Ennesima prova incolore dei campioni del mondo della Germania in questa competizione europea.
I ragazzi guidati dal c.t. Low impattano 0-0 contro una volenterosa e organizzata Polonia. In questa sfida, in cui soprattutto nel primo tempo ha prevalso il tatticismo, si è visto qualcosa di più nella ripresa con Milik che ha sciupato clamorosamente varie occasioni propizie per condannare la Germania alla sconfitta, mentre per i tedeschi ,nonostante una reazione d’orgoglio, c’è da segnalare una sola conclusione ,con Ozil, respinta da un attento Fabianski. Nella compagine di Low in molti non hanno brillato, un nome su tutti quello di Muller, che in queste due sfide con la maglia della Germania non ha mai tirato in porta, segno che qualcosa nella manovra offensiva tedesca non funziona per il meglio.
Ed anche la presenza in campo, contemporaneamente, di Ozil e Draxler toglie maggior fluidità al gioco lungo le corsie laterali, rendendo più farraginosa la costruzione della manovra. Nel girone C, dopo due turni, i giochi sono aperti in quanto la Germania e la Polonia conducono con 4 punti all’attivo, segue a ruota l’Irlanda del Nord a 3, vittoriosa ieri per 2-0 nella sfida contro l’Ucraina e chiudono a zero punti proprio i ragazzi del c.t. Fomenko, aritmeticamente eliminati.
Low disegna il suo undici di partenza con il “4-2-3-1”: Neuer in porta, Boateng ed Hummels a formare la coppia centrale di difesa. Lungo gli esterni spazio a Howedes ed Hector. La coppia mediana è composta da Kroos e Khedira, mentre Muller, Ozil e Draxler agiscono sulla trequarti a supporto della punta centrale Gotze. Il c.t. polacco Nawalka risponde con il “4-4-2”: Fabianski tra i pali, Piszczek e Jedrzejczyk esterni difensivi, Glik e Pazdan centrali. Blaszczykowski e Grosicki agiscono lungo le corsie laterali, mentre Krychowiak e Maczynski presidiano la zona mediana. In attacco spazio al tandem Milik-Lewandowski.
Il primo tempo è avaro di emozioni, i due portieri restano inoperosi per gli interi quarantacinque minuti e prevale il tatticismo tra le due squadra. Gli unici squilli da segnalare portano la firma di Gotze che raccoglie di testa un cross di Draxler ma la sfera termina alta sopra la traversa e una conclusione in scivolata di Kroos su assist dalla sinistra di Muller, anche in questo caso la palla carambola sul fondo.
La prima frazione di gioco è tutta qui, tanti sbadigli e la manovra di entrambe le compagini che si sviluppa prevalentemente a centrocampo.
Nella ripresa i ritmi appaiono ,subito, leggermente diversi: il primo pericolo è di marca polacca con Grosicki che si invola sulla destra, serve al centro dell’area un assist invitante per Milik che sfiora di testa la palla, senza però riuscire ad indirizzarla in porta.
Qualche istante più tardi è Gotze a ricevere un passaggio invitante all’interno dell’area, ma la sua conclusione di prima intenzione viene respinta abilmente da Fabianski. A seguire è la Polonia a rendersi temibile con uno schema su calcio di punizione tra Lewandowski e Milik con quest’ultimo che va al tiro ma la palla termina non di molto distante dallo specchio della porta. La Germania non demorde e si fa vedere dalle parti di Fabianski con Kroos ma la sua conclusione dalla distanza, si spegne sopra il montante.
I ragazzi di Nawalka tentano gli ultimi assalti: Grosicki si invola sulla sinistra ed appoggia a centro area per Milik che, però, nonostante sia ben posizionato, non coglie l’impatto con il pallone. L’ultima chance del match è per la compagine guidata da Low, con Ozil che riceve palla al limite dell’area ed esplode un tiro indirizzato verso lo specchio della porta, è abile l’estremo difensore polacco Fabianski a deviare la sfera sopra la traversa. Termina così Germania-Polonia, un match non particolarmente esaltante che ha visto l’avanzata dei tedeschi frenarsi di fronte una Polonia organizzata e ben disposta in campo da un tecnico con spiccato acume, quale è Nawalka.