Questa sera, con fischio d’inizio alle ore 20:45, sarà di scena la nazionale azzurra ,in quel di Vaduz, al cospetto dei modesti padroni di casa del Liechtenstein.
L’obiettivo della banda di Ventura sarà quello di conquistare i tre punti in palio e preferibilmente esibendosi in una goleada utile per tenere testa alla Spagna, attualmente prima, seppur a pari merito con l’Italia, proprio a causa della miglior differenza reti maturata nella sfida contro la rappresentativa del commissario tecnico Pauritsch, gara che terminò con il punteggio di 8-0. Gli azzurri sono giunti a Vaduz nel tardo pomeriggio di ieri, per poi tenere la consueta conferenza stampa alla presenza del c.t. Ventura e del capitano Gigi Buffon. L’ex tecnico granata ha dichiarato che la sfida contro il Liechtenstein non vada affatto sottovalutata. Occorrerà avere rispetto dell’avversario, pensando innanzitutto ad evitare clamorose battute d’arresto. In merito alla sfida persa dal Liechtenstein contro la Spagna, Ventura afferma che le “furie rosse” fino al 55’ erano avanti solo per 1-0 senza creare, tra l’altro, numerose occasioni da rete.
Motivo per cui, bisognerà mantenere alta la concentrazione nei confronti di un avversario tutt’altro che facilmente abbordabile. Anche nelle gare precedenti contro l’Albania e l’Israele il passivo con cui la nazionale guidata da Pauritsch ha abdicato è stato davvero striminzito, quindi occhio a prendere sotto gamba questo impegno determinante per il cammino alla qualificazione dei mondiali in Russia del 2018. Sul modulo tattico, Ventura, ha affermato che per provare nuovi schemi ed assimilarli occorrano circa tre mesi. In soli tre giorni di ritiro è alquanto improbabile prendere atto perfettamente di un “4-2-4” che tra l’altro ,in Italia, nessuna squadra applica. Gigi Buffon, sottolinea, anche lui, che bisognerà evitare di sottovalutare il Liechtenstein. Il portierone azzurro ricorda due gare contro le Far Oer, apparentemente semplici, che terminarono con il punteggio a favore degli azzurri per 0-1 e 1-2, sfide complicate in cui si soffrì fino all’ultimo minuto. L’Italia, in trasferta, è da ventitre anni che non va oltre vittorie conquistate, al massimo, per 0-4, sinonimo che gli azzurri non siano particolarmente avvezzi alle goleade. Buffon ha poi aggiunto che l’obiettivo principale sarà quello di ottenere i tre punti in palio, per poi fornire una prestazione convincente e solo dopo, eventualmente, si penserà al “pallottoliere”.
Infine sulle dichiarazioni riportate dal quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport” in cui si affermava che il capitano della nazionale e della Juventus, al termine del match di Champions pareggiato contro il Lione, abbia detto dentro gli spogliatoi, ai suoi compagni di squadra bianconeri, che in Italia vincono solo perché gli avversari si “scansano” mentre in Europa il clima che li attende è diametralmente opposto, “Super Gigi” nega assolutamente di aver pronunciato esternazioni del genere, smentendo categoricamente tutto ciò riportato dalla stampa. Al temine della conferenza, la comitiva azzurra ha preso contatto con il terreno di gioco del piccolo stadio di Vaduz, il “Rheinpark Stadion”, impianto da circa 7.000 posti. Il clima che attenderà gli azzurri, stasera, dal punto di vista meteorologico, sarà freddo, con la probabilità di trovare il rettangolo di gioco ghiacciato.
Per ciò che concerne il modulo a cui si affiderà Giampiero Ventura sarà, ,come detto, il “4-2-4” con Buffon in porta, coppia centrale di difesa composta da Bonucci e Romagnoli. Sul fronte di destra spazio a Zappacosta, sul lato opposto De Sciglio. La mediana sarà presidiata da Verratti e De Rossi, mentre lungo le corsie esterne fiducia a Candreva e Bonaventura, che agiranno a sostegno del tandem d’attacco Immobile-Belotti. L’arbitro della sfida sarà il croato Bebek. Gli azzurri avranno l’imperativo di non sbagliare l’approccio alla gara e di far di un sol boccone una compagine, fanalino di coda nel girone G di qualificazione a Russia 2018, con zero punti all’attivo, un goal realizzato e dodici subiti e con Buchel, centrocampista dell’Empoli, come unico calciatore rappresentativo che militi in un campionato di prestigio.