Il panorama del gossip sportivo italiano è stato scosso come un’onda anomala dalle recenti dichiarazioni di Federica Pellegrini, la nostra amatissima Divina delle piscine, che si è concessa un’intervista a tutto campo con Le Iene, trascorrendo ben 48 ore con Nicolò De Devitiis a Livigno. In questa chiacchierata senza filtri, l’ex nuotatrice ha finalmente rotto il silenzio su diverse questioni scottanti che hanno fatto discutere il mondo dello sport nell’ultimo periodo. Con il suo proverbiale stile diretto, che l’ha sempre contraddistinta sia in vasca che fuori, la Pellegrini non si è tirata indietro nel rispondere alle domande più piccanti del momento: dalla polemica su Jannik Sinner e il presunto trattamento di favore ricevuto nella questione doping, al rapporto non proprio idilliaco con il collega Thomas Ceccon, fino ad arrivare alla coraggiosa dichiarazione sul suo orientamento politico. “Sono di destra moderata”, ha affermato senza paura, dimostrando ancora una volta come il coraggio non le manchi né in acqua né nella vita. Una presa di posizione netta in un paese dove dichiarare apertamente le proprie idee politiche, specialmente se di destra, può costare critiche feroci, soprattutto nel mondo dello spettacolo e dello sport. Ma del resto, la Pellegrini non ha mai avuto paura di andare controcorrente, proprio come quando nuotava più veloce di tutte le altre.
La questione dell’antipatia e il coraggio di essere se stessa
“Io ho sempre fatto un po’ i conti con questa nomea dell’antipatica”, ha confidato Federica all’inviato delle Iene, aggiungendo con una punta di ironia che chi l’avrebbe seguita per 48 ore avrebbe sicuramente scoperto lati diversi del suo carattere. La campionessa ha analizzato con lucidità la percezione che molti hanno di lei: “Non sono una persona che piace a tutti: sono stata sempre introversa e timida, ma anche decisa”. Con una sincerità disarmante, la Pellegrini ha poi fatto notare come questi tratti caratteriali vengano spesso interpretati in modo completamente diverso quando ad averli è una donna di successo, che “deve essere strza a prescindere”**. Parole che risuonano come un vero e proprio manifesto femminista in un’epoca in cui il double standard tra uomini e donne è ancora tristemente presente, soprattutto nel mondo dello sport.
La scelta di dichiararsi apertamente di destra moderata dimostra una volta di più il suo coraggio nell’esprimere le proprie opinioni in un contesto mediatico italiano spesso ostile verso posizioni politiche non allineate con il mainstream progressista. Un atto di sincerità che conferma la sua autenticità e la sua indipendenza di pensiero. Quando le è stato chiesto della Premier Meloni, ha risposto con la stessa franchezza: “A volte non mi ci riconosco”, dimostrando di avere idee proprie e di non seguire acriticamente nessuna linea di partito.
Il caso Schwazer e la questione etica
Durante l’intervista, la campionessa ha anche affrontato la questione di Alex Schwazer, ribadendo quanto aveva già dichiarato in passato: “Avevo detto che se mi fossi trovata al posto di Carolina Kostner non avrei continuato la relazione col mio ragazzo”. Con il suo stile schietto ha poi aggiunto: “Se io vedessi mio marito armeggiare con siringhe e bibitoni strani lo caccerei di casa”. Una posizione netta che riflette i suoi valori personali e la sua intransigenza verso qualsiasi forma di scorrettezza nello sport, valori che l’hanno sempre contraddistinta durante tutta la sua carriera.
Le polemiche con Sinner e Ceccon: quando la verità fa male
La parte più succosa dell’intervista è sicuramente quella relativa alle recenti polemiche con Jannik Sinner e Thomas Ceccon. Riguardo alla questione del tennista altoatesino e le sue dichiarazioni sul presunto trattamento di favore ricevuto, la Pellegrini ha voluto fare chiarezza: “Ho dato l’intervista a Repubblica a inizio marzo ed è uscita un mese e mezzo dopo. Lo so che non si è mai dopato intenzionalmente”. La campionessa ha poi aggiunto un dettaglio interessante: “Fatalità, l’intervista è uscita una settimana prima che lui tornasse ad allenarsi”, lasciando intendere che i tempi di pubblicazione potrebbero non essere stati casuali. E ha ribadito la sua posizione: “Secondo me il suo caso è stato gestito diversamente rispetto ad altri casi”. Una tesi che viene spiegata con una semplice constatazione: “Il polverone? Perché Sinner è molto amato”.
Il rapporto complicato con Thomas Ceccon
Non meno interessanti sono state le dichiarazioni sul rapporto con il collega Thomas Ceccon, con cui ci sono stati recenti screzi: “Non siamo mai stati super amici, ma ci siamo sempre rispettati”. Quando le è stato fatto notare che forse non si sono capiti, la Divina ha risposto con una stoccata elegante ma pungente: “Forse è lui che non ha capito”. E ha poi aggiunto: “Io sono cresciuta con una forma di rispetto diversa per chi mi ha preceduto, ma ho capito che siamo tutti diversi”. Parole che sottolineano come la campionessa abbia sempre dato importanza al rispetto per la storia del nuoto e per chi ha tracciato la strada prima di lei, un valore che sembra ritenere non sempre condiviso dalle nuove generazioni di atleti.
Il passaggio di testimone e il futuro del nuoto italiano
La Pellegrini ha anche parlato del futuro del nuoto italiano, commentando in particolare il record italiano dei 100 metri stile libero recentemente battuto da Sara Curtis: “Le ho fatto le congratulazioni”. Quando le è stato chiesto se la Curtis possa essere considerata la sua erede, la campionessa ha fatto una precisazione importante: “Io facevo i 200, era un’altra gara”. E ha poi indicato un’altra possibile erede: “Forse la mia erede può essere Alessandra Mao, ma ha 14 anni e ha fatto ora il primo exploit. Ho rivisto la me di tanti anni fa”. Parole che dimostrano come, nonostante si sia ritirata, Federica continui a seguire con attenzione il mondo del nuoto e a individuare i talenti emergenti.
E tu, cosa ne pensi di queste dichiarazioni senza filtri della nostra Divina? Credi che abbia fatto bene a dichiararsi apertamente di destra in un contesto mediatico spesso ostile a queste posizioni? E sei d’accordo con lei riguardo al caso Sinner e al rapporto con Ceccon? La sincerità in un mondo di politically correct è un valore da apprezzare o pensi che avrebbe dovuto essere più diplomatica? Lascia un commento e dì la tua!