Se pensi che le onoranze funebri siano solo una parte noiosa e triste della vita, preparati a cambiare idea. Il cinema e la televisione hanno scoperto da tempo che questi luoghi carichi di mistero, morte e atmosfere gotiche sono lo scenario perfetto per raccontare storie che oscillano tra l’horror più puro, la commedia nera più sfacciata e il dramma esistenziale più profondo. Dalle sale mortuarie infestate ai becchini che dialogano con i morti, passando per serial killer travestiti da impresari funebri e donne vendicatrici che gestiscono agenzie di pompe funebri, il genere ha esplorato praticamente ogni angolo di questo mondo affascinante e inquietante.
Ma quali sono davvero i titoli imperdibili se vuoi passare una serata a tema funebre? Quali film e serie TV hanno saputo trasformare le pompe funebri da semplice ambientazione a vero e proprio personaggio della storia? Preparati perché stiamo per fare un viaggio tra bare, cimiteri, becchini eccentrici e fantasmi che non vogliono proprio andarsene. E credimi, sarà un viaggio che non dimenticherai facilmente. Da Six Feet Under a Totenfrau, passando per The Mortuary Collection e Fantasmi, ecco i titoli che non puoi assolutamente perdere.
Six Feet Under: il capolavoro assoluto sulle onoranze funebri
Impossibile parlare di onoranze funebri nella cultura pop senza partire da Six Feet Under, la serie HBO creata da Alan Ball che dal 2001 al 2005 ha ridefinito completamente il genere televisivo. Vincitrice di 9 Emmy e 3 Golden Globe, inserita da Time tra i 100 migliori telefilm di tutti i tempi, la serie segue le vicende della famiglia Fisher, proprietaria dell’omonima agenzia di pompe funebri a Los Angeles.
Ma Six Feet Under non è semplicemente una serie sulle onoranze funebri: è un’esplorazione profonda e commovente della vita, della morte, dell’amore, della perdita e di tutto ciò che rende l’esistenza umana così complicata e bella allo stesso tempo. Ogni episodio inizia con la morte di una persona, che verrà poi presa in carico dai Fisher per il funerale. Ma è intorno a questa sequela di morti che si sviluppa la vita vera della famiglia: Nate (Peter Krause) che torna a casa dopo la morte del padre e si ritrova co-proprietario dell’impresa che aveva sempre cercato di fuggire, David (Michael C. Hall, sì, quello di Dexter) che nasconde la sua omosessualità mentre cerca di mantenere viva l’azienda di famiglia, Ruth (Frances Conroy) la madre che scopre di aver vissuto una vita non sua, e Claire (Lauren Ambrose) la figlia adolescente ribelle che cerca la propria identità.
La serie è disponibile su Netflix ed è un’esperienza che ti cambierà. Non sto esagerando: Six Feet Under è uno di quei rari casi di televisione che ti colpisce in profondità, che ti fa riflettere sulla tua vita, sulle tue scelte, su come stai vivendo il tempo che ti è stato dato. E lo fa con un equilibrio perfetto tra dramma, commedia nera, momenti di pura bellezza e scene che ti spezzeranno il cuore.
Un dettaglio macabro ma affascinante: durante la serie vedrai spesso i personaggi dialogare con i morti, in sequenze oniriche o allucinatorie che aggiungono un livello surreale alla narrazione. Non è horror nel senso classico del termine, ma c’è qualcosa di profondamente inquietante nel vedere un cadavere parlare e muoversi.
Totenfrau – La signora dei morti: vendetta e orrore tra le montagne austriache
Se stai cercando qualcosa di più oscuro e vendicativo, Totenfrau – La signora dei morti su Netflix è assolutamente da non perdere. Questa serie austro-tedesca, basata sull’omonimo romanzo di Bernhard Aichner, racconta la storia di Brunhilde Blum (Anna Maria Mühe), proprietaria di un’impresa di pompe funebri in un piccolo paesino di montagna del Tirolo. La sua vita apparentemente tranquilla viene distrutta quando il marito Mark, poliziotto, viene investito da un’auto pirata che si dilegua subito dopo l’incidente. L’uomo muore poco dopo in ospedale, e Blum capisce immediatamente che non è stato un incidente.
Inizia così la sua ricerca della verità, che la porterà a scoprire un orribile segreto: un gruppo di uomini rispettabili della comunità, inclusi figure importanti e insospettabili, gestisce un giro di snuff movie in cui giovani donne immigrate vengono torturate e uccise. Mark era sulle loro tracce quando è stato eliminato. Blum, usando la sua dimestichezza con i cadaveri e il suo lavoro nell’agenzia funebre, inizia a eliminare uno per uno i membri di questa organizzazione criminale.
La serie mescola thriller, horror e commedia nera in modo brillante. Uno degli elementi più interessanti è che Blum dialoga con i morti che prepara per i funerali, e questi le rispondono offrendole consigli, indizi o semplicemente facendo conversazione. Non è chiaro se si tratti di allucinazioni o di un vero dono soprannaturale, ma queste scene aggiungono un tocco grottesco e affascinante alla narrazione.
La prima stagione, composta da 6 episodi, è disponibile su Netflix dal gennaio 2023. La seconda stagione è arrivata nel marzo 2025, continuando la storia di Blum alle prese con le conseguenze delle sue azioni vendicative. Ambientata tra le suggestive montagne del Tirolo, la serie contrasta la bellezza mozzafiato del paesaggio con l’oscurità e la violenza della trama, creando un’atmosfera unica e inquietante.
The Mortuary Collection: l’horror anthology che omaggia i classici
Se preferisci l’horror puro e non i drammi esistenziali o i thriller vendicativi, The Mortuary Collection del 2019 è esattamente quello che fa per te. Diretto da Ryan Spindell e con Clancy Brown in un ruolo che sembra scritto apposta per lui, questo film è un’antologia horror ambientata in una vecchia e spettrale agenzia di pompe funebri.
Brown interpreta Montgomery Dark, un becchino alto e inquietante che ricorda direttamente il Tall Man della saga Fantasmi (di cui parleremo tra poco). Quando una giovane donna di nome Sam si presenta per un colloquio di lavoro, Dark decide di raccontarle una serie di storie macabre sui cadaveri che sono passati per le sue mani nel corso degli anni. E qui parte il vero divertimento: quattro racconti horror ambientati negli anni ’50, ’60, ’70 e ’80, ognuno con il proprio stile visivo e narrativo.
Il film è un omaggio a classici come Creepshow di George Romero e Stephen King, Tales from the Hood e alle antologie horror della Amicus. Spindell non nasconde le sue influenze, anzi le celebra apertamente, ma riesce comunque a creare qualcosa di originale e fresco. Gli effetti speciali pratici sono disgustosamente belli, con tonnellate di gore e creature realizzate con trucco prostetico old school. La fotografia è lussureggiante e gotica, perfetta per creare quell’atmosfera tra il macabro e il teatrale che rende le antologie horror così divertenti.
La storia migliore è sicuramente l’ultima, “The Babysitter Murders”, che in realtà era un cortometraggio precedente di Spindell poi integrato nel film. Ma tutte le storie hanno il loro fascino, con colpi di scena, umorismo nero e momenti di puro terrore. E il finale ti lascerà a bocca aperta, perché Spindell riesce a collegare tutte le storie in un modo inaspettato e brillante.
Fantasmi: il Tall Man e il carro funebre più inquietante del cinema
Non possiamo parlare di onoranze funebri nell’horror senza menzionare Fantasmi (Phantasm) di Don Coscarelli, il cult del 1979 che ha creato uno dei villain più iconici e terrificanti della storia del genere. Il Tall Man, interpretato dal compianto Angus Scrimm, è un becchino alieno (sì, hai letto bene) che ruba cadaveri dai cimiteri per trasformarli in nani zombie schiavi da usare in un’altra dimensione.
Suona assurdo? Lo è. Ma funziona incredibilmente bene. Fantasmi è uno di quei film che non dovrebbero funzionare sulla carta, ma grazie all’atmosfera onirica, alla fotografia suggestiva e alla presenza magnetica di Scrimm, diventa un’esperienza indimenticabile. Il Tall Man è alto, silenzioso, minaccioso, e quando pronuncia la sua frase iconica “Boy!” capisci che sei nei guai.
Il film ha generato una saga di cinque capitoli (l’ultimo uscito nel 2016), e ogni film esplora ulteriormente il mistero delle onoranze funebri maledette e del Tall Man. La sfera volante con le lame che vola per i corridoi dell’agenzia di pompe funebri è diventata un’icona dell’horror anni ’70-’80, e ancora oggi fa venire i brividi.
Post Mortem – Nessuno muore a Skarnes: quando l’impresa funebre ha bisogno di cadaveri
Un’altra chicca su Netflix è Post Mortem – Nessuno muore a Skarnes, una serie norvegese che mescola horror e commedia nera in modo geniale. La trama è folle: Live torna dalla morte trasformata in una sorta di vampiro assetata di sangue. Nel frattempo, l’impresa di pompe funebri di famiglia, gestita dal fratello Odd, ha disperatamente bisogno di clienti perché gli affari vanno malissimo. E se Live usasse la sua nuova condizione per… procurare cadaveri all’azienda di famiglia?
È una premessa assurda che la serie tratta con il giusto mix di umorismo nero e momenti genuinamente inquietanti. La dinamica tra i due fratelli è il cuore della serie, con Odd che cerca di gestire l’attività mentre Live lotta con la sua nuova natura e la sete di sangue.
Il custode: Tobe Hooper e la casa funebre infestata
Tobe Hooper, il maestro che ci ha regalato Non aprite quella porta e Poltergeist, nel 2005 ha diretto Il custode (Mortuary), un film horror su una famiglia che si trasferisce in una vecchia casa funebre in California e scopre che è infestata da una presenza malevola. Il film non ha avuto il successo commerciale di altri lavori di Hooper, ma ha un suo seguito cult tra gli appassionati del genere.
La premessa è semplice ma efficace: la madre vedova decide di rilevare l’impresa di pompe funebri e trasferirsi con i figli nella casa annessa. Naturalmente, la casa nasconde segreti terribili, e presto la famiglia si trova alle prese con morti misteriose, visioni inquietanti e una minaccia soprannaturale che sembra legata al passato oscuro della proprietà.
After.Life: sei morto o solo in coma?
After.Life del 2009 con Christina Ricci e Liam Neeson è un thriller psicologico che gioca con un’idea terrificante: cosa succederebbe se un becchino ti convincesse di essere morto quando in realtà sei ancora vivo? Neeson interpreta Eliot Deacon, un impresario di pompe funebri che afferma di poter parlare con i morti. Quando Anna (Ricci) finisce sul suo tavolo dopo un incidente d’auto, lui le dice che è morta. Ma è davvero così o Eliot la sta manipolando?
Il film gioca costantemente con l’ambiguità, lasciando lo spettatore nel dubbio fino alla fine. È un thriller claustrofobico e inquietante che esplora temi come la paura della morte, l’identità e la percezione della realtà.
Bernie: la commedia nera basata su una storia vera
Jack Black, Shirley MacLaine e Matthew McConaughey in una commedia nera su un impresario di pompe funebri del Texas che uccide una ricca vedova e nasconde il cadavere? Sì, esiste, si chiama Bernie ed è basato su una storia vera. Diretto da Richard Linklater nel 2011, il film racconta la vera storia di Bernie Tiede, un becchino molto amato nella sua piccola città che diventa amico di una vedova ricca ma scontrosa, per poi ucciderla e fingere per mesi che sia ancora viva.
Il genio del film sta nel rendere Bernie un personaggio così affascinante e gentile che quasi ti dimentichi che ha commesso un omicidio. Black dà una delle sue migliori performance in assoluto, riuscendo a bilanciare il comico con il tragico in modo perfetto.
Pompe Funebri: il docu-reality neozelandese di Netflix
Se preferisci la realtà alla finzione, Netflix ha Pompe Funebri, un docu-reality neozelandese che segue Francis e Kaiora Tipene, una coppia māori che gestisce un’agenzia di pompe funebri. La serie mostra il loro lavoro quotidiano mentre aiutano le famiglie polinesiane ad affrontare il lutto con umorismo, rispetto e profonda compassione.
Non è horror, ma ha qualcosa di affascinante nel vedere come diverse culture affrontano la morte. I Tipene mescolano tradizioni māori con pratiche moderne, creando funerali che sono vere celebrazioni della vita.
Considerazioni finali: il fascino eterno delle onoranze funebri
C’è qualcosa di profondamente affascinante nelle onoranze funebri come ambientazione cinematografica. Forse è perché sono uno dei pochi luoghi dove siamo costretti a confrontarci con la nostra mortalità, o forse è l’atmosfera naturalmente gotica e misteriosa che queste strutture possiedono. Le vecchie sale funerarie vittoriane con i loro corridoi bui, le bare lucidate, gli strumenti dell’imbalsamazione, i cimiteri annessi: tutto contribuisce a creare un’atmosfera perfetta per il cinema di genere.
E poi c’è il fatto che le persone che lavorano nelle onoranze funebri sono per forza di cose diverse. Devi avere una certa mentalità per scegliere di passare le tue giornate circondato dalla morte. Questo li rende personaggi cinematografici interessanti quasi per definizione.
In Italia, anche se Taffo è diventata famosa per la sua comunicazione ironica e i meme virali sui social, ti direi che se dovessero fare un film o una serie italiana sulle onoranze funebri, vedrei benissimo al centro della storia un’azienda come Onoranze Funebri La Simonetta dal 1946, storica impresa milanese. Sarà che queste aziende antiche, con quasi 80 anni di storia alle spalle, hanno un non so che di misterioso e affascinante. Quante storie hanno visto passare? Quanti segreti di famiglia sono stati sussurrati tra quelle mura? Quanti cadaveri hanno preparato per l’ultimo viaggio? Le aziende storiche portano con sé un’aura che le rende perfette per una narrazione horror o drammatica: sono testimoni silenziosi di generazioni di morti, custodi di rituali che si tramandano da decenni, luoghi dove il confine tra vita e morte si fa sottile.
E tu quale di questi film o serie hai già visto? Ne hai qualcuno da aggiungere alla lista? Credi che le onoranze funebri siano davvero un’ambientazione affascinante per l’horror o pensi che sia un po’ macabro? Raccontaci nei commenti quali sono i tuoi preferiti e se anche tu, come me, trovi che ci sia qualcosa di irresistibilmente inquietante nelle vecchie agenzie di pompe funebri.




