Il Bologna di Roberto Donadoni continua a stupire e soprattutto sembra proprio non porsi limiti su quello che avverrà. I felsinei al sesto successo stagionale in trasferta, si proiettano al decimo posto in classifica, a quota trentatre, in una posizione sostanzialmente tranquilla che le consente di non nutrire particolari ansie e assilli per ciò che concerne la lotta per non retrocedere. L’ex tecnico del Parma, dal momento del suo arrivo nella città rossoblù, ha donato nuovo ottimismo e nuovo smalto ad un gruppo qualitativamente valido, che aveva bisogno di trovare i risultati, dopo l’avvio di stagione stentato con Delio Rossi. Al termine del match contro l’Udinese, Donadoni ha ricevuto i complimenti da parte della stampa che giudica il Bologna, come una delle migliori squadre che offrono un calcio propositivo e ben orchestrato. I felsinei tra l’altro dispongono di individualità di elevata caratura, come Destro, Giaccherini completamente rivitalizzato dalla nuova guida tecnica e Diawara, centrocampista centrale dalle doti tecniche sopraffine e dalla visione di gioco da vero leader, nonostante abbia solamente vent’anni. Il mediano guineano è richiestissimo da top club sia italiani che esteri. Sono andati a bussare nelle precedenti settimane, alla porta del direttore sportivo Corvino, sia il Milan che il Bayern Monaco, compagini di primissimo livello che vorrebbero accaparrarsi a tutti i costi le gesta di questo centrocampista dal futuro raggiante. Il tecnico rossoblù, mantiene comunque una grande calma e predica umiltà. Il Bologna sta conducendo un buon campionato, con importanti risultati anche lontano dal “Dall’Ara” ma per avere la matematica certezza della permanenza in A restano da conquistare ancora sette punti e poi si vedrà quale altro obiettivo ambizioso, i rossoblù potranno mettere nel mirino. Il prossimo avversario, sarà la Juventus, squadra reduce da un filotto di quindici vittorie consecutive che si presenterà in Emilia, dall’alto del primo posto in classifica. Donadoni a partire da quest’oggi inizierà a preparare il delicato match di venerdì sera, con la speranza che possa regalare una gioia inaspettata a tutto il popolo felsineo.
La vittoria in terra friulana, seppur sofferta e conquistata con carattere,e al netto di assenze importanti, soprattutto per ciò che concerne il reparto arretrato, dona entusiasmo e convinzione che questo gruppo abbia tutte le carte in regola per affrontare con determinazione e rispetto qualsiasi avversario del nostro campionato. La gara della “Dacia Arena” è stata risolta al 79’ da Mattia Destro che a seguito di un’azione personale all’interno dell’area di rigore avversaria, ha superato con un tiro preciso e indirizzato sul primo palo, la resistenza di Karnezis. Per il numero dieci rossoblù è una rete significativa, in quanto è il suo primo centro lontano dalle mura amiche e soprattutto rappresenta il goal decisivo che consegna tre punti fondamentali alla propria squadra. L’Udinese non ha però demeritato in quanto può recriminare su alcune occasioni non sfruttate al meglio per via della sfortuna e di un pizzico di imprecisione da parte dei suoi attaccanti. Sfortuna nel caso dei pali colpiti da Kuzmanovic nel primo tempo, su colpo di testa, deviato sul legno da Da Costa e nella ripresa con Felipe che a seguito di un calcio di punizione, svetta in area e la sfera si infrange anche in questo caso sul palo con il portiere rossoblù battuto. Imprecisione con Duvan Zapata che a pochi minuti dal termine della gara, sciupa clamorosamente un’occasione nitida per riagguantare il match, calciando a lato da posizione privilegiata a tu per tu con Da Costa.
Il Bologna si impone con grande carattere e rinnovata ambizione. Merito non solo di un gruppo di indubbio valore ma soprattutto di un tecnico che è riuscito a dare la giusta amalgama e ha trovato la migliore quadratura in campo per far rendere al massimo i suoi interpreti.