Quando Justin Bieber decide di sfogarsi sui social, sai che sta per uscire uno di quei post criptici che fanno impazzire i fan e scatenano migliaia di interpretazioni diverse. Il pop star canadese ha pubblicato su Instagram un messaggio al vetriolo contro chi si permette di dire agli altri cosa dovrebbero o non dovrebbero avere, scrivendo: “Chi sei tu per dire a qualcuno cosa dovrebbe o non dovrebbe avere. Che sfrontatezza. Non è il tuo posto“.
Il post, scritto in caratteri bianchi su uno sfondo viola sfumato, continua con una filosofia che mescola spiritualità e frustrazione: “Dire ad altri esseri umani che meritano qualcosa è come crescere i figli di qualcun altro“. E poi la chiosa finale che suona come un mic drop: “È Dio che decide cosa meritiamo“.
Non è difficile immaginare cosa abbia scatenato questo outburst. Negli ultimi giorni la famiglia Bieber ha vissuto un periodo particolarmente prospero: Hailey Bieber ha venduto la sua azienda di skincare Rhode a e.l.f. Beauty per la cifra monstre di un miliardo di dollari, ed è apparsa sulla copertina di Vogue. Successi che evidentemente hanno attirato le critiche e l’invidia di chi pensa che i Bieber “non meritino” tutto questo.
Ma questo post è solo l’ultimo di una serie di sfoghi social che Justin ha pubblicato negli ultimi mesi, rivelando un artista che sta evidentemente attraversando un momento di profonda riflessione sulla sua vita, la sua fama e il prezzo del successo.
La macchina del successo che non si ferma
Il timing del post di Justin non è casuale. Pochi giorni prima, Hailey aveva annunciato la vendita di Rhode a e.l.f. Beauty per un miliardo di dollari, una cifra che ha fatto saltare dalla sedia anche gli esperti del beauty business. Justin aveva celebrato il successo della moglie condividendo la notizia sul suo Instagram, dimostrando quanto sia orgoglioso dei traguardi di Hailey.
Ma nel music industry e nel mondo dello showbiz in generale, ogni successo viene automaticamente accompagnato da una chorus di critici che sostengono che “non se lo meritava”, “è solo fortuna”, “non ha talento vero”. È la tassa che ogni celebrity deve pagare quando raggiunge certi livelli di successo e ricchezza.
Il brand Rhode di Hailey, lanciato nel 2022, è diventato rapidamente uno dei fenomeni più importanti del beauty market contemporaneo. La sua acquisition da parte di e.l.f. Beauty per una cifra così astronomica dimostra non solo il valore commerciale del brand, ma anche la capacità imprenditoriale di Hailey.
Una famiglia sotto i riflettori
L’apparizione di Hailey sulla copertina di Vogue ha aggiunto un altro layer di visibilità mediatica alla famiglia Bieber. Nell’intervista che accompagnava il servizio fotografico, Justin ha fatto una delle dichiarazioni più dolci della sua carriera: “Ho fatto molte cose stupide nella mia vita, ma la cosa più intelligente che abbia mai fatto è sposare Hailey“.
La coppia, che si è sposata nel 2018, ha accolto il figlio Jack Blues ad agosto, completando un quadro familiare che dall’esterno sembra perfetto. Ma è proprio questa perfezione apparente che attira le critiche più feroci da parte di chi pensa che “abbiano troppo” o che “non se lo meritino”.
Nel contemporary pop culture, la Bieber family rappresenta l’American Dream 2.0: successo musicale, business empire, famiglia felice e social media presence perfettamente curata. Ma dietro questa facciata c’è evidentemente una pressione costante che Justin sta trovando sempre più difficile da gestire.
I precedenti sfoghi social
Il post di ieri non è un episodio isolato. Negli ultimi mesi, Justin ha utilizzato Instagram come una sorta di diario pubblico delle sue frustrazioni e riflessioni. A febbraio aveva scritto che era “tempo di crescere“, un messaggio che molti avevano interpretato come una critica ai suoi fan più giovani o ai media che continuano a trattarlo come il teenager che era agli inizi della carriera.
A marzo era andato ancora più a fondo, scrivendo di sentirsi “annegare nell’odio” e di lottare con la sensazione di essere “indegno“. Sono confessioni che rivelano un lato vulnerable dell’artista che contrasta fortemente con l’immagine di successo e ricchezza che proietta pubblicamente.
Ad aprile aveva chiamato in causa direttamente i paparazzi di Los Angeles, condividendo un video di fotografi che lo seguivano fino alla sua auto e scrivendo: “Questo deve finire“. Nel post aveva anche confessato di chiedere a Dio di aiutarlo con la pazienza perché “può essere davvero difficile non strappare la testa a questi f***uti ragazzi”.
La spiritualità come rifugio
Un elemento costante in tutti questi sfoghi è il riferimento religioso. Justin ha spesso parlato pubblicamente della sua fede cristiana e di come sia stata fondamentale nel suo processo di crescita personale. Il riferimento a “Dio che decide cosa meritiamo” nel post di ieri si inserisce in questa narrativa spirituale.
Nel music business contemporaneo, dove spesso l’immagine prevale sulla sostanza, Justin sembra aver trovato nella spiritualità un ancoraggio che lo aiuta a gestire le pressioni esterne. È una strategia che molti pop stars hanno utilizzato nel corso degli anni, da Madonna a Kanye West.
La fusion tra spiritualità e social media presence è particolarmente interessante nel caso di Justin, che utilizza le sue piattaforme non solo per promuovere la sua musica, ma anche per condividere riflessioni più profonde sulla vita e sul successo.
L’industria musicale e la pressione del giudizio
Il post di Justin tocca un nervo scoperto dell’entertainment industry: la tendenza del pubblico a sentirsi autorizzato a giudicare ogni aspetto della vita delle celebrities. Nel digital age, questo fenomeno è amplificato dai social media, dove chiunque può esprimere un’opinione su tutto.
Per un artista che è cresciuto sotto i riflettori come Justin, questa pressione costante può diventare soffocante. Ogni acquisto, ogni vacanza, ogni business decision viene scrutinato e giudicato da milioni di persone che si sentono in diritto di dire cosa è “giusto” o “sbagliato“.
Il prezzo del successo totale
La reaction di Justin riflette una frustrazione più ampia che molte global superstars sperimentano quando raggiungono certi livelli di successo. Avere tutto – fama, soldi, famiglia, business empire – non protegge dalle critiche, anzi spesso le amplifica.
Nel caso dei Bieber, il successo di Hailey con Rhode ha probabilmente intensificato questa dynamic. Non è più solo Justin ad essere sotto i riflettori, ma l’intera famiglia è diventata un target per chi pensa che “abbiano troppo” o che il loro successo sia “immeritato“.
Tu cosa ne pensi del latest outburst di Justin? Credi che abbia ragione a defend la sua famiglia dalle critiche, o pensi che faccia parte del prezzo della fama accettare anche i commenti negativi? E soprattutto, secondo te questi social media rants lo aiutano davvero o peggiorano solo la situation? Scrivimi nei commenti – sono curioso di sapere se anche tu pensi che le celebrities abbiano diritto a un po’ di pace o se debbano accettare tutto quello che viene con il territorio!