“Cuoricini” dei Coma_Cose segna un nuovo capitolo nel panorama di Sanremo 2025. Il duo, formato da Fausto e California, torna sul palco del Festival come neo-sposi, portando una canzone che parla dell’amore al tempo dei social e delle distrazioni digitali. In questo articolo analizziamo nel dettaglio il testo e il significato di “Cuoricini”, un brano che, grazie alla sua originalità e al suo messaggio attuale, avrebbe vinto a mani basse quest’anno.
Introduzione alla canzone
“Cuoricini” è molto più di una semplice ballad pop rock. Il titolo, per la prima volta nella storia del Festival, usa il termine “cuoricini” non per indicare i simboli di San Valentino, ma per rappresentare i like e le interazioni sui social media. I Coma_Cose ci offrono una riflessione sull’amore contemporaneo, dove l’attenzione e i sentimenti sembrano ridotti a semplici notifiche digitali. Il brano si inserisce in un contesto in cui la tecnologia, pur con la sua modernità, può diventare la “tomba dell’amore”, impoverendo le relazioni autentiche.
Il duo, già noto per il loro percorso emozionale sul palco – ricordando l’emozionante proposta di matrimonio del 2023 e il successivo matrimonio nel 2024 – torna a Sanremo con un outfit vintage e uno stile che ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico, sia dal vivo che online. California, con il suo vistoso trucco, ha suscitato l’ammirazione dei fan, confermando come l’immagine e la comunicazione visiva siano elementi fondamentali nell’era dei social.
Analisi del testo
Il testo di “Cuoricini” si apre con immagini che trasmettono un forte stato d’animo, quasi una confessione:
“Oggi mi sento una pozzanghera
Se l’ansia mi afferra
Con lo sguardo verso il cielo
Ma il morale per terra”
Questi versi iniziali evidenziano un senso di vulnerabilità e ansia tipico di chi vive in un mondo in cui le emozioni sono spesso mediate dalla tecnologia. La metafora della “pozzanghera” è particolarmente efficace: un’immagine che richiama la fragilità e la fluidità dei sentimenti, che si disperdono come l’acqua sul selciato.
Il brano prosegue con una serie di confronti che illustrano la sofferenza del protagonista nel sentirsi trascurato:
“Se mi trascuri impazzisco
Come maionese
Ci sto male, male male male”
L’uso del paragone con la maionese introduce un elemento di ironia e surrealismo, tipico del linguaggio contemporaneo, per enfatizzare quanto il protagonista si senta insignificante e maltrattato quando non riceve l’attenzione desiderata. Questo passaggio, con il suo ritmo incalzante, evidenzia la disconnessione tra il mondo reale e quello virtuale.
Un tema centrale del brano è la critica alle distrazioni create dai social media. Il ritornello si distingue per la sua ripetitività ossessiva:
“Ma tu volevi solo
cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto”
Qui, i “cuoricini” diventano il simbolo della superficialità delle interazioni online. Il protagonista esprime il proprio dolore e la frustrazione nel vedere che, nonostante i tentativi di connessione, l’attenzione del partner è costantemente rivolta ai like digitali. L’ossessione per queste piccole icone trasforma l’amore in qualcosa di freddo e distaccato, dove l’autenticità delle emozioni è messa in secondo piano.
Successivamente, il testo utilizza immagini ancora più forti per descrivere l’impatto dei social sulle relazioni:
“Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo”
Questi versi sono carichi di metafore belliche: gli occhi, paragonati a “fucili”, simboleggiano il potere distruttivo di una comunicazione superficiale. L’immagine della “notizia” che fa crollare il mondo sottolinea l’effetto devastante che l’eccesso di attenzione ai cuoricini può avere sulle relazioni reali, trasformando ogni interazione in una battaglia per la visibilità e l’approvazione.
Il testo prosegue poi con un momento di riflessione sulla fuga dalla modernità:
“Ma dove scappi senza
Cuoricini, cuoricini
Per l’autostima”
Questa parte del brano pone l’accento sull’impossibilità di sfuggire a una società dominata dalla cultura digitale. La tecnologia, infatti, diventa una sorta di prigione che limita la libertà di esprimere autenticamente l’amore, riducendolo a una questione di autostima misurabile in “cuoricini”. È un invito a riflettere su come l’apparenza online possa influenzare la percezione di sé e degli altri, oscurando il valore reale dei sentimenti.
Infine, la canzone chiude con una ripetizione che rimarca il tema principale:
“Cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo”
Il ritornello si ripete, creando un effetto ipnotico e suggestivo che rimane impresso nell’ascoltatore. La ripetizione serve non solo a enfatizzare il messaggio di disconnessione e superficialità, ma anche a evocare il senso di impotenza di fronte a un sistema in cui l’amore è mediato da algoritmi e interazioni virtuali.
Riflessioni finali
“Cuoricini” dei Coma_Cose è un brano che sapientemente intreccia sonorità pop rock con elementi di critica sociale, affrontando il tema dell’amore nell’era digitale. Il testo, ricco di metafore e immagini evocative, racconta la difficoltà di mantenere relazioni autentiche in un mondo dove l’attenzione è costantemente frammentata da notifiche e like. Il duo, che torna a Sanremo 2025 da neo-sposi, riesce a trasmettere un messaggio che è al contempo ironico e malinconico, denunciando la superficialità delle interazioni digitali.
L’amore al tempo dei social, come descritto in “Cuoricini”, è quello di una coppia che, pur cercando di sfuggire alle distrazioni della modernità, si trova inevitabilmente intrappolata in un circolo vizioso dove il valore dei sentimenti viene ridotto a icone e notifiche. Questo brano avrebbe vinto a mani basse il Festival di Sanremo 2025 per la sua capacità di cogliere e denunciare con sincerità e energia le contraddizioni di un’epoca in cui l’apparenza spesso prevale sulla sostanza.
E tu, come vedi l’impatto dei social sull’amore e sulle relazioni? Ti sei mai trovato a confrontarti con la superficialità dei “cuoricini”? Lascia un commento e condividi la tua opinione: il tuo punto di vista è fondamentale per arricchire questo dialogo sulle sfide dell’amore moderno.
Il testo di Cuoricini
Oggi mi sento una pozzanghera
Se l’ansia mi afferra
Con lo sguardo verso il cielo
Ma il morale per terra
Se mi trascuri impazzisco
Come maionese
Ci sto male, male male male
Vorrei svagarmi ma oggi una canzone
Dura come un temporale
Anche se è molto popolare
E mi hai buttato via
In un sabato qualunque
Mentre andavi in cerca
Di uno slancio di modernità
Ma tu volevi solo
cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Un divano e due telefoni
È la tomba dell’amore
Ce l’ha detto anche un dottore
Porta un chilo di gelato
E poi nel dubbio porta un fiore
E almeno un kiss, please
E se oggi ho le pupille
Più grandi del cuore non mi giudicare
Male male male
Che dovrei dire io che ti parlavo
E tu nemmeno ti mettevi ad ascoltare
Tu mettevi solo
Cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Ma fortunatamente
Un sabato qualunque
Mi hai portato via da tutta quanta
La modernità
Ma dove scappi senza
Cuoricini, cuoricini
Per l’autostima
Cuoricini, cuoricini
Che medicina
Cuoricini, cuoricini
Ma che tolgono il gusto
Di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Cuoricini, cuoricini
Cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo