La violenza del calcio come non l’avete mai vista
Se pensate che gli hooligan siano solo un branco di esaltati che si prendono a sberle fuori dagli stadi, preparatevi a rivedere le vostre convinzioni. Hooligan, il nuovo crime drama polacco di Netflix, diretto da Łukasz Palkowski, ci trascina in un mondo dove il tifo calcistico diventa una religione, il sangue un sacrificio e la violenza una lingua madre. E se tutto questo vi sembra esagerato, sappiate che in Polonia certe rivalità calcistiche sono sfociate in veri e propri omicidi. Avete presente “Green Street Hooligans”? Ecco, dimenticatelo: qui siamo su un altro livello.
Trama: una spirale di violenza e disperazione
Il protagonista, Kuba, è un ragazzo che ha imparato a tifare prima ancora di camminare. Suo padre gli ha insegnato che il club viene prima di tutto. Ma essere tifosi, nel loro caso, non significa solo cantare sugli spalti: significa combattere, difendere l’onore della squadra con i pugni (e spesso con coltelli e mazze). Kuba, assetato di appartenenza, entra nel giro, ma finisce invischiato in affari ben più pericolosi del semplice scontro tra tifoserie: droga, crimini organizzati, tradimenti.
Nel tentativo di salvare la sua ragazza da una brutta situazione economica, Kuba compie scelte che lo porteranno sempre più giù in una spirale di autodistruzione.
Un affresco crudo e realistico della piaga degli ultras
Non stiamo parlando di una semplice serie sul calcio: qui si racconta una società tossica, dove la violenza è tramandata di padre in figlio e dove la passione sportiva diventa un’ossessione distruttiva. La serie si ispira alla vera piaga dell’hooliganismo polacco, una realtà che ha portato a violenze, arresti e morti.
Regia e stile visivo: tra realismo e claustrofobia
La regia di Łukasz Palkowski ci catapulta in un universo cupo, opprimente, dove la tensione è sempre palpabile. La fotografia fredda e sporca accentua la sensazione di malessere e degrado. Non c’è spazio per eroi, non ci sono momenti di respiro: tutto è un lento soffocamento. Le scene di lotta sono brutali, viscerali, girate con uno stile documentaristico che le rende ancora più disturbanti.
Se vi aspettate le coreografie spettacolari di “Gangs of London”, resterete delusi. Qui la violenza è realistica, sporca, scomposta. Non c’è stile nei pugni che volano, solo caos e brutalità.
Attori e interpretazioni: un cast che regge la tensione
Tra i volti di spicco troviamo Grzegorz Palkowski, Mila Jankowska e Karol Pocheć, che regalano interpretazioni solide e convincenti. Ma il vero punto di forza della serie è la coralità: non ci sono figure monodimensionali, tutti i personaggi hanno sfumature e ambiguità. Anche i più spietati mostrano fragilità, e anche le vittime a volte si rivelano carnefici.
L’evoluzione dei personaggi: una tragedia annunciata
Uno degli aspetti più riusciti della serie è la trasformazione di Kuba. Lo vediamo passare da un ragazzo ingenuo e affamato di accettazione a un giovane uomo corrotto dalla logica del branco. Il cambiamento non è improvviso, ma graduale, quasi impercettibile. E proprio qui sta la potenza narrativa della serie: il pubblico non assiste a una caduta verticale, ma a una lenta erosione dell’innocenza.
Punti deboli: ritmo lento e qualche cliché
Se c’è un difetto, sta nel ritmo a tratti eccessivamente lento. La narrazione si prende il suo tempo per sviluppare personaggi e dinamiche, ma a volte si ha la sensazione che qualche episodio potesse essere più compatto. Inoltre, alcune scene sembrano ricalcare un po’ troppo fedelmente i classici del genere “crime-drama”, senza aggiungere nulla di veramente nuovo.
Conclusione: guardarlo o no?
Se amate le storie forti, cupe e senza filtri, Hooligan fa per voi. Non è una serie facile, non intrattiene nel senso classico del termine, ma lascia il segno. Se invece cercate solo un thriller dinamico e ricco d’azione, potreste trovarlo troppo lento.
La domanda finale: voi cosa ne pensate?
Ora voglio sapere la vostra: avete mai visto il fanatismo calcistico spingersi oltre il limite? Scrivetelo nei commenti!
La Recensione
Hooligan
Hooligan è brutale, realistico e soffocante, ma a tratti lento e prevedibile. Un viaggio spietato nel fanatismo calcistico che non lascia indifferenti.
PRO
- Il cast regge il peso di una storia drammatica e intensa.
- La violenza è disturbante e credibile, senza filtri hollywoodiani.
CONTRO
- Ritmo altalenante con alcuni episodi risultano eccessivamente lenti.
- Cliché del genere crime... alcuni elementi narrativi sono prevedibili e poco originali.