Il mondo delle serie TV sta trattenendo il fiato in attesa di una risposta che potrebbe cambiare tutto. Dylan Minnette, il 28enne che ha conquistato milioni di fan con il suo Clay Jensen in “Tredici”, ha finalmente rotto il silenzio su una delle domande più pressanti degli ultimi anni: ha davvero abbandonato la recitazione per dedicarsi completamente alla musica con i suoi Wallows?
La risposta non è quella che molti si aspettavano. Durante una recente apparizione al podcast “Therapuss” insieme ai suoi compagni di band Braeden Lemasters e Cole Preston, Minnette ha smentito categoricamente le voci che lo volevano ritirato dalle scene. “Penso che ci sia una strana narrativa in giro secondo cui ho smesso di recitare, ma non l’ho mai sentito così o detto. Sento di avere il desiderio di farlo di nuovo in qualche modo – e se arriva la cosa giusta, allora arriva la cosa giusta”.
Negli ultimi tre anni, Minnette ha effettivamente spostato il focus sulla sua band Wallows, con la serie del 2022 “The Dropout” e il film “Scream” che segnano i suoi ruoli più recenti fino ad oggi. Ma questo non significa che abbia chiuso per sempre con Hollywood. La pausa dalla recitazione sembra essere più una questione di scelte selettive che di addio definitivo.
La carriera di Minnette è iniziata da bambino, con apparizioni in show come “Prison Break” dove interpretava la versione giovane di Michael Scofield di Wentworth Miller, prima di diventare una delle star teen più riconoscibili grazie al successo planetario di “Tredici”.
La trasformazione da attore a musicista
Il percorso artistico di Minnette è iniziato molto presto, con apparizioni televisive da bambino inclusa una partecipazione a “Grey’s Anatomy”. Ha poi ottenuto ruoli regolari in serie crime come “Saving Grace” e nel procedurale poliziesco “Awake”. I suoi crediti cinematografici includono “Labor Day”, l’acclamato thriller “Prisoners” e la commedia horror “Piccoli brividi” basata sui libri di R.L. Stine.
Ma è stato con “Tredici” che Minnette ha raggiunto l’apice della sua carriera televisiva, interpretando Clay Jensen in una delle serie teen più controverse e discusse di Netflix. Il successo della serie lo ha catapultato nell’olimpo delle giovani star di Hollywood, ma paradossalmente è stato proprio questo successo a fargli rivalutare le sue priorità artistiche.
In un’apparizione al “Zach Sang Show” dello scorso anno, Minnette ha riflettuto su quanto sia stato fortunato a trovare successo come attore. Tuttavia, una volta che la recitazione ha iniziato a sembrare più un lavoro che una passione, ha iniziato a spostare il focus sulla musica.
Quando la passione diventa routine
“Sono stato molto fortunato a trovare successo nella recitazione”, ha dichiarato Minnette. “Ero in Tredici ed era davvero popolare e ha sicuramente raggiunto un picco in quello che avevo nella recitazione. Ma ha anche iniziato a sembrare un po’ un lavoro”. È una confessione brutalmente onesta che rivela come anche il successo più agognato possa trasformarsi in una gabbia dorata.
La band Wallows ha rilasciato il loro ultimo EP “More” a marzo di quest’anno, seguendo il drop del 2024 del loro terzo album in studio “Model”. La band è conosciuta per tracce come “Are You Bored Yet?”, “Remember When”, “These Days”, “Scrawny”, “Calling After Me” e molte altre che hanno conquistato le classifiche indie rock.
L’evoluzione artistica di Minnette dimostra come gli attori della Generazione Z stiano ridefinendo il concetto di carriera nell’entertainment. Non più legati a un singolo medium, questi artisti esplorano multiple forme espressive, dalla recitazione alla musica, spesso con risultati sorprendenti.
Il futuro tra due mondi
La posizione attuale di Minnette è quella di un artista in equilibrio tra due passioni, senza dover necessariamente scegliere definitivamente l’una o l’altra. La sua dichiarazione sul podcast suggerisce un approccio più maturo e selettivo alla recitazione, dove la qualità del progetto conta più della frequenza delle apparizioni.
Il fatto che non abbia progetti recitati annunciati al momento non significa che sia fuori dal gioco per sempre. In un’industria dove i comeback sono all’ordine del giorno, Minnette potrebbe benissimo sorprendere tutti con un ritorno inaspettato.
La sua esperienza con “Tredici” – una serie che ha affrontato temi complessi come il suicidio adolescenziale e la salute mentale – ha probabilmente influenzato la sua visione dell’entertainment e del tipo di storie che vuole raccontare.
Cosa ne pensi della scelta di Dylan Minnette di prendersi una pausa dalla recitazione? Credi che dovrebbe tornare presto sullo schermo o pensi che la musica sia la sua vera vocazione? Raccontaci nei commenti se sentiresti la mancanza di Clay Jensen in una eventuale nuova stagione di “Tredici”!