Nella mia vita ho visto tante Fiorentine, la maggior parte di queste sono state guidate da grandi bomber e trequartisti, però negli ultimi 10 anni le più belle che ho visto avevano due grandi interpreti nel ruolo di regista; la Fiorentina dei pochi tocchi di Cesare Prandelli con Liverani in quel ruolo e quella attuale del possesso palla di Vincenzo Montella con Pizarro a fare da metronomo della manovra gigliata.
Dicevano lento per Liverani, ma quando sei tu a far correre la palla e gli avversari corrono dietro al pallone senza capirci nulla allora i problemi sono i loro. Pizarro dimostra di essere più completo di Liverani, oltre al piede ed alla visione di gioco riesce ad essere molto agile negli spazi stretti e diventa molto utile anche nelle fasi più ostiche della partita, soprattutto quando il forcing degli avversari si fa sentire. Non sai a chi dare il pallone? Passalo a lui così lo gestisce nel miglior modo possibile.
La Fiorentina quando manca Pizarro perde molto, e non solo dal punto di vista della manovra, perde proprio le partite, basti pensare alle ultime gare giocate dai Viola contro Napoli, Juventus e Verona dove i gigliati hanno sofferto nella fase di costruzione del gioco. Ma Pizarro ha ormai 36 anni, e trovare uno con le sue caratteristiche nel mercato non è facile. Solitamente gli ultimi grandi registri sono nati come trequartisti e poi adattati al ruolo, vedi Pirlo, lo stesso Pizarro, Verratti, Xavi ed altri, e naturalizzarne uno per quel ruolo non è affatto facile.
[lightbox type=”video con le giocate di Pizarro” link=”https://www.youtube.com/watch?v=wmzUKC2lROU”]
Montella sta provando il Croato Badelj nel ruolo di vice Pek ma i due hanno caratteristiche molto diverse, secondo me si completano benissimo, ed insieme garantiscono manovra e filtro, soprattutto se assemblati con un altro formidabile centrocampista quale è Borja Valero. Però in questo campionato David Pizarro non è riuscito a giocare tantissime partite, 28 in totale comprese le coppe, ed il minutaggio non è stato altissimo. Purtroppo Pizarro non è eterno quindi se la Fiorentina vorrà mantenere la sua ideologia di gioco anche per i prossimi anni dovrà darsi da fare anche in chiave mercato. Lo stesso Pizarro mesi fa consigliò una soluzione in casa: si chiama Capezzi, però il ragazzo cresciuto nelle giovanili Viola va ancora svezzato, e chissà, un tutoraggio con Pizarro potrebbe essere molto utile in tal senso. Ma per l’immediato su chi puntare? Voci di mercato parlano di Valdifiori dell’Empoli, recentemente convocato anche da Antonio Conte in nazionale. Valdifiori è esploso un po’ tardi ma questo non significa molto, la Fiorentina fece fortuna anni fa puntando su un giocatore esploso a 27 anni e che poi vinse la scarpa d’oro con la maglia viola, stiamo parlando di Luca Toni, che tutt’ora gonfia spesso la porta avversaria. Poi si è parlato anche di Jorginho del Napoli, che non sta riuscendo a trovare tanto spazio nella formazione di Benitez e potrebbe cambiare aria, e di Allan, centrocampista molto completo dell’Udinese che in questa stagione è definitivamente esploso ed ha già una valutazione importante. sono sicuro che la famiglia Pozzo non lo lascerà partire per meno di 12 milioni di euro. C’è anche un certo Jordy Clasie del Feyenord, accostato lo scorso anno ai Viola ma che come Allan viene valutato molto dalla sua squadra.
Le soluzioni sono queste: cambiare strategia di gioco, adattare un elemento già presente della rosa al ruolo (Badelj, Mati Fernandez, Capezzi) o agire in sede di mercato.
Ovviamente la Fiorentina dovrà prendere una decisione alla svelta, perché la Viola senza il Pek va in difficoltà. Sicuramente suggerirei il rinnovo del contratto di Pizarro, sino a che riuscirà a camminare andrà messo in campo.