Top Body Challenge 2 & Home Fitness: What I think!
I principi base della prima guida a Top Body Challenge 2 restano saldi:
- occorrente per eseguire la guida: abbigliamento sportivo, un tappetino, una corda per saltare, cavigliere e pesetti (durante lo scorrere delle settimane vengono indicati i kg dei pesetti da utilizzare);
- 3 sedute settimanali (lunedì-mercoledì-venerdì) di allenamento di 30′ circa per 12 settimane;
- piano di tonificazione da abbinare ad un piano di allenamento cardio per chi vuole anche dimagrire (cosi consiglia Sonia Tlev nell’introduzione della guida).
- La seduta di allenamento è sempre divisa in 3 circuiti: l’ultimo circuito, da ripetere sempre una sola volta, prevede anche 1 o 2 minuti di salto con la corda (l’obiettivo è rafforzare la muscolatura e la resistenza stando in casa e in pochi minuti);
- gli esercizi, nel giro di qualche settimana, non vengono più eseguiti per ripetizioni ma a tempo;
- per 12 settimane è prevista anche la sfida domenicale (facoltativa): squat, salto alla corda, affondi, corsa, plank, russian twist, mountain climb, push up. L’obiettivo è mettersi in gioco anche durante un giorno di risposo/festivo.
- se si è dei principianti è consigliato farsi seguire da un personal trainer in carne e ossa, l’esecuzione non corretta di un esercizio ha due conseguenze: la meno grave è che potrebbe risultare del tutto inefficiente, la più grave è che potrebbe arrecare danni all’organismo (infortuni, disequilibri posturali…);
- è una guida standardizzata, quindi potrebbe andare bene per una parte della popolazione del mondo fitness e per un’altra parte no, perché non tiene conto delle esigenze, degli obiettivi, della fisicità di chi la eseguirà;
- per chi è professionista/semi professionista questa guida potrebbe essere usata come “variazione” di una piccola parte del proprio allenamento, per staccare un pò la spina mentalmente, ricordare alcuni esercizi utili ma caduti nel dimenticatoio per qualche strano arcano, stimolando cosi anche il corpo ad un cambio di ritmo.
- gli esercizi eseguiti a tempo e non più a ripetizioni: la persona è costretta a svolgerli ad un ritmo costante e non in velocità (come spesso si fa se si è di fretta e si pensa di essere in grado), e il tempo sembra non scorrere mai, la fatica la si avverte prima e le prime sedute potrebbero affaticare di più il cervello che il corpo, proprio perché si esce fuori dagli schemi!
- la sfida domenicale: fatta a freddo, senza un minimo di riscaldamento (errore che un neofita fa), potrebbe comportare qualche piccolo infortunio, o per contro, se non si entra nel modus operandi dello sportivo, la sfida domenicale potrebbe essere vista quasi come una violenza a cui sottoporsi perché la prova bikini è dietro l’angolo. Quest’ultima ipotesi accade spesso quando ci si allena da soli a casa, e non si viene giustamente stimolati, motivati da un personal trainer che ti osserva, ti segue e ti guida.
- un incremento di resistenza nell’esecuzione degli esercizi a tempo, che di primo acchito, come per tutti, sembrano non finire mai e poi invece il tempo non risulta essere più sufficiente;
- un incremento di resistenza per alcuni esercizi di tonificazione dell’addome (russian twist e plank + hip twist) e delle braccia, che prima di oggi svolgevo raramente nelle mie sedute di allenamento, più per mancanza di tempo che di voglia;
- un aumento di muscolatura e definizione del quadricipite e del gluteo, del tricipite brachiale e surale, del trapezio. L’addome lo avevo già forte e definito di mio, ma certamente gli esercizi svolti in più della guida hanno aiutato a rafforzarlo ulteriormente.