Il posticipo del “Monday night” se lo aggiudica il Napoli che seppur soffrendo oltre misura nel finale conquista tre punti fondamentali nella sfida d’alta classifica contro l’Inter. Con la doppietta di Higuain, la squadra di Sarri balza prepotentemente in vetta con trentuno punti. Nonostante le dichiarazioni di facciata della vigilia, e il “low profile” del tecnico partenopeo, il Napoli si candida seriamente per la conquista dello scudetto. I nerazzurri invece nonostante l’inferiorità numerica al termine del primo tempo, hanno mostrato grande personalità e determinazione mettendo alle corde Reina e compagni negli ultimi venticinque minuti del match. Nel finale due pali fanno gridare alla sfortuna la squadra di Roberto Mancini, che comunque può uscire a testa alta dal “San Paolo” e non affatto ridimensionata negli obiettivi.
Rispetto alla vigilia il Napoli non cambia modulo e si schiera con il collaudato “4-3-3” con i soliti interpreti a cui Sarri ha consegnato le chiavi del successo. I nerazzurri si presentano con lo stesso modulo a specchio ma rispetto alle indicazioni del giorno precedente, Felipe Melo diffidato siede in panchina per lasciare spazio al trio in mediana Brozovic, Medel, Guarin e in attacco Perisic e Ljajic sono le due spine nel fianco per la retroguardia partenopea, a sostegno dell’unica punta Icardi.
Pronti, partenza, via ed esplode il “San Paolo”. Al 2’ minuto Callejon sforna un assist di petto perfetto per Higuain che si gira, elude la marcatura del suo diretto avversario e il tiro non lascia scampo ad Handanovic. Undicesima rete personale in campionato per il “pipita” e Napoli che si porta subito in avanti. La squadra di Sarri attua un gioco veloce e una rapidità nei passaggi che mette profondamente in difficoltà l’Inter. Callejon ben servito da Hamsik, prova ad impensierire l’estremo difensore nerazzurro, ma il suo tiro svirgolato termina abbondantemente a lato. Ancora gli azzurri pericolosi, sempre con lo spagnolo Callejon che effettua un tiro cross insidioso che viene deviato sull’esterno della rete. L’Inter si fa vedere dalle parti di Reina intorno alla mezzora con un tiro di Guarin che si spegne alto sopra la traversa. Poi sono di nuovo i nerazzurri a farsi vedere in avanti con Perisic che riceve un assist “al bacio” di Ljajic ma la sua conclusione termina a lato. Al 44’ episodio che farà discutere: Nagatomo già ammonito commette un fallo tattico ma non duro nei confronti di Allan sull’out di destra, per l’arbitro Orsato non ci sono dubbi ed estrae il secondo cartellino giallo per il difensore esterno nipponico che viene così espulso. Vibranti polemiche sulla panchina nerazzurra, con Mancini in primis che non accetta affatto di buon grado la decisione presa dal direttore di gara, ma tale è, e quindi i nerazzurri giocheranno in inferiorità numerica per il resto del match.
Ad inizio ripresa, il tecnico jesino corre ai ripari e sostituisce un impalpabile Icardi per Telles e spinge in avanti il duo Perisic- Ljajic. Il primo sussulto però è di marca azzurra con Higuain che riceve un assist millimetrico di Ghoulam, ma il suo colpo di testa si spegne a lato. Poi è di nuovo il Napoli a rendersi pericoloso con Hamsik che riceve un passaggio perfetto di Callejon e il suo colpo di testa è debole ed è facile preda di Handanovic. L’Inter appare alle corde, subisce la spinta propulsiva dei partenopei che cercano il bis con Allan il cui tiro potente si spegne alto sopra la traversa. Al 62’ minuto raddoppio Napoli: Albiol di testa, dalla metà campo, sforna un assist vincente per Higuain che in velocità supera la marcatura di Miranda e Murillo e con il destro supera Handanovic. Azzurri che siglano il 2-0, esplode di gioia il “San Paolo” ed il “pipita” con questa rete consolida il trono dei cannonieri con dodici centri. Nemmeno il tempo di festeggiare che cinque minuti più tardi Ljajic, il migliore in campo tra i nerazzurri, approfitta di un errato disimpegno difensivo di Ghoulam e sul primo palo beffa Reina. Inter che rientra in partita e da lì in avanti per il Napoli saranno solo grattacapi per tenere in freezer il vantaggio. Ci prova Brozovic con un’azione personale con la quale supera molti avversari, ma il suo tiro termina a lato. Poi è di nuovo l’imprendibile Ljajic a mettere i brividi alla retroguardia azzurra con una palla velenosa al centro dell’area sulla quale si deve avventare Koulibaly per sventare il pericolo. Il neo entrato Biabiany, al posto di Guarin, serve al centro dell’area Ljajic ma è provvidenziale l’intervento “salvatutto” di Reina. Il Napoli si fa rivedere dalle parti di Handanovic proprio nel finale con Higuain, autore di una magistrale azione personale conclusa con un tiro ficcante su cui si oppone in maniera miracolosa il numero uno nerazzurro. Nei quattro minuti di recupero, avviene l’impensabile. Probabilmente solo le preghiere del numeroso pubblico partenopeo presente allo stadio e un Reina insuperabile hanno evitato di subire il clamoroso pareggio. Il primo sussulto è con il neo entrato Jovetic che di testa raccoglie un assist preciso dalla corsia di destra e la sua inzuccata si infrange sul palo. L’azione non termina qui perché sul successivo cross di Biabiany è Miranda a tentare di nuovo il colpo di testa vincente ma sulla palla si fionda in maniera provvidenziale Reina che aiutato anche in questo caso dal palo sigilla il risultato sul 2-1. Brividi immensi per i calciatori e i tifosi napoletani, i nerazzurri hanno tentato l’assalto invano fino all’ultimo ma solo un Reina spettacolare ha impedito che la squadra di Mancini ottenesse un pareggio per certi versi meritato.
Al termine della gara il tecnico nerazzurro, Roberto Mancini, afferma che la squadra nonostante l’ottima prestazione negli ultimi venticinque minuti di gara, ha ancora tanto da lavorare e migliorare. Dal “San Paolo” comunque non escono ridimensionati negli obiettivi, e puntare al vertice è più che mai possibile. Poi però non manca una frecciata al vetriolo nei confronti del direttore di gara Orsato, per quella espulsione nei confronti di Nagatomo, a suo dire eccessivamente severa. Un cartellino rosso che ha spezzato in qualche modo gli equilibri in campo, favorendo il Napoli alla vittoria. Sarri invece dal canto suo si gode i tre punti, ma continua a volare basso. Non parla di scudetto, ammette che l’Inter se avesse pareggiato non avrebbe “rubato” nulla e soprattutto afferma che per la corsa al titolo il cammino è ancora lungo e c’è anche una Juventus in piena ripresa da arginare, quindi nonostante la conquista del primo posto, effettuare sogni di gloria in casa azzurra è severamente vietato.