Preparati a tornare nella scintillante Miami degli anni ’80, ma con un taglio decisamente contemporaneo! Universal Pictures ha appena acceso i motori di un progetto che farà sussultare di nostalgia i fan della cultura pop televisiva: un remake di “Miami Vice” affidato alle mani esperte di Joseph Kosinski, il visionario regista che ha riportato in auge Tom Cruise con “Top Gun: Maverick”. Un abbinamento che promette scintille, considerando la capacità di Kosinski di rivisitare materiale classico infondendogli nuova vita attraverso una cinematografia iperrealistica e un approccio che bilancia perfettamente nostalgia e innovazione. La sceneggiatura di questa operazione revival è stata affidata a Dan Gilroy, la mente dietro il disturbante “Nightcrawler” e “The Bourne Legacy”, il che suggerisce un possibile tono noir contemporaneo per questa nuova incarnazione delle avventure dei detective Sonny Crockett e Ricardo Tubbs. Non è la prima volta che Hollywood tenta di trasportare sul grande schermo la magia della serie televisiva che negli anni ’80 ridefinì l’estetica della televisione crime grazie alla direzione creativa di Michael Mann. Nel 2006, lo stesso Mann tentò l’operazione con Jamie Foxx e Colin Farrell nei ruoli principali, ma il risultato fu un sonoro flop al botteghino, incassando 165 milioni di dollari a fronte di un budget di 135 milioni.
Il fantasma del precedente remake
La sfida più grande per Kosinski sarà proprio quella di esorcizzare lo spettro dell’adattamento del 2006, un film che, nonostante il pedigree del cast e del regista, non riuscì a catturare né lo spirito dell’originale né a trovare una propria identità. Sarà interessante vedere se questa nuova versione opterà per un approccio più fedele all’estetica anni ’80 della serie originale, con le sue iconiche palette pastello e le leggendarie montage sequence accompagnate da sintetizzatori, o se tenterà una strada completamente nuova.
E tu, cosa ti aspetti da questo remake? Preferiresti un omaggio fedele alla serie cult con Don Johnson e Philip Michael Thomas o una reinterpretazione completamente moderna? Facci sapere nei commenti!