Il Buffyverse è pronto a risorgere dalle ceneri con un annuncio che ha fatto letteralmente esplodere l’internet e mandato in visibilio i fan della serie cult degli anni ’90. Hulu ha ufficialmente ordinato il pilot del reboot di “Buffy l’Ammazzavampiri”, e la notizia più esplosiva è che non solo Sarah Michelle Gellar tornerà a interpretare il suo iconico personaggio, ma sarà affiancata da una nuova Cacciatrice: la quindicenne Ryan Kiera Armstrong. Questo passaggio di testimone generazionale rappresenta il perfetto equilibrio tra nostalgia e rinnovamento, ingredienti essenziali per il successo di qualsiasi revival nell’era del Peak TV. La nuova serie, ancora senza titolo ufficiale ma descritta come “il prossimo capitolo del Buffyverse”, vedrà la Gellar non solo riprendere il ruolo di Buffy Summers ma anche vestire i panni di produttrice esecutiva, garantendo così continuità e rispetto per il materiale originale. A dirigere il pilot sarà nientemeno che la premio Oscar Chloé Zhao, mentre la sceneggiatura è affidata alle sorelle Nora e Lilla Zuckerman, già note per il loro lavoro su serie come “Prodigal Son” e “Fringe”. La production value si preannuncia quindi di altissimo livello, con un dream team creativo che unisce talenti cinematografici e televisivi. Secondo le informazioni trapelate dal casting, il personaggio interpretato dalla Armstrong è descritto come “una studentessa liceale introversa”, caratterizzazione che ricorda la Buffy degli inizi ma che promette di svilupparsi in direzioni inedite. Particolarmente commovente è stato il momento in cui la Gellar ha personalmente comunicato alla giovane attrice che aveva ottenuto la parte, in un video che è già diventato virale e che vede una Armstrong in lacrime mentre riceve la notizia. “Sono così onorata, grazie per la fiducia”, ha detto l’emozionata attrice quando la Gellar le ha dato il benvenuto nella “nuova Sunnydale”, prima di essere raggiunta dal padre, l’attore e produttore canadese Dean Armstrong.
L’eredità del paletto sacro passa di mano
La scelta di Ryan Kiera Armstrong per il ruolo della nuova Cacciatrice è emblematica sotto diversi aspetti. Non solo le showrunner l’hanno definita come “la prescelta” di questa generazione, ma c’è anche una curiosa coincidenza nei nomi: Ryan Kiera Armstrong e Sarah Michelle Gellar condividono la stessa cadenza, quasi un segno del destino. Ma è stato il talento dell’attrice a conquistare definitivamente la Gellar, che ha dichiarato: “Dal momento in cui ho visto l’audizione di Ryan, ho saputo che c’era solo una ragazza che volevo al mio fianco. Avere quel tipo di intelligenza emotiva e talento a un’età così giovane è davvero un dono. Il bonus è che il suo sorriso illumina anche la stanza più buia”.
Nonostante la sua giovane età, la Armstrong vanta già un curriculum impressionante. Dopo il suo ruolo di svolta a soli 8 anni nel film “L’arte di correre sotto la pioggia” accanto ad Amanda Seyfried, ha recitato in produzioni di alto profilo come “IT: Capitolo Due”, “The Tomorrow War”, “The Glorias” e “Black Widow”. Nel 2022 ha interpretato il ruolo principale nel remake di “Firestarter”, seguito dal co-protagonista insieme a Nicolas Cage in “The Wild Way” e da un ruolo principale in “Wildflower”. Sul piccolo schermo, ha iniziato con un importante ruolo ricorrente in “Anna dai capelli rossi” di Netflix, per poi entrare nel radar della 20th TV quando lo studio l’ha scelta come parte del cast principale di “American Horror Story: Red Tide”. Da allora, ha lavorato costantemente per Disney con un ruolo da protagonista accanto a Jude Law in “Star Wars: Skeleton Crew” di Disney+ e un ruolo ricorrente al fianco di Ethan Hawke nell’imminente “The Lowdown” di FX.
Un progetto stellare con Dolly Parton (sì, avete letto bene)
Uno degli aspetti più sorprendenti di questo reboot è il team di produzione, che include non solo la Gellar e le sorelle Zuckerman, ma anche Chloé Zhao attraverso la sua società Book of Shadows, i produttori esecutivi originali della serie Gail Berman della Jackal Group e Fran Kuzui & Kaz Kuzui tramite Suite B. Ma la vera sorpresa è la presenza di Dolly Parton tra i produttori esecutivi! La leggendaria cantante country era in realtà coinvolta anche nella serie originale attraverso la sua società Sandollar, un fatto poco noto che aggiunge un ulteriore strato di continuità tra il classico degli anni ’90 e il suo revival.
La struttura produttiva vede la collaborazione tra 20th Television, lo studio originale di “Buffy”, e Searchlight TV, sussidiaria Disney con cui Zhao ha un accordo di first-look. Questa sinergia tra divisioni dello stesso conglomerato mediatico garantisce risorse significative e una distribuzione su larga scala, elementi fondamentali per il successo di un progetto così ambizioso.
Le sorelle Zuckerman e il loro approccio al Buffyverse
Le showrunner Nora e Lilla Zuckerman non hanno nascosto il loro entusiasmo per la scelta di Armstrong, utilizzando addirittura la terminologia caratteristica di Buffy: “Siamo così felici di aver trovato la cacciatrice di questa generazione in Ryan Kiera Armstrong, ci ha assolutamente sbalordito – non c’è dubbio nella nostra mente che lei sia la prescelta”, hanno dichiarato.
Le sorelle Zuckerman portano con sé un bagaglio di esperienza notevole nelle serie di genere, avendo lavorato a “Fringe”, uno show che, come “Buffy”, mescolava elementi soprannaturali con dinamiche personali e temi esistenziali. La loro capacità di gestire mondi complessi con un bilanciamento tra mitologia e sviluppo dei personaggi le rende particolarmente adatte a raccogliere l’eredità lasciata da Joss Whedon, ormai caduto in disgrazia a seguito di numerose accuse di comportamento abusivo sul set.
Il potenziale di un nuovo capitolo nell’era streaming
Con questo reboot, “Buffy” ha l’opportunità di reinventarsi per un pubblico contemporaneo pur mantenendo l’essenza che l’ha resa un fenomeno culturale. L’era dello streaming permette libertà narrative e stilistiche impensabili durante la corsa originale dello show, quando era vincolato dalle restrizioni delle reti broadcast.
Hulu, come piattaforma, ha dimostrato di saper gestire bene contenuti con elementi soprannaturali e toni che oscillano tra il drammatico e l’ironico, come dimostra il successo di serie quali “Only Murders in the Building” e “The Bear”. La presenza della Gellar come produttrice esecutiva suggerisce inoltre un approccio rispettoso verso il materiale originale, potenzialmente evitando le trappole in cui molti reboot sono caduti.
E tu, cosa ne pensi di questa scelta di casting? Sei entusiasta di vedere il Buffyverse espandersi con una nuova Cacciatrice affiancata dall’originale? Credi che la giovane Ryan Kiera Armstrong abbia le carte in regola per raccogliere l’eredità di un personaggio iconico come Buffy Summers? E soprattutto, quale direzione pensi che prenderà questa nuova serie? Un sequel diretto, un soft reboot o qualcosa di completamente diverso? Condividi le tue teorie e aspettative nei commenti!