La Juventus espugna il Bentegodi al cospetto di un Chievo ridotto in nove
Vince la Juve a margine di un match caratterizzato da molteplici polemiche da parte degli avversari. La Vecchia Signora si impone al Bentegodi per 0-2, grazie alle reti siglate da Khedira e Higuain, al cospetto di un Chievo ridotto in nove a causa delle espulsioni di Bastien e Cacciatore. E’ proprio per questo motivo che la panchina gialloblù ha protestato vibratamente e in maniera reiterata nei riguardi del signor Maresca, reo a loro dire di decisioni alquanto severe e frettolose. Decisioni, che secondo l’allenatore dei veneti, Rolando Maran, hanno condizionato pesantemente l’esito del match, favorendo in qualche modo i bianconeri che poi in doppia superiorità numerica hanno facilmente preso il largo. La banda di Allegri, a seguito di questo trionfo, sale momentaneamente al primo posto in classifica, a quota cinquantasei, due punti più su’ rispetto al Napoli che giocherà quest’oggi con il Bologna.
Per Higuain e compagni si tratta del nono risultato utile consecutivo, l’ottava vittoria nelle ultime nove giornate disputate, con la difesa che continua a non subire gol: uno solo al passivo dalla quattordicesima alla ventiduesima giornata. Il Chievo, invece, resta fermo al tredicesimo posto a quota ventidue. I clivensi non ottengono l’intera posta in palio dal 25 novembre scorso, in occasione del 2-1 inflitto alla Spal, da allora solo due pareggi e ben sei ko. Nel primo tempo scarseggiano le emozioni, il primo squillo è con Pjanic, autore di un bolide dalla distanza intercettato da Sorrentino. A seguire è Douglas Costa a servire Higuain, il quale da fuori area lascia partire una conclusione intercettata facilmente dall’estremo difensore gialloblù. Al 35’ Bastien viene ammonito per un intervento falloso ai danni di Asamoah. Trascorrono appena due minuti e il centrocampista clivense si rende protagonista di una trattenuta a metà campo sempre nei confronti dell’esterno sinistro bianconero. L’arbitro Maresca è lì appostato a pochi passi ed estrae il secondo giallo nei confronti del numero settantasette del Chievo, costretto ad abbandonare il terreno di gioco anzitempo. L’ultimo sussulto della prima frazione porta la firma di Khedira, il quale estrae dal cilindro un tiro ben calibrato da posizione siderale, che chiama alla parata Sorrentino.
Nella ripresa è Higuain a sfiorare il vantaggio ma il suo tentativo all’interno dell’area avversaria viene prontamente smorzato da un attento Dainelli. I padroni di casa si catapultano dalle parti di Szczesny con Jaroszynski, il quale effettua un cross al centro dell’area dove irrompe di testa Cacciatore, ma tale tentativo viene intercettato dall’estremo difensore dei bianconeri. A questo punto avviene un episodio che determinerà l’esito della sfida. Cacciatore resta a terra in quanto leggermente colpito da Asamoah. L’arbitro Maresca lascia correre, non ferma il gioco ed anche lo staff sanitario del Chievo abbozza un’entrata in campo per soccorrere il terzino destro gialloblù per poi compiere un passo indietro. Il fischietto di Napoli, allora, ordina a Cacciatore di lasciare il rettangolo di gioco per poi rientrare solo dopo aver ricevuto l’approvazione da parte sua. Il numero ventinove inizia a chiedere il motivo di tale decisione, per poi lasciarsi andare in una protesta plateale simulando il gesto delle manette, di “Mourinhana” memoria. Il signor Maresca vede tutto ed estrae il rosso nei confronti del calciatore. Chievo addirittura in nove e per la Juve inizia ad intravedersi la possibilità di stendere l’avversario.
Al 67’ gli ospiti mettono la freccia: Pjanic serve all’interno dell’area Bernardeschi, il quale effettua un passaggio all’indietro su cui irrompe Khedira, che di prima intenzione non lascia scampo a Sorrentino. Per il centrocampista tedesco è il quarto centro in campionato. I padroni di casa provano ad impensierire la retroguardia avversaria attraverso una sporadica folata offensiva di Radovanovic, ma Szczesny, in uscita, mette tutti d’accordo. I bianconeri giocano al piccolo trotto, cingendo d’assedio la metà campo avversaria. I clivensi sono oramai in disarmo e all’ 88’ giunge il colpo del definitivo ko con Higuain, impeccabile nello spedire di testa in fondo al sacco un cross dalla sinistra di Douglas Costa. Digiuno interrotto per il “pipita” che non segnava in campionato dallo scorso 1 dicembre, in occasione della trasferta al San Paolo. Per l’attaccante argentino sono dieci le reti sino ad ora siglate in questo torneo. Termina così la sfida tra Chievo e Juventus caratterizzata dalle due espulsioni nei riguardi di Bastien e Cacciatore che hanno reso alquanto arduo il compito dei padroni di casa di strappare almeno un punto nei confronti dei campioni d’Italia in carica.
Il tecnico dei veneti, Rolando Maran, intercettato dai giornalisti, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Abbiamo resistito in dieci ma non ce l’abbiamo fatta in nove uomini. Peccato: siamo stati ingenui in alcune circostanze. Cacciatore? Il suo gesto è sbagliato, ma va detto che i sanitari non erano entrati in campo e l’arbitro ha deciso di farlo uscire dal campo. Questo non va bene: è un problema che non doveva nemmeno nascere”.
Questo, invece, il commento da parte di Massimiliano Allegri, soddisfatto dei tre punti incamerati, un po’ meno della prestazione: “C’era da sveltire il gioco, saltare un passaggio e aprire di più il Chievo che era chiuso e soprattutto accelerare. Lo abbiamo fatto in alcuni momenti e in altri siamo andati dietro a loro. E’ una vittoria che fa classifica, avevo deciso di giocare così perché avendo solo quattro attaccanti un cambio in panchina me lo dovevo portare. Poi quando è entrato, Bernardeschi è stato decisivo”.
Migliore del match- Douglas Costa: Il brasiliano sta vivendo il miglior momento della sua stagione. Assist decisivo contro il Cagliari, in gol con il Genoa e passaggio vincente per il colpo di testa di Higuain. L’ex Bayern appare in uno stato di forma infallibile. Gigantesco.
Peggiore del match- Cacciatore: L’esterno del Chievo ha tutte le ragioni per chiedere spiegazioni all’arbitro Maresca ma il gesto delle manette poteva risparmiarselo. Con questa grave ingenuità lascia la sua squadra in nove e sinceramente fronteggiare la Juve in quelle condizioni appare un’impresa titanica. Scriteriato.