Amanti dell’antologia distopica più geniale della tv, preparatevi a iperventilare! Il regista Todd Haynes ha appena lanciato una notizia che farà impazzire tutti i fan di “Black Mirror”: un terzo episodio di “USS Callister” potrebbe essere in arrivo, completando così una trilogia sci-fi all’interno dell’universo creato dal genio di Charlie Brooker. E non è tutto! A quanto pare, il celebre episodio stellare ha rischiato di trasformarsi in un intero spin-off stand-alone, idea che è rimbalzata nei corridoi di Netflix fin dal debutto del primo capitolo nel 2017.
Per chi si fosse perso l’ultimo drop di episodi sulla piattaforma streaming, la settima stagione di “Black Mirror” (rilasciata il 10 aprile) include proprio “USS Callister: Into Infinity”, il sequel dell’iconico episodio che nel 2017 ci aveva fatto innamorare del pastiche fantascentifico in salsa Star Trek con protagonisti Jesse Plemons, Cristin Milioti e Jimmi Simpson. Un episodio che aveva letteralmente conquistato la critica, portandosi a casa ben quattro Emmy e diventando uno dei cult episodes più acclamati dell’intera serie antologica.
In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, Haynes ha rivelato dettagli succulenti sul development hell che ha attraversato questo progetto: “Penso che fossimo tutti un po’ ossessionati dalle persone che eravamo anni fa, quando abbiamo realizzato questo film TV vincitore di Emmy, e ora stiamo cercando di creare qualcosa che sia all’altezza”. Il regista ha confessato che le discussioni su un possibile sequel erano iniziate già durante le riprese del primo episodio, quando lui stesso propose a Brooker: “Abbiamo realizzato il miglior pilot sci-fi per una serie che non esiste. Abbiamo fatto una specie di pilot mascherato, perché non andiamo direttamente avanti con una serie?”.
Lo sviluppo tortuoso di una gemma televisiva
L’idea di uno spin-off completo dedicato all’equipaggio della USS Callister è stata discussa ripetutamente, ma il perfezionista Brooker ha inizialmente resistito: “Oh, sai, in passato mi hanno già parlato di derivare episodi e non ho mai voluto farlo. Preferisco idee fresche”, avrebbe risposto al regista. Ma Haynes e la produttrice Louise Sutton hanno continuato a proporre idee e a “tormentare” il creatore della serie, finché Brooker stesso non ha iniziato a vedere il potenziale di un universo espanso.
“Credo che mi abbiano parlato per la prima volta di realizzare una stagione di ‘Callister’ quando stavo lavorando a ‘Andor’. È stata la prima volta che è diventato in qualche modo reale”, ha rivelato Haynes. Un tempismo interessante, considerando che “Andor” è una delle serie spin-off più acclamate dell’universo Star Wars, proprio come “USS Callister” rappresenta un meta-commento sull’universo Star Trek.
La grande ambizione: una trilogia sci-fi nel mondo di Black Mirror
Il progetto ha subito un’accelerazione durante lo sciopero degli attori, quando il team creativo si è concentrato su come riunire il cast originale. Alla fine, la decisione è ricaduta su un sequel in forma di episodio anziché serie completa, ma Haynes non ha abbandonato le sue ambizioni: “È stato allora che la cosa è diventata davvero entusiasmante per me. Un film è un sequel. Non è una serie, e in qualche modo eleva il tutto al formato perfetto per un’avventura sci-fi. Potremmo creare la nostra, permettetemi di dirlo, iconica trilogia sci-fi all’interno del mondo di Black Mirror. E cosa potrebbe esserci di meglio? È così emozionante. Se ne facciamo un altro! Mi piacerebbe realizzare la trilogia”.
Il regista ha spiegato che “USS Callister: Into Infinity” è stato pensato come l’equivalente di “L’impero colpisce ancora”, “Aliens” o “Terminator 2” – sequel che non solo eguagliano ma superano gli originali: “Questa era la nostra occasione. Se dovevamo tornare, come potevamo migliorare? Ci sono così tanti sequel sci-fi che mancano il bersaglio, ma ce ne sono alcuni che lo centrano perfettamente. Come possiamo essere tra quelli che giustificano davvero un sequel rendendolo più grande, migliore, più emozionante, più divertente, più emotivo, migliorando gli effetti? C’era un’enorme pressione per cercare di offrire qualcosa di speciale”.
E tu, fan di “Black Mirror”, cosa ne pensi? Sei pronto per un terzo capitolo della saga spaziale o preferiresti che la serie continuasse a esplorare nuove idee? Condividi nei commenti quale sarebbe secondo te la direzione ideale per il terzo atto di questa potenziale trilogia e quali elementi del secondo episodio ti hanno convinto di più!