Il confine tra finzione e realtà si è fatto incredibilmente sottile nelle sacre stanze del Vaticano, dove si sta consumando uno degli eventi più misteriosi e affascinanti della tradizione cattolica: l’elezione del nuovo Pontefice. Secondo quanto riportato in esclusiva da Politico, diversi cardinali che partecipano all’attuale Conclave avrebbero utilizzato il film “Conclave“ del 2024, con protagonista Ralph Fiennes, come una sorta di “manuale d’istruzioni” per comprendere meglio le complesse dinamiche della selezione papale.
Un vero e proprio cortocircuito meta-cinematografico che vede la settima arte trasformarsi in uno strumento didattico per i principi della Chiesa. Il film diretto da Edward Berger, ricchissimo di dettagli sulla procedura elettorale vaticana e impreziosito dalla magistrale interpretazione di Fiennes, è stato candidato a ben otto premi Oscar proprio per la sua meticolosa ricostruzione del processo decisionale che si svolge nella Cappella Sistina. E ora, in un colpo di scena degno della miglior sceneggiatura hollywoodiana, quell’opera diventa un punto di riferimento per gli stessi protagonisti del processo reale. La situazione ha del paradossale: il Conclave attuale è iniziato mercoledì 7 maggio, a seguito della morte di Papa Francesco avvenuta il 21 aprile, appena poche ore prima che “Conclave” debuttasse in streaming su Prime Video. Una coincidenza temporale che ha dell’incredibile e che sembra sottolineare ancora di più il legame quasi mistico che si è venuto a creare tra la rappresentazione artistica e l’evento storico. Ma perché i cardinali avrebbero bisogno di guardare un film per capire come eleggere un Papa?
La cinematografia al servizio della tradizione ecclesiastica
La ragione di questo insolito ricorso alla settima arte risiede in un dato significativo: la maggioranza dei cardinali coinvolti nell’attuale processo di selezione non ha mai partecipato a un Conclave in precedenza. Una situazione che rende necessario un rapido “corso di aggiornamento” sulle procedure e sul protocollo vaticano. E quale strumento più efficace di un film che, stando alle parole di un chierico coinvolto nel processo elettorale, “è considerato straordinariamente accurato persino dai cardinali”? Il film di Berger, con la sua messa in scena minuziosa e la sua attenzione quasi maniacale per i dettagli procedurali, si trasforma così in un prezioso tool educativo, particolarmente utile “in un momento in cui così tanti partecipanti al Conclave hanno poca esperienza della politica vaticana e del protocollo”.
Il fenomeno richiama alla mente il classico escamotage dello studente pigro che, invece di leggere “Il Grande Gatsby”, guarda direttamente l’adattamento cinematografico. Ma in questo caso, l’operazione assume contorni decisamente più complessi e affascinanti: un’opera d’arte che, nata per rappresentare un processo storico e religioso, finisce per influenzarlo nella realtà. Una sorta di mise en abyme in cui la rappresentazione cinematografica diventa parte integrante dell’evento che intendeva rappresentare, in un gioco di specchi che farebbe la gioia di ogni teorico del meta-cinema.
L’accuratezza storica come valore cinematografico
La notizia solleva interrogativi interessanti sul valore documentaristico del cinema e sul suo potere di influenzare la realtà. “Conclave” non è solo un dramma avvincente, ma anche un’opera di meticolosa ricostruzione storica che ha saputo catturare l’essenza di uno dei rituali più secretati della storia contemporanea. Il regista Edward Berger, già noto per il suo approccio rigoroso alla materia storica con film come “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, ha evidentemente colto nel segno, creando un’opera che supera la semplice finzione per diventare quasi un documento.
La performance di Ralph Fiennes, che nel film interpreta il cardinale Lawrence, incaricato di sovrintendere all’elezione del nuovo pontefice, è stata lodata dalla critica proprio per la sua capacità di trasmettere la complessità morale e politica di un simile processo. Una recitazione che, a quanto pare, ha convinto anche i veri protagonisti di questi eventi, al punto da farli ricorrere al film come risorsa educativa. Un trionfo per il cinema di qualità che dimostra come la verosimiglianza cinematografica possa talvolta sfociare in una forma di verità più profonda.
Le coincidenze temporali tra film e realtà
Non si può non rimanere colpiti dalla straordinaria coincidenza temporale tra la morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile, e il debutto in streaming di “Conclave” su Prime Video, avvenuto appena poche ore dopo. Una sincronicità che sembra quasi suggerire un legame mistico tra la finzione e la realtà, come se il film fosse arrivato esattamente nel momento in cui poteva essere più utile.
Questa coincidenza ha certamente contribuito a rendere il film una risorsa immediata per i cardinali che si preparavano all’imminente Conclave. In un’epoca in cui l’accesso alle informazioni è immediato, non sorprende che anche i principi della Chiesa abbiano scelto la via più rapida per familiarizzare con procedure che, per loro natura, sono avvolte nel più stretto riserbo e possono essere praticate solo in rarissime occasioni.
Il futuro del cinema come strumento educativo
La notizia apre scenari intriganti sul futuro del cinema come strumento educativo anche in contesti altamente specializzati e tradizionalmente conservatori come quelli ecclesiastici. Se i cardinali della Chiesa cattolica si affidano a un film per comprendere meglio i propri compiti istituzionali, quali altri ambiti potrebbero beneficiare in futuro di accurate rappresentazioni cinematografiche?
Il cinema, con la sua capacità di rendere visibili e comprensibili anche i processi più complessi, potrebbe diventare sempre più uno strumento di formazione in settori dove l’esperienza diretta è rara o difficile da ottenere. Un’evoluzione che valorizza il ruolo culturale della settima arte, elevandola da semplice intrattenimento a vero e proprio strumento di conoscenza.
E tu, cosa ne pensi di questa sorprendente notizia? Credi che il cinema possa davvero aiutare a comprendere meglio processi complessi come l’elezione di un Papa? Hai visto “Conclave” e, se sì, ti ha dato l’impressione di un’opera storicamente accurata? La prossima volta che guarderai un film storico, ti chiederai se anche tu stai imparando qualcosa che potresti un giorno mettere in pratica? Condividi la tua opinione nei commenti e raccontaci se anche tu hai mai utilizzato un film per comprendere meglio un argomento complesso!