“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Mihajlovic alla conferenza stampa della vigilia tra Milan e Perugia si era presentato ai giornalisti con questa frase celebre di Boniperti, e stando a quanto visto in campo ieri sera può definirsi appagato e in linea con ciò che aveva dichiarato. I rossoneri sono apparsi in forma, molto pimpanti e padroni del gioco. La mano di Mihajlovic è già ben evidente nel carattere e nella personalità degli uomini in campo. Per il Perugia nonostante la buona volontà e l’impegno profuso in campo non c’è stato nulla da fare contro una compagine che punta dritto alla conquista della coppa Italia.
Il tecnico serbo schiera il collaudato “4-3-1-2” con Honda a sostegno della coppia d’attacco Bacca-Luiz Adriano, ed è proprio il giapponese a rendersi pericoloso fin dai primi minuti con un tiro da fuori area che chiama in causa il portiere Rosati. Al 10’ i rossoneri passano in vantaggio con il numero dieci nipponico abile a raccogliere in area un assist di Bacca, finta di Luiz Adriano e Honda a tu per tu con l’estremo difensore del Perugia, non sbaglia, è la rete del vantaggio Milan alquanto meritata. La compagine guidata da Mihajlovic si mostra arrembante e pigia il piede sull’acceleratore. È di nuovo Honda a salire sugli scudi con un tiro su calcio di punizione su cui Rosati è chiamato ad un intervento prodigioso. Degli umbri nemmeno l’ombra in avanti e il “diavolo” raddoppia con l’attaccante brasiliano Luiz Adriano che su assist preciso di Honda (propiziato da un colpo di tacco sulla trequarti di Bacca), entra in area e trafigge l’estremo difensore perugino. Sonori applausi in un “San Siro” con un’ottima cornice di pubblico e debutto sfavillante del duo Bacca-Luiz Adriano, che mostrano rapidità ed efficacia invidiabile. A metà primo tempo per la prima volta nel match si fa vedere il Perugia dalle parti di un inoperoso Diego Lopez, con una conclusione che si spegne alta sopra la traversa da parte di Lanzafame. L’imprendibile Honda non smette di rendersi pericoloso ed anzi è artefice di una conclusione insidiosa che sfiora il primo palo. Gli umbri sono oramai in balia dei propri avversari e ci provano prima Antonelli con una conclusione all’interno dell’area neutralizzata da Rosati e poi Bacca con un tiro dal limite dell’area che si insacca in rete ma annullato per posizione di fuorigioco da parte di Luiz Adriano, a pescare il tris.
Nella ripresa i ritmi si abbassano notevolmente, il Milan appare piuttosto sazio e limita le giocate offensive. La squadra guidata da Bisoli invece mira a non prendere altre scoppole e limitare il passivo. È De Sciglio a creare un piccolo scompiglio in area con un’incursione ficcante ma i difensori umbri sventano la sortita offensiva. Al 53’ minuto è Lanzafame a creare un piccolo grattacapo per la retroguardia rossonera con una conclusione che si infrange a lato. Poi è Antonelli con un’azione personale a mettere i brividi al Perugia e al 64’ minuto cala definitivamente il sipario del match con l’espulsione di Lanzafame per fallo su Bertolacci. Perugia in dieci e rossoneri in pieno controllo del match. Girandola di sostituzioni, zero sussulti e dopo due minuti di recupero l’arbitro Irrati sancisce la fine del match.
Il Milan si qualifica per i sedicesimi di finale di coppa Italia e affronterà nel prossimo turno il Crotone. Da parte dei rossoneri sono giunte note positive in vista del debutto in campionato di domenica sera al “ Franchi” contro la Fiorentina. La giovanissima coppia centrale Ely- Romagnoli (41 anni in due) ha palesato grande sicurezza ed affidabilità, il centrocampo ha evidenziato carattere e ottimi posizionamenti. De Jong e Bertolacci hanno agito da veri leaders della squadra e in attacco il tandem delle meraviglie Bacca- Luiz Adriano prevede scintille. Velocità e gioco funambolico appartengono al loro dna. Il colombiano è dotato di numeri impressionanti, mentre il brasiliano ex Shakthar non disdegna un’opera di sacrificio per cercare i rifornimenti in attacco. Mihajlovic a fine gara si è mostrato soddisfatto del risultato e della prova dei suoi uomini però come è nel suo stile ha inviato due stilettate alla società e ai tifosi. Al club ha detto che occorre qualche altro rinforzo (Ibrahimovic?) e ad una parte del pubblico ha additato un tipo di comportamento a lui poco gradito, ovvero sia quello di aver sonoramente fischiato un calciatore rossonero (Cerci), atteggiamento che ha definito del tutto irriguardoso nei confronti di una squadra che mira a regalare soddisfazioni ai propri sostenitori.