Il palco dell’Unipol Forum di Assago si è trasformato in un confessionale a cielo aperto. Fedez ha chiesto scusa pubblicamente a Jannik Sinner durante la prima serata del suo “Ritorno a casa”, ammettendo il fallimento totale della sua operazione retorica che ha scatenato un putiferio nazionale. “Ho scritto una nuova canzone, ma è successo un putiferio. Mi assumo tutte le responsabilità… Non sono riuscito a spiegarmi, l’unica cosa che posso fare è chiedere scusa”, ha dichiarato il rapper dal palco milanese, ricevendo l’applauso del pubblico presente.
La controversa rima su Sinner – definito “purosangue italiano con l’accento di Adolf Hitler” – aveva innescato una tempesta mediatica che ha travolto Federico negli ultimi giorni. Dal mondo dello sport a quello politico, passando per i social media, tutti si erano scagliati contro quello che era stato percepito come un attacco gratuito e offensivo al campione altoatesino. Ma ieri sera, sotto i riflettori del Forum, Fedez ha mostrato un volto inedito: quello dell’artista che riconosce pubblicamente i propri errori e si assume le responsabilità delle conseguenze. Il brano incriminato si intitola “Tutto il Contrario”, un titolo che ora assume sfumature ironiche considerando come sia andato tutto storto rispetto alle intenzioni dichiarate dell’autore.
La spiegazione che non convince e l’ammissione di colpa
Sul palco di Assago, Fedez ha tentato di spiegare le sue intenzioni originali: “Prendo tesi che circolano e le porto all’esasperazione. Volevo ribaltare lo sguardo usato verso atleti nati e cresciuti in Italia ma non sempre percepiti come italiani, e applicarlo allo sportivo più famoso del Paese secondo me era funzionale. Poteva essere capito da tutti. E invece non ha capito nessuno”.
Una giustificazione che suona più come un tentativo tardivo di damage control che come una vera spiegazione dell’operazione artistica. L’ammissione che segue è però disarmante nella sua onestà: “Mi è riuscito malissimo. Se una rima non viene capita, l’errore è sempre di chi l’ha scritta”. Parole che segnano una presa di responsabilità piena, dopo giorni di polemiche e tentativi di giustificazione che avevano solo peggiorato la situazione.
Le conseguenze legali: esposto in Procura e rischi penali
La questione, però, non si chiude con le scuse dal palco. Giuseppe Martucci, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha presentato un esposto alla Procura di Bolzano richiamando l’articolo 604-bis del codice penale su propaganda e istigazione all’odio. Una mossa che sposta la polemica dal terreno mediatico a quello giudiziario, con potenziali conseguenze penali per il rapper.
Al momento l’esposto non produce effetti immediati sul calendario dell’artista, ma il dato reputazionale resta pesantissimo: il riferimento a Hitler, associato alla pronuncia altoatesina di Sinner, è stato percepito come lesivo e inopportuno da un ampio spettro di commentatori. Nel frattempo, in tutto questo clamore, Jannik Sinner ha scelto la strada del silenzio, non rilasciando dichiarazioni sulla questione.
Il business non si ferma mai
C’è un dettaglio che la dice lunga sui meccanismi del mondo dello spettacolo: nonostante le scuse e le polemiche, le magliette di “Tutto il Contrario” ieri al Forum sono andate a ruba. Un paradosso che dimostra come anche la controversia possa trasformarsi in un’opportunità commerciale, alimentando quel meccanismo perverso per cui non importa se se ne parla bene o male, purché se ne parli.
Resta da capire se l’esposto farà il suo corso e se Sinner deciderà di intraprendere azioni legali civili. Per Fedez, con le scuse pubbliche dal palco di Milano, l’incidente sembra essere definitivamente chiuso dal punto di vista artistico e comunicativo, ma le sue conseguenze potrebbero protrarsi ben oltre la seconda serata al Forum.
Tu cosa pensi di queste scuse pubbliche? Credi che Fedez sia stato sincero o si tratti solo di una strategia per limitare i danni? Scrivici nei commenti se pensi che il rapper abbia davvero capito la gravità del suo errore!




