Dimentica Hunger Games per un attimo. C’è un’altra trilogia sci-fi che sta monopolizzando Netflix e che merita tutta la tua attenzione. Sto parlando di Maze Runner, la saga con Dylan O’Brien che dal 9 ottobre ha scalato le classifiche della piattaforma raggiungendo addirittura la prima posizione negli Stati Uniti. I tre film – Maze Runner – Il labirinto (2014), Maze Runner – La fuga (2015) e Maze Runner – La rivelazione (2018) – stanno vivendo una seconda vita sullo streaming, e francamente me ne sto accorgendo solo adesso quanto fossero sottovalutati.
La trama che ti tiene incollato allo schermo
Basata sui romanzi di James Dashner, la trilogia diretta da Wes Ball parte con una premessa semplice ma efficace. Thomas, interpretato da O’Brien, si risveglia in un posto chiamato la Radura senza alcun ricordo di chi sia o di come ci sia arrivato. L’unica cosa che ricorda è il suo nome. Insieme a lui ci sono altri ragazzi nella stessa identica situazione, tutti intrappolati in questo luogo circondato da un labirinto mortale che cambia configurazione ogni notte.
Le cose si complicano quando arriva Teresa, interpretata da Kaya Scodelario, l’unica ragazza del gruppo. Con lei arriva un messaggio minaccioso: “Lei è l’ultima. Per sempre”. Da quel momento i ragazzi capiscono che devono affrontare il labirinto immediatamente, perché probabilmente non avranno altre occasioni.
Nel secondo capitolo, Maze Runner – La fuga, Thomas e i suoi amici scoprono di essere solo pedine in un esperimento orchestrato da W.C.K.D., un’organizzazione potente e senza scrupoli. Riescono a fuggire attraverso la Zona Bruciata, una landa desolata devastata dalle eruzioni solari e infestata dagli Spaccati, persone infettate da una malattia cerebrale mortale chiamata l’Eruzione. L’obiettivo diventa unirsi a Braccio Destro, il gruppo di resistenza contro W.C.K.D.
Il capitolo finale, Maze Runner – La rivelazione, porta Thomas e i suoi compagni alla prova definitiva: devono infiltrarsi nell’Ultima Città, la base fortificata di W.C.K.D., per scoprire i segreti del virus che sta devastando il pianeta e la verità dolorosa sul loro passato.
Il cast che ha lanciato carriere
Oltre a O’Brien e Scodelario, la trilogia vanta un cast impressionante che include Thomas Brodie-Sangster (quello de La regina degli scacchi), Will Poulter, Ki Hong Lee, Patricia Clarkson, Walton Goggins e Giancarlo Esposito. Molti di questi attori hanno visto le loro carriere decollare proprio grazie a questi film, vincendo premi ai Teen Choice Awards e agli MTV Movie Awards.
O’Brien, in particolare, offre una performance davvero convincente. La sua capacità di incarnare la vulnerabilità e la determinazione di Thomas rende il personaggio credibile e ti fa tifare per lui dall’inizio alla fine. Non era nemmeno la prima scelta del regista, ma ha dimostrato di essere assolutamente perfetto per il ruolo.
Il successo al botteghino che in pochi ricordano
Quando il primo film uscì nel 2014 con un budget di appena 34 milioni di dollari, nessuno si aspettava il boom che seguì. Il film incassò 348,3 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando un successo clamoroso. Anche se i capitoli successivi ebbero performance leggermente inferiori al botteghino, la trilogia nel complesso ha incassato quasi un miliardo di dollari.
Su Rotten Tomatoes il primo film ha ottenuto un punteggio del 66% dalla critica e del 68% dal pubblico, numeri rispettabili per un film young adult di fantascienza. Ma il vero metro di giudizio è quanto sia riuscito a catturare l’immaginazione di una generazione di spettatori.
Netflix le dà una seconda vita
Su Netflix il successo è stato immediato e lampante. Maze Runner – Il labirinto è schizzato al primo posto, La fuga ha raggiunto la quinta posizione e La rivelazione si è piazzata all’ottava. Questi numeri dimostrano che c’è un appetito enorme per rivedere questi film o per scoprirli per la prima volta.
Personalmente credo che molte persone, me compreso, non abbiano dato a questa trilogia l’attenzione che meritava quando uscì al cinema. All’epoca era facile liquidarla come l’ennesimo tentativo di cavalcare l’onda di Hunger Games. Ma Maze Runner ha un’identità propria, un’atmosfera claustrofobica e misteriosa che la distingue dalle altre saghe distopiche.
Perché vale la pena recuperarla
A differenza di altre trilogie young adult che si perdono nel secondo o terzo capitolo, Maze Runner mantiene un livello di tensione costante per tutti e tre i film. Il mistero dietro il labirinto, l’organizzazione W.C.K.D. e il virus dell’Eruzione ti tiene incollato allo schermo. Le sequenze d’azione sono ben coreografate, gli effetti speciali reggono ancora bene oggi, e la storia ti porta avanti senza troppi momenti morti.
Il regista Wes Ball ha fatto un lavoro eccellente nel creare un mondo visivamente coinvolgente. Le riprese del primo film si sono svolte in Louisiana in soli 42 giorni, in una fattoria di 200 acri infestata da insetti e serpenti velenosi. Dovettero addirittura chiamare un ricercatore di serpenti prima di iniziare le riprese per evitare incidenti sul set.
Il quarto film è in sviluppo
La notizia più interessante? Maze Runner 4 è ufficialmente in lavorazione presso 20th Century e Disney, anche se al momento non ci sono ancora né sceneggiatore né regista annunciati. Considerando il successo che la trilogia sta avendo su Netflix, non mi sorprenderebbe se il progetto ricevesse una spinta accelerata.
I romanzi di Dashner offrono molto materiale ancora non sfruttato, compresi due prequel intitolati La mutazione e Il codice, che raccontano come Thomas sia diventato parte dell’esperimento. C’è anche uno spin-off su Newt e addirittura una trilogia sequel ambientata 73 anni dopo gli eventi del terzo libro.
Una trilogia che merita rispetto
Maze Runner non ha mai ricevuto l’hype mediatico di Hunger Games o Divergent, ma ha costruito una base di fan devota che continua a crescere. La saga ha quel mix giusto di azione, mistero e dramma adolescenziale senza mai scadere nel ridicolo. I personaggi hanno profondità, le relazioni sono credibili e la posta in gioco sembra sempre reale.
Se non l’hai mai vista o se l’hai liquidata troppo in fretta quando uscì al cinema, Netflix ti offre l’occasione perfetta per recuperarla. Tre film, una storia completa, un weekend di binge-watching che non ti deluderà. E chissà, magari anche tu ti ritroverai a tifare per Thomas e i suoi amici mentre cercano disperatamente di sopravvivere in un mondo che non perdona errori.
Hai già visto la trilogia di Maze Runner o l’hai scoperta solo ora su Netflix? Pensi che sia sottovalutata rispetto ad altre saghe distopiche o credi che Hunger Games resti imbattibile? Raccontami la tua opinione nei commenti.




