Pazza sfida alla Sardegna Arena: Cagliari e Sampdoria pareggiano 2-2
La Sardegna Arena come luna park del divertimento. L’anticipo pomeridiano della sedicesima giornata di serie A tra Cagliari e Sampdoria ha riservato molteplici emozioni, dando vita ad una partita dal doppio volto, con improvvisi capovolgimenti di fronte ed episodi al limite dell’incredibile. I sardi e i blucerchiati pareggiano 2-2, con i rossoblù che consolidano il tredicesimo posto, issandosi a quota diciassette, mentre la Doria, in attesa di recuperare il prossimo 24 gennaio la gara di campionato contro la Roma, blinda il sesto gradino con ventisette punti all’attivo.
La compagine cagliaritana ottiene il secondo pareggio consecutivo in campionato, il terzo complessivo, il primo tra le proprie mura amiche. Gli uomini guidati da Lopez proseguono nel digiuno di vittorie in casa, considerando che l’ultima risalga allo scorso 5 novembre in occasione del 2-1 inflitto all’Hellas Verona. La Samp, invece, dopo due sconfitte di fila contro Bologna e Lazio, torna a far punti e lo fa attraverso un pareggio, il terzo lontano da Marassi. Nelle vesti di squadra ospite, i ragazzi di Giampaolo non ottengono i tre punti in palio dal derby della Lanterna contro il Genoa datato 4 novembre, da lì in avanti una sconfitta e per l’appunto un pareggio.
Il primo segnale che qualcosa non vada per il Cagliari avviene al 4’ minuto quando Ceppitelli è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare e al suo posto Lopez inserisce Pisacane. All’11’ la Doria si porta in vantaggio: Ramirez scodella un cross indirizzato all’interno dell’area dove Quagliarella, in scivolata, elude l’uscita di Cragno, supera la marcatura di Romagna, e appoggia la sfera al di là della linea di porta. Al 19’ gli ospiti raddoppiano sempre attraverso l’asse Ramirez-Quagliarella. Il trequartista uruguaiano si esibisce in un colpo di tacco, all’interno dell’area, per l’attaccante natio di Castellammare di Stabia, che con un tiro sul palo più lontano non lascia scampo al portiere rossoblù. Doppietta per il numero ventisette blucerchiato che porta a nove le reti, fino ad ora, realizzate in campionato. Addirittura la Samp sfiora il tris con Torreira, autore di un tiro all’interno dell’area, murato provvidenzialmente da Cragno. Al 34’ e al 40’ Lopez è costretto ad effettuare altre due sostituzioni, sempre per infortuni, stavolta ai danni di Faragò e Dessena, costretti ad uscire, lasciando il posto rispettivamente a Van der Wiel e Farias.
Quando il pomeriggio sembrava oramai nero e senza soluzioni per la compagine sarda ecco che al 56’ si accende la scintilla: retropassaggio di Silvestre per Viviano, il quale commette un grave errore, spedendo il suo rilancio addosso a Farias, con la palla che lentamente carambola in porta. Goal fortuito da parte del Cagliari, complice l’harakiri del portiere blucerchiato e per l’attaccante brasiliano si tratta del primo centro in questo torneo. I padroni di casa, galvanizzati dalla rete siglata, pigiano il piede sull’acceleratore e provano ad acciuffare il pareggio qualche istante più tardi con Pavoletti, protagonista di un colpo di testa sventato magistralmente da Viviano. Pareggio rinviato solo di qualche minuto perché al 60’ su cross dalla destra di Ionita è ancora Pavoletti a svettare in area, spedendo stavolta la sfera dietro le spalle dell’estremo difensore avversario. Quarto goal in campionato per l’attaccante livornese che quando vede i colori blucerchiati sente addosso profumo di derby passati, quando indossava la casacca del Genoa. L’ultima chance da segnalare è per gli ospiti che tentano il controsorpasso con il neo entrato Caprari, autore di un tiro murato da Cragno, ma nel tentativo di tap-in ravvicinato, Quagliarella non inquadra lo specchio della porta.
Al triplice fischio finale, queste le dichiarazioni rilasciate da Lopez, soddisfatto per il pareggio ottenuto in rimonta, dopo un primo tempo assai difficile, condizionato, altresì, da tre sostituzioni: “Negli spogliatoi sono stato chiaro ed ho detto che c’era poco da parlare. Quagliarella mi ha sempre fatto male da calciatore. La ripresa è stata un segnale importante per noi, abbiamo dimostrato di crederci fino alla fine. Pavoletti? Sappiamo quali sono le sue qualità e dobbiamo metterlo in condizione di rendere al meglio. Nel secondo tempo ci ha aiutato molto, goal a parte”.
Marco Giampaolo, invece, assapora questa pareggio con un gusto amaro, in quanto dopo quarantacinque minuti il risultato positivo sembrava oramai messo in cassaforte: “Ho sentimenti contrastanti, la partita potevamo chiuderla prima. E’ stata riaperta da un infortunio tecnico che ha creato le basi per pareggiarla. In quel contesto poteva starci anche il terzo goal del Cagliari e noi siamo stati bravi a non subirlo. Ho messo Caprari per dare un segnale, cioè perderla offensivamente e la squadra allora ha giocato. Rifletteremo per quei cinque minuti per la gestione della testa. La “scintilla” del Cagliari ci è costata cara”.
Migliore del match- Quagliarella: Doppietta per l’attaccante campano, classe 1983, che in questa stagione sta vivendo una seconda giovinezza. Appare sgombro da cattivi pensieri e conscio delle sue potenzialità. Infallibile.
Peggiore del match- Viviano: Commette una topica che fa il pari con quanto accaduto nella passata stagione, sempre a Cagliari, quando un suo errore permise ai rossoblù di vincere quel match per 2-1. Evidentemente la terra di Sardegna non gli porta fortuna. Disastroso.