Prova di determinazione, carattere e pazienza da parte della Juventus al cospetto del Crotone, nel match di recupero valevole per la diciottesima giornata di serie A.
Davanti ad un “Ezio Scida” pieno in ogni ordine di posto, la banda di Allegri ha la meglio sui volenterosi padroni di casa, grazie alle reti, entrambe nella ripresa, di Mandzukic e Higuain. Al netto di questa vittoria, la Vecchia Signora si issa a quota cinquantasette in classifica, portando a sette le distanze dalla Roma seconda e a nove le lunghezze dal Napoli terzo. Inoltre, con il successo ottenuto in terra di Calabria, i bianconeri conquistano la settima vittoria in trasferta, raggiungendo complessivamente quota diciannove nel numero dei trionfi inanellati in campionato in questa stagione.
Il Crotone, che oggettivamente non poteva chiedere di più da questa sfida, resta inchiodato al penultimo posto in classifica con tredici punti all’attivo,a nove lunghezze dall’Empoli quartultimo e ad oggi salvo. I rossoblù ,guidati da Nicola, incappano nella sesta sconfitta interna, ma al cospetto di questa Juventus rocciosa e dalle stimmate vincenti, era alquanto proibitivo ed impossibile compiere il miracolo. Nella prima frazione di gioco sono gli ospiti a creare i maggiori pericoli, con la compagine calabrese protesa tutta nella propria metà campo. Il primo squillo degno di nota è firmato da Dybala, il quale dopo una combinazione con Higuain, effettua un tiro da fuori area, intercettato da Cordaz. A seguire è il turno di Pjaca, schierato dal primo minuto al posto di Cuadrado, ad impegnare l’estremo difensore rossoblù con un colpo di testa. La sfera , respinta dal portiere pitagorico, termina sui piedi della “Joya” che estrae dal cilindro un tocco morbido a scavalcare Cordaz ma è tempestivo Ferrari a sventare il pericolo sulla linea di porta. Nella ripresa i bianconeri passano in vantaggio al 60’ minuto attraverso un cross dal versante di destra di Dani Alves, la palla termina a centro area dove si fa trovare pronto Asamoah nel colpire di testa, Cordaz respinge ma non può nulla sul tap-in ravvicinato, seppur da posizione defilata, di Mandzukic. Goal numero cinque in campionato per l’attaccante croato, sempre più elemento di corsa e fatica all’interno del nuovo modulo “4-2-3-1” che sta riscuotendo gloria e successo.
La Vecchia Signora non si accontenta e continua a pigiare il piede sull’acceleratore, fino a quando, al 74’ da un passaggio fuori area di Pjanic per Rincon, il centrocampista venezuelano innesca in avanti Higuain, il quale entra in area, supera la retroguardia rossoblù, mette a sedere Cordaz in uscita per poi depositare la palla in rete. Sedicesimo centro in campionato per il “pipita”, che conferma la sua impeccabile vena realizzativa. L’ultima chance della gara è ancora di marca bianconera con Barzagli, che dalla corsia di destra, effettua un cross su cui si avventa, all’interno dell’area, Pjanic, il cui tiro al volo si impatta sulla traversa. Termina qui un match a senso unico, con la Juventus padrona del campo e con le chiavi del gioco per gli interi novanta minuti. Una prova di forza, carattere e concentrazione che consolida il primo posto di una compagine costruita per vincere e che non vuol lasciare neanche briciole di illusioni ai propri diretti concorrenti. Ai microfoni dei giornalisti, Massimiliano Allegri, mostra soddisfazione per la performance dei suoi uomini. A suo avviso conquistare i tre punti all’”Ezio Scida” non era affatto compito semplice. È stato necessario avere tanta pazienza nello scardinare il bunker difensivo messo in atto dalla squadra di Davide Nicola, trovando i pertugi giusti per colpire. Inoltre, ciò che non è venuta meno, è stata la concentrazione, che ha permesso alla Vecchia Signora di non lasciare punti per strada al cospetto di una rivale di gran lunga più modesta e invischiata nelle zone basse di classifica. Il tecnico livornese -ha aggiunto- che bisognerà fin da subito spostare l’attenzione al prossimo impegno di campionato, che vedrà la Juventus di scena, sul difficile campo del Sant’Elia, contro il Cagliari.
Allegri ha dichiarato che i sardi giochino con piglio tutt’altro che arrendevole tra le propria mura amiche, motivo per cui i bianconeri saranno chiamati ad una prova di maturità non indifferente. L’allenatore toscano proseguirà lungo la striscia di un oculato turn-over per quanto concerne i prossimi due impegni in campionato, in attesa della sfida di Champions League, contro il Porto, in occasione degli ottavi di finale, match che si preannuncia intenso e dall’elevata posta in palio, perché la Juventus oltre a mettere nel mirino il sesto scudetto consecutivo,dal sapore di record, vuol primeggiare anche in Europa, per tornare ad alzare al cielo, una coppa attesa da tutto il popolo bianconero da ben ventuno anni.