L’universo musicale è un posto strano, amico mio. Un giorno sei sulla cresta dell’onda che spacca tutto, il giorno dopo sparisci dai radar come un sottomarino in immersione profonda. E poi ci sono quelli come Justin Bieber, che sembrano esistere in uno stato quantistico di presenza-assenza dal 2021, quando uscì il suo ultimo album “Justice”. Ma cosa sta succedendo davvero alla pop star canadese che ha fatto impazzire un’intera generazione?
Un recente reportage di The Hollywood Reporter ha acceso i riflettori sulla situazione attuale di Bieber, tra voci di difficoltà economiche, rapporti tesi con l’ex manager Scooter Braun e la decisione di vendere il proprio catalogo musicale per 200 milioni di dollari – una mossa piuttosto insolita per un artista di soli 29 anni. Normalmente, sono i veterani del settore a monetizzare i diritti della loro opera omnia, non certo le giovani popstar nel pieno della carriera.
La smentita ufficiale e la realtà dei fatti
“Qualsiasi fonte che cerca di venderti una storia su presunte difficoltà finanziarie… o non capisce l’industria dell’intrattenimento o, più probabilmente, sta cercando di dipingere un ritratto poco lusinghiero di Justin, che non ha alcuna somiglianza con la realtà”, hanno dichiarato i rappresentanti di Bieber al THR. Parole nette, che però lasciano spazio a qualche interrogativo.
Il digiuno musicale del cantante – ormai quattro anni senza un disco nuovo – unito alla prolungata assenza dai tour e a una serie di post sui social media piuttosto personali hanno alimentato le speculazioni. Ma quanto c’è di vero? E soprattutto, quanto conta davvero il denaro quando si parla di salute mentale di un artista cresciuto sotto i riflettori?
Dietro le quinte della macchina Bieber
Una fonte vicina al cantante ha rivelato al THR che “gli artisti sono artisti – non guardano al mondo come facciamo io e te… È più sano di tutti noi – fisicamente e mentalmente”. Un’affermazione che stride un po’ con le recenti voci di abuso di sostanze – poi smentite – e con alcuni comportamenti pubblici che hanno fatto sollevare più di un sopracciglio tra i fan storici.
Ma la notizia che farà brillare gli occhi ai beliebers è che, secondo alcune fonti, il ragazzo prodigio starebbe ospitando delle “jam session” a casa sua con un gruppo ristretto di collaboratori. Niente nuovo album all’orizzonte, certo, ma un segnale che la fiamma creativa non si è del tutto spenta.
La questione catalogo: mossa disperata o strategia?
Parlando da esperto di dinamiche dell’industria musicale, la vendita del catalogo per 200 milioni di dollari merita un’analisi approfondita. Nel panorama attuale, caratterizzato da un mercato dei diritti in massima espansione e da una valutazione delle royalty mai così alta, potrebbe trattarsi semplicemente di un timing perfetto per massimizzare il valore.
La discografia di Bieber, con hit generazionali come “Baby”, “Sorry” e “Love Yourself”, rappresenta un asset di primissimo piano nel panorama dello streaming contemporaneo, con numeri di ascolto che sfidano la gravità nonostante l’inattività dell’artista. Tecnicamente parlando, un catalogo evergreen con un elevato ARPU (Average Revenue Per User) che giustificherebbe pienamente tale valutazione.
Il futuro professionale: tour o one-off?
Un altro aspetto interessante del reportage riguarda il futuro live di Bieber. Secondo le fonti, è improbabile che il canadese torni presto a sostenere tour intensivi, ma potrebbero verificarsi performance one-off – concerti singoli, eventi speciali o apparizioni televisive.
Per chi mastica di industria live sa bene cosa significa: minor stress logistico, cachet stratosferici per singole date e un controllo più serrato sulla propria immagine e condizione psicofisica. Una strategia che artisti come Adele hanno adottato con successo negli ultimi anni, privilegiando residency in location fisse rispetto ai massacranti tour mondiali.
E tu, cosa ne pensi di questa fase della carriera di Bieber? Credi che tornerà più forte di prima o che stia gradualmente abbandonando le scene? Lascia un commento qui sotto e condividi la tua opinione sulla questione!