Il nuovo singolo di Giordana Angi, uscito oggi 31 ottobre 2025 per Warner Music Italy, si intitola “Dammi un bacio” e appare fin dal primo ascolto come una richiesta semplice, ma potentissima. Dentro queste tre parole vive tutta la paura di aprirsi, il desiderio di contatto, la fatica di fidarsi ancora quando l’amore ha già lasciato dei segni difficili da cancellare.
Dopo l’esperienza internazionale con Sting e i brani “Piano piano” e “Strade”, Giordana sceglie di tornare nel territorio che le è più congeniale: la fragilità che diventa musica, l’emotività diretta, la sincerità che non vuole mediazioni. È una tappa nuova nel suo percorso, ma perfettamente coerente con ciò che la cantautrice italo-francese ha sempre raccontato.
In “Dammi un bacio” non c’è rabbia, non c’è cinismo. C’è la voglia di rimanere umani, anche quando aprirsi fa male.
L’amore è un ponte tra due paure
La canzone si apre con un dialogo silenzioso tra la protagonista e sé stessa. Le frasi non gridano: sussurrano. E in quel sussurro c’è tutta la vulnerabilità dell’amore vero.
“Forse riuscissi ad aprire il mio cuore per stanotte
Se solo potessi scordare tutte le botte prese dritto al petto”
Qui Giordana insiste sul concetto di ferita. Il cuore è chiuso, e non per difesa volontaria: è stato “rotto”, “colpito”. Aprirlo di nuovo richiede forza. Eppure, la protagonista è pronta a provarci. Questa canzone, alla fine, parla di coraggio emotivo.
Il ritornello arriva come un abbraccio:
“Dammi un bacio, un altro ancora
Dammi tutta la vita intera”
Il bacio diventa un atto salvifico. Non un gesto romantico da cartolina, ma il simbolo di chi prova a tornare a respirare. È una richiesta generosa e disarmata: tocca a te farmi capire che posso fidarmi ancora.
Due solitudini che si riconoscono
Nella seconda parte, il testo ribalta la prospettiva. Non è più solo lei ad aprirsi: ora chiede che lo faccia anche l’altra persona.
“Se mi dicessi apertamente cosa vuoi da me
Forse capirei qualcosa di te”
Amarsi è uno scambio. Se uno solo parla, non c’è relazione. Se uno solo prova, l’altro non arriva mai. Da qui nasce l’incertezza che attraversa il brano: ci stiamo avvicinando o ci stiamo perdendo?
La frase “Maledetta vattene via” torna come riflesso del trauma. Quando l’amore fa paura, la mente scappa prima ancora di vivere ciò che desidera. Ma anche in questo contrasto, la richiesta rimane la stessa: resta con me.
Una scrittura sincera, senza sovrastrutture
Il testo è costruito su un lessico semplice, ma mai banale. Le immagini sono poche, nitide, dirette. La produzione pop non invadente, come annunciato nel comunicato, valorizza la voce di Giordana, che è sempre stata il suo strumento più riconoscibile: intensa, sofferta, vera.
In un mercato dove spesso l’amore viene idealizzato, qui ritroviamo una prospettiva in cui molti possono riconoscersi: amarsi restando imperfetti.
È una scelta precisa: mettere il sentimento al centro, senza nasconderlo dietro artifici poetici o produzioni eccessive. La canzone suona come un’apertura di diario.
Confronto con i singoli precedenti
“Piano piano” parlava di tempo.
“Strade” parlava di percorso.
“Dammi un bacio” parla di contatto.
È un’evoluzione coerente. Se i brani precedenti guardavano fuori, questo guarda dentro.
Un’altra differenza: qui il corpo entra nel discorso emotivo. La pelle diventa un luogo dove la paura incontra il desiderio. Il bacio, ancora una volta, è la chiave di tutto.
Dal punto di vista stilistico, la scelta di mantenere un tono intimo e una ritmica misurata conferma che Giordana sta abbracciando una scrittura più adulta, ma ancora legata alla sua istintività.
Il messaggio di fondo: lasciarsi toccare
C’è una frase che racchiude il cuore del brano:
“Sono questa, lo sai.
Non so bene cos’è che mi fai”
Accettarsi è difficile.
Accettare come qualcuno ci fa sentire, ancora di più.
Il significato del brano è chiaro: non serve essere perfetti per meritare amore. Anzi, è proprio attraverso le crepe che passa la luce. Il bacio chiesto non è uno sfizio: è l’atto che rompe il silenzio, che disinnesca la solitudine, che permette di ricominciare.
Una chiusura che sembra un’invocazione
Ripetere “Dammi un bacio” diventa un mantra. Più la frase torna, più capiamo che non si tratta di un desiderio superficiale, ma di una richiesta di presenza.
Non di parole, ma di gesti.
Nel mondo di oggi, dove è sempre più difficile farsi vedere per ciò che si è, Giordana Angi ci ricorda una cosa essenziale: abbiamo tutti bisogno di un bacio. Forse per sentire di valere. Forse solo per sentirci vivi.
Se hai amato brani come “Stringimi più forte” o “Casa”, troverai in questa canzone una nuova sfumatura di quella sensibilità che l’ha resa così amata dal suo pubblico.
Allora dimmelo: anche tu ogni tanto vorresti soltanto un bacio che spieghi tutto senza dire niente? Raccontalo nei commenti, voglio sapere la tua.
Il testo di Dammi un bacio
Se stanotte venissi io da te
Forse capirei qualcosa di me
Forse la rabbia andrebbe via
Maledetta vattene via
E se riuscissi ad aprire il mio cuore per stanotte
Se solo potessi scordare tutte le botte
Prese dritto al petto
Mi hanno rotto sai
Forse sarei libera
Dammi un bacio
Un altro ancora
Dammi tutta la vita intera
Sono onesta lo sai
Non so bene
Cos’è che mi fai
Dammi un bacio
Un altro ancora
Fammi capire dove sei ora
Sono questa lo sai
Non so bene
Cos’è che mi fai
Se mi dicessi apertamente cosa vuoi da me
Forse capirei qualcosa di te
Forse è tutta un’altra bugia
Maledetta vattene via
E se aprissi il tuo cuore almeno per stanotte
Forse potremmo scordare tutte le botte
Prese dritte al petto
Hanno rotto lo sterno
Chiuso a chiave il silenzio
Dammi un bacio
Un altro ancora
Dammi tutta la vita intera
Sono onesta lo sai
Non so bene
Cos’è che mi fai
Dammi un bacio
Un altro ancora
Fammi capire dove sei ora
Sono questa lo sai
Non so bene
Cos’è che mi fai


