Il nuovo capitolo del franchise horror cult arriva il 15 maggio e promette di raccontarci finalmente l’origine della maledizione. Preparatevi a dire addio a ogni senso di sicurezza.
La Morte ha una lista. E non dimentica nessuno. Se pensavi che dopo cinque film, la saga di Final Destination avesse esaurito le sue carte, ripensaci. Con Final Destination Bloodlines, in uscita al cinema il 15 maggio 2025, la New Line Cinema rilancia la storica saga con un prequel che promette di spiegare una volta per tutte da dove viene il sadico meccanismo di “giustizia cosmica” che da anni fa impazzire (e impazzire di paura) gli spettatori.
E questa volta si torna alle origini. Letteralmente.
Una trama più oscura delle precedenti
Nel nuovo film seguiamo Stefanie, una studentessa tormentata da incubi ricorrenti, che decide di tornare a casa dal college per svelare un mistero che perseguita la sua famiglia da generazioni. Un ciclo mortale che sembra avere un solo mandante: la Morte. Ma stavolta, niente premonizioni di voli o montagne russe. Stavolta, la faccenda è personale. Stefanie dovrà affrontare un passato familiare che puzza di cimitero e scoprire se c’è davvero un modo per ingannare l’inevitabile.
Il cast: giovani vittime e volti noti
Il film schiera un cast di volti freschi (e probabilmente sacrificabili): Kaitlyn Santa Juana, Teo Briones, Richard Harmon, Owen Patrick Joyner, Anna Lore, con Brec Bassinger e la sempre inquietante presenza di Tony Todd, ormai icona della saga. Sì, il suo personaggio non muore mai. Letteralmente e metaforicamente.
Regia a quattro mani (e un curriculum horror)
Dietro la macchina da presa troviamo Adam Stein e Zach Lipovsky, duo che ha già dimostrato di saperci fare con il genere. La sceneggiatura è firmata da Guy Busick e Lori Evans Taylor, partendo da un soggetto ideato insieme a Jon Watts (già regista di Spider-Man: No Way Home). Sì, proprio quel Watts. Un mix interessante tra supereroi, final girl e falci di Morte.
Un team tecnico da paura
Il reparto tecnico è solidissimo. Alla fotografia c’è Christian Sebaldt, veterano del genere horror, mentre la scenografia è curata da Rachel O’Toole, già responsabile di ambientazioni angoscianti in pellicole precedenti. Il montaggio è affidato a Sabrina Pitre, le musiche a Tim Wynn, e i costumi a Michelle Hunter. Il casting è a cura di Rich Delia, e bisogna dargliene atto: ogni volto sembra gridare “sarò il prossimo”.
Perché questo film potrebbe rilanciare la saga
Final Destination Bloodlines non è solo un altro capitolo con scene spettacolari e morti assurde. È un tentativo (ambizioso) di espandere la mitologia del franchise. Fino ad ora, la saga si è basata su un format semplice ma efficace: qualcuno prevede una tragedia, salva alcune persone, poi la Morte torna a sistemare i conti in modo creativo. Questo film cambia registro, mettendo l’accento su una maledizione familiare e sul possibile origine del fenomeno. È un prequel, ma anche una dichiarazione d’intenti: non stiamo finendo le idee, stiamo scavando più a fondo.
Una riflessione sul destino (e su quanto siamo fregati)
Dietro ai salti sulla sedia e alle sequenze ad alta tensione, Final Destination ha sempre avuto un cuore filosofico: possiamo sfuggire al destino? Questo capitolo sembra voler prendere quella domanda e costruirci un intero dramma familiare sopra. Una scelta che potrebbe dare nuova linfa a una saga che ha sempre oscillato tra splatter e destino.
Quando e dove vederlo
Final Destination Bloodlines arriverà nelle sale italiane il 15 maggio 2025, distribuito da Warner Bros. Pictures. Sì, proprio sul grande schermo: niente piattaforme, niente streaming. Perché certe morti vanno viste con audio Dolby e sedile tremante.
Conclusione: morire non è mai stato così interessante
Se sei un fan della saga, questo è il capitolo che non puoi perdere. Se sei un neofita, beh… preparati. Perché Bloodlines promette di essere più oscuro, più maturo e più spietato di tutti gli altri. La Morte ha un piano, e stavolta ci racconterà anche da dove arriva.
E tu? Hai già una teoria su chi morirà per primo? Ti piace l’idea di esplorare l’origine della maledizione?
Scrivicelo nei commenti, se ovviamente sopravvivi al trailer.