Sfida emozionante e al cardiopalma quella andata in scena alla “Sardegna Arena” tra i padroni di casa rossoblù e la Lazio.
Il risultato finale di 2-2 rispecchia alla perfezione il vortice di situazioni che hanno caratterizzato questo match particolarmente entusiasmante. A margine di ciò, il Cagliari compie un piccolo passo in avanti in classifica, issandosi a quota ventisei, tornando a conquistare punti in casa, dopo gli ultimi ottenuti lo scorso 4 febbraio in occasione del successo interno ai danni della Spal per 2-0. La banda di Lopez interrompe la striscia di due ko consecutivi, proseguendo, così, la marcia per raggiungere il prima possibile la quota salvezza.
La Lazio, invece, sale a cinquantatre punti, occupando il quarto posto, a tre lunghezze di distanza dalla Roma terza, e con un punto in più rispetto all’Inter quinta. I biancocelesti tornano a far punti dopo il ko di sabato scorso, rimediato all’Olimpico, ad opera della Juventus, anche se la sensazione fornita è che gli uomini di Simone Inzaghi abbiano smarrito buona parte di quella compattezza e organizzazione sfoderata sino a qualche settimana fa. Il pomeriggio si apre con un commosso minuto di raccoglimento in memoria di Davide Astori, ex capitano del Cagliari, scomparso prematuramente, domenica scorsa, all’età di 31 anni. Il club sardo, in settimana, ha ritirato la maglia numero 13, indossata proprio dallo sfortunato calciatore, numero che in questa stagione apparteneva a Romagna, che ha deciso di far suo il 56, data di nascita di suo padre.
Tornando a parlare di calcio giocato, la prima chance degna di nota è per gli ospiti, con Immobile che entra in area ma viene fronteggiato fallosamente da Ceppitelli e Romagna. L’arbitro Guida sorvola ma rivedendo le immagini al rallenty appare alquanto evidente che vi fossero gli estremi per concedere un calcio di rigore. La gara si sblocca, invece, al 25’, in maniera decisamente rocambolesca a favore del Cagliari: Miangue corre sul versante di sinistra per poi scodellare un cross indirizzato a centro area dove Han svetta di testa. Strakosha smanaccia la palla sulla traversa, palla che poi colpisce in maniera del tutto fortuita Pavoletti posizionato a due passi dalla linea di porta. Gol inaspettato da parte del centravanti livornese che mette a segno il suo settimo centro in questo campionato. I capitolini non restano a guardare e al 35’ acciuffano il pareggio attraverso un calcio di punizione battuto dalla destra da Luis Alberto: la sfera giunge in area dove Ceppitelli, nel tentativo di anticipare Lucas Leiva, la spedisce inavvertitamente dietro le spalle del suo compagno di squadra Cragno.
Nella ripresa, Simone Inzaghi per provare a scardinare il fortino rossoblù, inserisce in un sol colpo Milinkovic-Savic e Felipe Anderson rispettivamente al posto di Parolo e Lukaku. Eppure l’occasione per portarsi in vantaggio è a favore dei padroni di casa, quando al 72’ Pavoletti approfitta di un errato retropassaggio di Basta, per entrare in area, ma viene atterrato fallosamente da Luiz Felipe. Inizialmente l’arbitro Guida lascia correre, poi su segnalazione del VAR, si appresta a rivedere le immagini sul monitor posizionato a bordo campo e ravvede il contatto irregolare del difensore brasiliano ai danni del centravanti toscano, così da decretare il penalty a favore del Cagliari. Dagli undici metri si presenta Barella che con precisione chirurgica, spiazza Strakosha e spedisce la sfera in rete. Per il centrocampista rossoblù è il quarto gol in questo torneo. Inzaghi prova il tutto per tutto al fine di ribaltare tale situazione, inserendo al 76’ Nani al posto di De Vrij, dando vita ad una Lazio a trazione anteriore. Ed è proprio l’attaccante portoghese a sciupare clamorosamente una ghiotta opportunità all’interno dell’area. Il signor Guida concede cinque minuti di recupero e al 95’, all’ultimo respiro, su cross disperato di Felipe Anderson, è Immobile ad irrompere, di tacco, sulla sfera, spedendola alle spalle di Cragno. Gol da cineteca per l’attaccante campano, sempre più leader della classifica marcatori con ventiquattro reti all’attivo. Termina così la sfida tra Cagliari e Lazio, un match palpitante, con qualche recriminazione arbitrale e rifinito da un guizzo di Immobile che permette ai biancocelesti di non perdere contatto con le dirette concorrenti per un posto con vista Champions League.
Intervistato dai giornalisti, queste le dichiarazioni principali rilasciate da un piccato Simone Inzaghi: “Il rigore del Cagliari è discutibile, ma tante cose fanno pensar male. E’ tutto il campionato che siamo penalizzati, ma pensiamo positivo. Ripartiamo dal gol al 95’, senza pensare alla VAR. Continuiamo il nostro percorso. Guida ha detto che secondo lui il rigore non c’era, aveva visto lui. Non so cosa gli abbia detto Gavilucci. Così come non so, la settimana scorsa, cosa Irrati abbia detto a Banti contro la Juventus. Non voglio più commentarli questi episodi. Nell’arco della partita di oggi ci sta alla grande, forse abbiamo meritato di più. Stiamo creando tante occasioni, anche oggi. I presupposti ci sono stati, poi alla prima occasione la palla sbatte su Pavoletti e fanno gol. Le partite a volte con questi rigori prendono una brutta piega”.
Dalla sponda rossoblù, a parlare, invece, è mister Lopez: “Una settimana molto particolare per il nostro calcio, per chiunque. E’ stato complicato, avevamo una grande squadra davanti. Era una partita complicata, l’abbiamo affrontata nel miglior modo. Li abbiamo tenuti alti con i centrocampisti, questo ci ha permesso di fare una buona partita. Salvezza dura? Sì, innanzitutto complimenti ad Immobile per il gol. E’stato merito suo, questo va detto. C’è rammarico, mancavano 30 secondi. Potevamo portare via i tre punti. La classifica è corta, ma dobbiamo guardare in casa nostra. Bisogna lottare fino alla fine”.