Greta Gerwig prepara il reboot de Le Cronache di Narnia per Netflix, ma la scelta di trasformare Aslan in una figura femminile interpretata da Meryl Streep scatena un mare di polemiche. E se fosse un altro flop in arrivo?
Un progetto ambizioso (e molto rischioso)
Netflix ha ufficializzato l’inizio della produzione della nuova saga de Le Cronache di Narnia, a partire dal film Il nipote del mago, prequel che racconta la creazione del mondo di Narnia.
La regia è affidata a Greta Gerwig, fresca di successi con Barbie e pronta a cimentarsi con l’universo fantasy tratto dai romanzi di C.S. Lewis. Ma a far discutere non è tanto la scelta del primo libro da adattare, quanto una delle decisioni creative più controverse degli ultimi anni: Aslan, il leone simbolo di Narnia, sarà interpretato da Meryl Streep.
Aslan donna? Ecco perché il web è in rivolta
Nel romanzo originale, Aslan è una figura allegorica chiaramente ispirata a Gesù Cristo: un salvatore, una guida spirituale, una figura maschile potente e sacrificale. Cambiarne il sesso – anche se affidando il ruolo a una fuoriclasse come Streep – è per molti un’eresia narrativa.
Ecco alcuni commenti raccolti online:
“Pensavo che la peggiore Greta al mondo fosse Greta Thunberg, ma congratulazioni, hai preso il primo posto!”
“Se Netflix fa diventare Aslan una donna, è eresia. Il film sarà il peggiore di sempre. Aslan rappresenta Gesù. Non puoi avere Gesù donna, né Aslan.”
Una scelta che, in nome dell’inclusività o dell’originalità, rischia di snaturare il messaggio dell’opera di Lewis, attirando non solo critiche dai fan, ma una potenziale debacle commerciale, come successo con Biancaneve.
Un cast da urlo, ma basterà?
Oltre alla Streep, si vocifera che Daniel Craig sia in trattativa per interpretare Zio Andrew, il mago che dà inizio agli eventi, e che Charli XCX potrebbe vestire i panni di Jadis, la strega che poi diventerà la temibile Strega Bianca.
Insomma, il cast promette bene. Ma anche Biancaneve vantava nomi di peso come Rachel Zegler, Gal Gadot e Greta Gerwig alla sceneggiatura. Eppure, il risultato è stato un buco nell’acqua.
Produzione e uscita: ecco cosa sappiamo
Il film dovrebbe iniziare le riprese entro il 2025, con uscita prevista per il Giorno del Ringraziamento 2026 nei cinema americani, seguita da una distribuzione su Netflix a dicembre dello stesso anno.
Il progetto nasce con ambizioni da franchise, e Netflix spera di poter finalmente lanciare una saga fantasy di successo che possa competere con colossi come Il Signore degli Anelli e Harry Potter.
Un’altra Biancaneve in arrivo?
La sensazione, però, è che ci sia una ripetizione degli stessi errori commessi dalla Disney con Biancaneve: reinterpretazioni forzate, messaggi sociali calati dall’alto, e fanbase storiche totalmente ignorate.
E i numeri parlano chiaro: Biancaneve ha chiuso con 115 milioni di dollari di perdite, un crollo verticale al box office e un’ondata di recensioni negative. Se Netflix non gestirà meglio la comunicazione, il rischio è di ripetere un disastro simile con Narnia.
Meryl Streep può salvare il film?
Da un punto di vista attoriale, nessuno mette in dubbio il talento di Meryl Streep. È una delle interpreti più premiate e rispettate della storia del cinema. Ma anche lei potrebbe non bastare se il pubblico rifiuterà l’idea stessa di un Aslan donna.
Cambiare un simbolo religioso così radicato in una saga amata da generazioni è una mossa audace. Troppo audace?
Greta Gerwig: genio o provocatrice?
Dopo il successo di Barbie, Greta Gerwig è vista come una delle voci più originali del cinema contemporaneo. Ma è anche una regista che ama dividere, provocare, destrutturare.
Con Narnia avrà l’occasione di dimostrare che può rispettare un materiale “sacro” senza per forza stravolgerlo. Ma se userà l’opera di Lewis come strumento per lanciare messaggi sociali, rischia di alienarsi una grossa fetta del pubblico.
Conclusione: Narnia sarà il nuovo Biancaneve?
Le somiglianze tra i due progetti ci sono tutte: regista autrice, attori di fama mondiale, reinterpretazione di un classico amato… e una fanbase già in allerta. Se Narnia seguirà la stessa strada di Biancaneve, Netflix potrebbe ritrovarsi con un altro titolo costosissimo e massacrato da pubblico e critica.
Ma se invece Gerwig saprà dosare rispetto e innovazione, allora potremmo trovarci davanti a una nuova era per la saga fantasy più spirituale di sempre.
Staremo a vedere. Intanto, il dibattito è appena cominciato.