Saint-Denis, Francia: L’Italia ha ucciso la sua nemesi, la Spagna, che non batteva nelle gare ufficiali dal 1994.
Quando l’Italia perse contro la Spagna nei quarti di finale del Campionato Europeo del 2008, quella sconfitta contribuì a trasformare una generazione in giocatori d’oro, quelli spagnoli, che poi hanno vinto tutto. Era stata la prima vittoria per la Spagna sull’Italia in un importante evento, dopo 88 anni, dalle Olimpiadi del 1920.
Quella vittoria riuscì a plasmare giocatori come Cesc Fabregas, Andres Iniesta e Sergio Ramos. Questi ragazzi negli anni a venire hanno scritto la storia del calcio: dal 2008 al 2012, vincendo due campionati europei consecutivi e la Coppa del Mondo del 2010, inventando un metodo calcistico, quello del tiki taka spagnolo.
Il ciclo è finito, il regno è stato espugnato dallo stesso team che aveva contribuito a creare quella superpotenza. L’Italia li ha creati, e la stessa Italia li ha affossati. La vittoria per 2-0, che avrebbe potuto essere 3-0 o 4-0 senza David De Gea, ha buttato fuori la Spagna da Euro 2016 ed ha messo fine al regno degli spagnoli.
Della squadra spagnola che ha dominato così brillantemente nel 2012, battendo l’Italia 4-0 nella più unilaterale finale della storia del Campionato Europeo, c’erano solo le braci, ed allo Stade de France è stata l’Italia a fare la partita. L’Italia non ha battuto la top Spagna, ma quello che rimaneva di una generazione ormai giunta alla fine di un ciclo.
Fabregas, che ha segnato il rigore decisivo nei quarti contro l’Italia nel 2008, oggi non si è nemmeno visto. Iniesta, autore del gol vincente nella finale dei Mondiali 2010 contro l’Olanda, è stato braccato senza palla, ed ha avuto poco spazio per inventare, grazie anche alla densità del pressing italiano comandato dalla panchina dall’allenatore Antonio Conte.
L’allenatore della Spagna Vicente Del Bosque è stato proprio distrutto tatticamente da Antonio Conte, che ha dimostrato di essere uno degli allenatori più preparati del mondo, riuscendo a dare all’Italia senza talenti, una filosofia capace di avere successo.
Nessuno vorrebbe mai incontrare Conte in un vicolo buio durante la notte. La furia e l’energia del futuro manager del Chelsea trasuda su tutta la fascia. Il suo temperamento è traboccato quando Emanuele Giaccherini, ha perso la palla davanti a lui. Conte ha scalciato la palla ottenendo un immediato richiamo dall’arbitro turco Cüneyt Çakır.
E’ un trascinatore Antonio Conte ed i suoi ragazzi lo seguono in campo. Questo 2 a 0 è molto merito suo.
Il collasso della Spagna nella Coppa del Mondo 2014 sembrava già l’inizio della fine di un ciclo, ma questa sconfitta agli Europei ha segnato anche una nuova era, quella dell’Italia.