Si è aperto un nuovo capitolo in casa giallorossa. Con l’avvento di Di Francesco, viene archiviato l’ultimo anno e mezzo con Spalletti in sella alla squadra.
Il tecnico di Certaldo ha lavorato bene nella Capitale, conseguendo buoni risultati in campionato, centrando un terzo posto nella stagione 2015/2016 ed un secondo posto l’annata successiva. Ciò che meno ha convinto ed ha creato inevitabilmente più frizioni è stato il rapporto dell’allenatore toscano con la piazza, i giornalisti, la dirigenza e soprattutto con Totti. Un feeling mai decollato con nessuno dei quattro interlocutori, troppe spigolature, un atteggiamento pungente costantemente mantenuto, mentre con Di Francesco, stando a queste battute iniziali, tale rischio pare non esserci. Questo perché il tecnico abruzzese conosce perfettamente l’ambiente della Roma ed è stimato e apprezzato dai supporters giallorossi, memori del suo passato da calciatore con la Lupa dal 1997 al 2001, coronato con la conquista dello scudetto.
E poi perché Di Francesco si è presentato con grande umiltà, con quel sano basso profilo che lo contraddistingue. L’ex tecnico del Sassuolo ha in mente di creare un’atmosfera compatta tra squadra, dirigenza e tifosi, un unico elemento in grado di supportare costantemente la Roma. Di Francesco ha voglia di fare bene, di lavorare alacremente curando tutti i dettagli, approfittando al meglio di questa importante opportunità professionale che gli è stata concessa, dopo una lunga ma proficua gavetta. Il suo mantra, ovvero il “4-3-3”, è molto apprezzato nella sponda giallorossa della Capitale, in quanto ricordi le gesta di un maestro, Zeman, anche se il modulo tattico di Di Francesco è meno integralista, mostrando una certa disponibilità a cambiare in corso d’opera a seconda degli eventi, come già dimostrato in Emilia.
A Sassuolo, ha dichiarato di aver lasciato un pezzo del suo cuore, lì dove ha ottenuto una promozione storica in serie A e a seguire, conquistato, una partecipazione in Europa League. Risultati che difficilmente verranno dimenticati da quelle parti, facendo di Di Francesco un leader assoluto. A Roma, il tecnico natio di Pescara, potrà far leva sulla fiducia concessa dall’intero staff dirigenziale giallorosso, con in primis il direttore sportivo Monchi, il maggiore sostenitore nel volerlo sotto l’ombra del Colosseo. Il d.s. ,ex Siviglia, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore, ha tenuto a ribadire che la Roma non sia un supermarket e che nessun calciatore andrà via per rafforzare delle dirette concorrenti per lo scudetto. Detto ciò appare piuttosto probabile che Rudiger non approdi all’Inter, nonostante il corteggiamento del club nerazzurro, mentre l’unico calciatore pronto ad abbandonare la Capitale, pare essere Salah, richiesto in Premier League dal Liverpool.
L’addio da parte dell’attaccante esterno egiziano avverrà entro il 30 giugno, in modo tale che dall’esborso economico di questa operazione, il club giallorosso rientri nei parametri del fair play finanziario, per poi iniziare ad agire in entrata. Nel ruolo di esterno avanzato nel “4-3-3”, Di Francesco vorrà portare con sé dal Sassuolo, Domenico Berardi, talento puro, pronto oramai al grande salto. Lo stesso percorso lo effettuerà, molto probabilmente, Lorenzo Pellegrini, centrocampista in prestito al club emiliano, reduce da una strepitosa annata. Il tecnico abruzzese ha affermato di puntare molto su coloro che hanno i colori giallorossi tatuati nel petto, ergendo nel ruolo di leader carismatico, Daniele De Rossi, dall’alto della sua inestimabile esperienza, nutrendo, inoltre, la speranza che Francesco Totti decida di intraprendere la nuova carriera da dirigente, proprio nel club capitolino, casomai nelle vesti di responsabile dell’area tecnica. Ruolo che permetterebbe a Di Francesco di poter far leva sui consigli di un personaggio che ha scritto in maniera indelebile la storia della Roma negli ultimi venticinque anni. Sta nascendo una squadra ancor più romanista, attaccata ai colori giallorossi e a quella storia e tradizione che niente e nessuno mai riuscirà a cancellare.