo è, quest’anno, davvero sciocca e pretestuosa”. Secondo lei, il risultato non ha nulla a che vedere con discriminazioni di genere, ma solo con il valore delle canzoni in gara.
L’affondo contro Elodie
Non poteva mancare una frecciata alla regina del pop italiano. Selvaggia Lucarelli non ha risparmiato Elodie, una delle artiste più attese del Festival, dichiarando senza mezzi termini: “I nomi più forti come quello di Elodie avevano canzoni fiacche e questo è un fatto che non dovrebbe scomodare questioni di genere.”
Un attacco che ha diviso il pubblico: c’è chi la sostiene e chi, invece, vede in questa dichiarazione un’inutile provocazione. Ma una cosa è certa: quando Selvaggia parla, nessuno resta indifferente.
Olly e la nuova generazione
Per rafforzare la sua tesi, la giornalista ha citato Olly, il giovane artista che ha fatto breccia nel cuore delle nuove generazioni, sottolineando come sia stato proprio il pubblico femminile a votarlo in massa. “Ragazze giovani che lo amano anche per il suo modo sensuale di dominare il palco.”
Dunque, il successo di Olly sarebbe la prova che non si tratta di una questione di genere, ma di freschezza e appeal per il pubblico più giovane.
Il caso Giorgia e il mercato musicale
Non solo Elodie, anche Giorgia è finita nel mirino dell’analisi di Lucarelli: “Giorgia è una cantante incredibile, ma da anni non ha un vero mercato. Le nuove generazioni possono stimarla, ma non vanno ai suoi concerti e non ascoltano la sua musica.”
Un’osservazione che apre una riflessione più ampia: Sanremo non è solo una gara musicale, ma un termometro dell’attuale industria discografica. Essere grandi interpreti non basta più, bisogna avere una fanbase attiva, capace di sostenere gli artisti nei voti e nelle vendite.
Un Festival senza monologhi: il nuovo corso
Lucarelli ha poi fatto una considerazione più generale sul Festival, sottolineando un cambiamento significativo rispetto agli anni scorsi. “Rispetto ai festival di Amadeus, l’ho trovato molto più avanti. Nessuna si è dovuta guadagnare il palco con monologhi su discriminazioni razziali, fatica di essere belle o letterine alla sé bambina.”
Secondo la giornalista, questa edizione ha visto donne professioniste, che si sono prese la scena senza bisogno di giustificarsi, citando esempi come Geppi Cucciari, Katia Follesa e Bianca Balti, che hanno saputo brillare senza il bisogno di costruire momenti di retorica.
Patriarcato o casualità?
Il dibattito resta aperto: la mancanza di donne tra i primi classificati è un problema sistemico o semplicemente una casualità? Per Selvaggia Lucarelli, il Festival del 2025 è stato un esempio di normalità, non di patriarcato.
E tu cosa ne pensi? Sei d’accordo con l’opinione di Selvaggia o credi che la classifica di Sanremo rifletta un problema più profondo? Diccelo nei commenti!