Genoa cuore e passione.
I rossoblù di Gian Piero Gasperini, con la vittoria di domenica contro il Torino, balzano al dodicesimo posto in classifica, a quota trentaquattro, a ben otto lunghezze dal Frosinone terz’ultimo. Con gli ultimi due successi consecutivi tra le mura amiche (con Empoli e per l’appunto i granata), si allontanano dalla bagarre per non retrocedere, dando dimostrazione di grande compattezza e determinazione. Alla base di questa risalita del “Grifone” vi è la mano del tecnico Gasperini, un vero e proprio demiurgo che riesce nell’impresa di rigenerare calciatori che sembrano aver intrapreso il viale del tramonto. Cerci, Suso e Rigoni sono stati gli uomini determinanti nell’ultima gara di campionato, i protagonisti del trionfo rossoblù.
Alessio Cerci, autore di una doppietta contro la sua ex squadra granata, ha fino ad ora siglato quattro goal con la maglia del Genoa e se dovesse proseguire con questo trend, si candiderebbe meritatamente per una convocazione azzurra in vista del prossimo Europeo nel mese di giugno. Suso appare rigenerato, il suo apporto è determinante ed è oramai lontano parente del calciatore abulico e svogliato visto all’opera in maglia rossonera. Luca Rigoni, match-winner nelle ultime due sfide del Genoa al “Ferraris”, si sta riscattando dopo l’ultimo periodo buio e fatto di incomprensioni vissuto a Palermo. Il centrocampista sta dimostrando a pieno le sue caratteristiche offensive e non sta deludendo in zona goal. Il “ Grifone” entusiasma nel gioco. Pressing asfissiante, possesso palla ripetuto, difesa alta, incursioni ai lati da parte degli esterni d’attacco e centrocampo e soprattutto una giusta interpretazione della gara da parte del tecnico Gasperini che è stato molto abile contro i granata ad inserire proprio Suso e Rigoni per dare quella sterzata necessaria affinchè si raccogliesse il bottino pieno. Nel frattempo si attende il recupero di Pavoletti che potrebbe essere convocato il prossimo week end, quando i rossoblù saranno di scena al “San Paolo” contro il Napoli. Il centravanti genoano è la punta di diamante della squadra, con i suoi dodici goal realizzati è il cecchino infallibile nello scacchiere tattico del Gasp ed indubbiamente la sua presenza in campo non può che dare maggiori sicurezze e certezze ai compagni. Dopo un mese di dicembre alquanto critico, soprattutto dal punto di vista dei risultati, ora il Genoa è riuscito nell’ impresa di scrollarsi di dosso tensioni e paure per alzare nuovamente la testa e mettersi a distanza di sicurezza dalle altre compagini invischiate nella lotta per non scendere in B. Un aspetto ancora da migliorare riguarda l’andamento esterno della squadra. Il “Grifone” fuori casa ha ottenuto una sola vittoria, lo scorso 10 gennaio contro l’Atalanta, un rendimento non certo esaltante che è stato sopperito nel conquistare il maggior numero di punti possibili a “Marassi”. Dopo la grande paura, ora torna a splendere il sereno sul Genoa che dovrà faticare ancora un po’, prima di ottenere il traguardo matematico della permanenza in massima serie. È questo l’ennesimo capolavoro sportivo di un gruppo battagliero e mai domo, guidato da un allenatore che guarda agli occhi dei suoi calciatori e parla al cuore, facendo della vivacità e della dinamicità, veri punti di forza.