Europa League benevola per Fiorentina e Roma. Pareggio in rimonta subito dal Sassuolo, ennesimo ko per l’Inter.
Serata dal doppio volto in Europa League. Nella quarta giornata sorridono Fiorentina e Roma che regolano con due vittorie convincenti ,rispettivamente, lo Slovan Liberec e l’Austria Vienna, mentre subisce un pareggio in rimonta il Sassuolo, che da 2-0 si fa riagguantare dal Rapid Vienna nel giro di cinque minuti. Continuano le note dolenti da parte dell’Inter, che cade per 2-1 al cospetto del Southampton ed inguaia, quasi definitivamente, il suo cammino verso i sedicesimi di Europa League. I viola mostrano brillantezza ed efficacia e fanno di un sol boccone i cechi dello Slovan Liberec.
Dinnanzi ai propri tifosi gigliati, la banda di Paulo Sousa rifila un netto 3-0 ai rivali grazie alle reti di Ilicic su calcio di rigore, al 30’, per poi raddoppiare con Kalinic abile a superare in uscita l’estremo difensore avversario Hladky ed insaccare in rete. Il tris giunge nella ripresa con Cristoforo , il quale ben servito da Borja Valero, lascia partire un fendente angolato imprendibile. I viola con questo successo balzano in testa al girone J dimostrando una compattezza ed una superiorità tecnica rispetto alle compagini avversarie. I toscani in Europa League hanno intrapreso la marcia giusta per andare lontano il più possibile e per il tecnico lusitano occorrerà trasferire la mentalità vincente assunta in campo internazionale, anche in Italia, per scalare posizioni di classifica ed occupare gradini di propria competenza. La Roma continua a palesare il proprio stato di salute ottimale. Nonostante i vari infortuni subiti, i capitolini fungono da schiacciasassi anche aldilà dei confini nazionali e con una prova magistrale e di carattere si impongono all’”Ernst Happel Stadion” di fronte all’ Austria Vienna. Eppure la gara non si era messa nei migliori dei modi, infatti al 2’ minuto Kayode ha approfittato di uno svarione difensivo tra Rudiger ed Alisson per poi appoggiare la sfera in rete.
I giallorossi non si disuniscono e al 5’, su assist dalla destra di Bruno Peres, Dzeko si dimostra infallibile sotto porta e realizza la rete del pareggio. Il sorpasso da parte degli ospiti giunge, al 18’, con De Rossi, mentre nella ripresa prima Dzeko, al 65’, e poi Nainggolan, al 78’, mettono al sicuro i tre punti. Inutile il goal messo a segno, all’89’, da Grunwald, utile solo per gli almanacchi. Al termine della gara, il tecnico Luciano Spalletti, ha espresso parole di soddisfazione sulla prova effettuata. A suo avviso la Roma ha saputo soffrire, riscattandosi immediatamente da un avvio di gara shock, per poi disputare un match autoritario e con il piglio giusto. Le assenze non hanno pesato gravemente e l’intera squadra è apparsa unita e determinata nel raggiungere l’obiettivo della vittoria. Segnale confortante, questo, da riproporre anche in campionato per cancellare l’ultimo mezzo passo falso con il pareggio esterno, a reti bianche, al cospetto dell’Empoli. Risultato beffardo ,invece, quello del “Mapei Stadium” con il Sassuolo che si fa riagguantare il doppio vantaggio dal Rapid Vienna. Gli emiliani, seppur in formazione rimaneggiata a causa delle varie assenze tra gli undici titolari, passa in vantaggio al 34’ con Defrel, per poi raddoppiare clamorosamente, in pieno recupero, con Pellegrini. Nella ripresa i neroverdi sembrano controllare le sorti del match, con gli austriaci che tentano qualche folata offensiva senza trovare particolare fortuna. Eppure, nel giro di cinque minuti, il match prenderà una piega inspiegabile. All’ 86’ ad accorciare le distanze ci pensa Jelic, con un tiro dall’interno dell’area, per poi ristabilire la parità, quattro minuti più tardi, al 90’, con il tap-in vincente di Kvilitaia, abile a farsi trovare pronto dopo una corta respinta di Consigli. Grande rammarico, al triplice fischio finale, da parte di Di Francesco che stava cullando il sogno di conquistare tre punti fondamentali in ottica qualificazione ai sedicesimi di finale.
Per il Sassuolo il momento non è particolarmente positivo, le molteplici assenze per infortuni hanno gravato pesantemente nell’arco dei novanta minuti, con il tecnico abruzzese che ha dovuto ricorrere a dei giovani della Primavera per tentare di trovare la giusta quadratura. Probabilmente il doppio impegno “campionato-Europa League” sta penalizzando la matricola emiliana non abituata e forse nemmeno poi tanto predisposta per disputare, contemporaneamente, entrambe le competizioni dall’elevata importanza. Prosegue la striscia negativa dell’Inter, oramai ad un passo da una severa, quanto inaspettata alla vigilia, eliminazione nella fase a gironi di Europa League. Al” St. Mary’s Stadium” di Southampton, i nerazzurri guidati dal tecnico “ad-interim” Vecchi, cadono per 2-1 al cospetto dei Saints. Ad aprire le marcature ci pensa il solito Icardi, al 33’, con una rete che galvanizza la compagine ospite. A seguire sarà un monologo inglese, con i padroni di casa biancorossi che andranno al tiro verso lo specchio della porta in ben tredici occasioni e con Handanovic protagonista della serata. Al 45’, l’estremo difensore sloveno, è reattivo nel disinnescare un penalty calciato da Tadic ma nulla può ,nella ripresa, al 64’ dinnanzi alla conclusione sotto porta di Van Dijk. Al 69’ avviene l’irreparabile, con la goffa autorete di coscia del giapponese Nagatomo che trafigge Handanovic e consegna al Southampton il lascia passare per una vittoria dall’inestimabile valore. L’Inter prosegue nel suo momento no.
La squadra ha palesato nuovamente i difetti mostrati sotto la recente gestione De Boer, evidenziando una scarsa ed inefficace qualità della manovra, una rivedibile intesa in attacco, dove il solo Icardi non può sempre togliere le castagne dal fuoco ed un reparto difensivo costantemente preso d’assalto, in cui Handanovic ,in più di un’occasione, ha messo una pezza evitando che il passivo fosse ancor più ampio. Nel frattempo la dirigenza nerazzurra, con a capo i vertici Suning, sono alla ricerca dell’allenatore chiamato a sostituire l’olandese De Boer. Nelle ultime ore è giunto il “gran rifiuto” da parte di Capello e si continua a trattare per trovare un’intesa con Stefano Pioli, senza accantonare anche l’ipotesi Marcelino, ex tecnico del Villarreal. Nella giornata odierna potrebbe giungere la fumata bianca in tal senso, in una situazione ambientale tutt’altro che serena e rassicurante.