Quando due giganti della musica italiana come Mogol e Cristiano Malgioglio si scontrano su un’artista del calibro di Giorgia, la polemica diventa inevitabile. Il celebre paroliere Mogol ha rilasciato dichiarazioni che non sono proprio andate giù a Malgioglio, e la sua reazione non si è fatta attendere. Durante un’intervista a Rai Radio1, Mogol ha criticato lo stile vocale della cantante, definendolo “datato” e suggerendo che avrebbe bisogno di un corso di aggiornamento per modernizzare il suo approccio al canto.
Una sentenza che non è piaciuta a Cristiano Malgioglio, il quale, ospite di Storie Italiane su Rai 1, ha replicato con il suo consueto stile colorito e senza peli sulla lingua, difendendo Giorgia a spada tratta e mettendo in discussione il giudizio di Mogol.
Mogol: “Giorgia canta come si faceva trent’anni fa”
Ospite del programma Un giorno da pecora su Rai Radio1, Mogol ha dichiarato:
“A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso al CET – Centro Europeo di Toscolano. Ha una voce fantastica, ma canta come si cantava trent’anni fa. Usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima, ma la usa come si faceva in passato. La voce deve essere credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce ad emozionare.”
Un’opinione che non è passata inosservata, soprattutto perché Giorgia è considerata una delle migliori voci italiane di sempre, capace di interpretare brani con una tecnica impeccabile e una sensibilità rara.
Malgioglio non ci sta: “Giorgia è un miracolo della musica”
Di fronte a queste parole, Cristiano Malgioglio ha acceso i motori e si è scagliato contro Mogol con una replica decisa e appassionata:
“Sono molto nervoso per quello che ha detto Mogol su Giorgia. Invece il signor Mogol dovrebbe andare a scuola da Giorgia. Giorgia non ha una voce, ha uno strumento, è la più grande cantante della sua generazione.”
Malgioglio ha poi continuato il suo sfogo, paragonando la potenza e il controllo vocale di Giorgia a quello di Giuni Russo, un’altra artista che ha fatto della tecnica il suo punto di forza.
“Non c’è una voce come quella di Giorgia. Poi, a seconda della canzone che uno canta, ovviamente la voce cambia completamente. Quei virtuosismi che riesce a fare sono un’emozione enorme. Ma ce ne fossero di voci così! Dimmi tu, Mogol, quali sono i cantanti che ha lanciato nella sua scuola?”
“Antica? Ma se i suoi virtuosismi sono un miracolo!”
Cristiano Malgioglio ha poi affrontato direttamente il punto più controverso delle dichiarazioni di Mogol, ovvero l’idea che Giorgia sia un’artista “datata”:
“Io non mi arrabbio mai, ma guai a chi mi tocca Giorgia, chi mi tocca i miei cantanti preferiti! Non è giusto. Non so perché Mogol abbia detto questa cosa. Ma cosa vuol dire che è antica? Antica una donna che fa quei virtuosismi così? Ma quello è un miracolo! Non c’è una voce così in circolazione.”
E per chiudere in bellezza, il cantautore ha lanciato una frecciata finale, suggerendo che Mogol avrebbe fatto meglio a scrivere una canzone per Giorgia, piuttosto che criticarla:
“Avrebbe fatto bene Mogol a scrivere una canzone per Giorgia e avergliela proposta. Così almeno avremmo visto se sarebbe stata all’altezza della sua voce!”
Giorgia: una delle voci più grandi della musica italiana
Indipendentemente dalle opinioni di Mogol, è innegabile che Giorgia sia una delle cantanti più talentuose della musica italiana. Con una carriera ultra trentennale, ha conquistato generazioni con la sua voce inconfondibile e con interpretazioni memorabili.
Basti pensare ai suoi grandi successi, da E poi a Come saprei, fino al recente brano sanremese “La cura per me”, che ha emozionato il pubblico con la sua intensità.
Negli anni Giorgia ha dimostrato di saper reinventare il suo stile, collaborando con artisti di vario genere e sperimentando nuove sonorità senza mai perdere la propria identità.
Ma la voce è davvero un problema?
L’argomento sollevato da Mogol merita comunque una riflessione più ampia. Quanto conta l’uso della voce nella musica di oggi? È davvero un problema se un’artista mantiene uno stile interpretativo che ricorda quello di qualche decennio fa? O forse è proprio questo che rende Giorgia unica rispetto alla scena musicale attuale?
Se oggi siamo circondati da autotune, voci filtrate e produzioni iper-lavorate, una cantante che punta tutto sulla potenza e sulla tecnica vocale non dovrebbe essere un valore aggiunto?
Malgioglio sembra non avere dubbi: la voce di Giorgia è un dono e va celebrata, non criticata.
La polemica è destinata a continuare?
Dopo questo scambio infuocato, il pubblico si è diviso. Da un lato, ci sono i sostenitori di Mogol, che ritengono che il modo di cantare si sia evoluto e che Giorgia potrebbe aggiornare il suo stile. Dall’altro, chi, come Malgioglio, difende la purezza e la potenza della sua voce come un patrimonio da preservare.
E tu, da che parte stai? Scrivicelo nei commenti!