La Juventus, per la quarta volta di fila, accede in finale di Coppa Italia.
Nel ritorno della semifinale, i bianconeri superano per 1-0 l’Atalanta, grazie ad un penalty, piuttosto discusso, realizzato da Pjanic. La Vecchia Signora, il prossimo 9 maggio, all’Olimpico di Roma, affronterà il Milan, in un remake della finale andata in scena nell’edizione 2015/2016. La gara dell’Allianz Stadium è stata molto interessante, soprattutto nella ripresa, quando entrambe le compagini si sono affrontate a viso aperto. Gli orobici, abbandonano il sogno di raggiungere la finale, recriminando per il rigore concesso dall’arbitro Fabbri a seguito di un contatto in area di Mancini ai danni di Matuidi. Per il tecnico Gasperini, questa decisione è stata assai severa e determinante, a tal punto da far spostare l’ago della bilancia dalla parte della banda guidata da Massimiliano Allegri.
In una fredda Torino che minaccia neve, la prima chance degna di nota è a firma nerazzurra con il “papu” Gomez autore di un tiro dal limite dell’area che sorvola la traversa. La Juventus risponde con Mandzukic, protagonista di un’iniziativa personale, murata dall’intervento efficace di Berisha. Qualche minuto più tardi ci prova Douglas Costa con un diagonale che chiama all’intervento l’estremo difensore dei nerazzurri ed infine è il turno di Asamoah che estrae dal cilindro un sinistro che non inquadra lo specchio della porta.
Nella ripresa i bianconeri iniziano pigiando il piede sull’acceleratore, creando un’occasione con Marchisio che dal limite dell’area effettua una conclusione che si spegne alta sopra il montante. Qualche istante più tardi, invece, su errore in disimpegno di Benatia è Gomez ad approfittarne, estraendo dal cilindro un pallonetto dalla trequarti, con Buffon in uscita disperata, che si stampa clamorosamente sul palo. La conta dei legni torna in parità quando Douglas Costa dopo un’azione insistita va al tiro ma il suo bolide centra in pieno la traversa. Al 75’ avviene l’episodio che spezza l’equilibrio: Douglas Costa innesca Lichtsteiner, il quale dal versante di destra lascia partire un cross indirizzato dentro l’area dove Mancini ostacola con una spinta Matuidi. L’intervento non sembra particolarmente aggressivo eppure l’arbitro Fabbri propende per la concessione del penalty. Dagli undici metri si presenta Pjanic che con freddezza e precisione non lascia scampo a Berisha. Sesto gol stagionale per il centrocampista bosniaco e la Vecchia Signora mette in cassaforte l’accesso in finale. Il resto della gara non regalerà particolari emozioni, con la Dea oramai rassegnata ad uscire dalla seconda competizione nazionale, mentre i bianconeri assaporano il gusto di affrontare per la quarta volta consecutiva una finale di Coppa Italia.
Al termine del match, queste le dichiarazioni principali rilasciate da un soddisfatto Massimiliano Allegri: “Faccio i complimenti ai ragazzi per quello che hanno fatto stasera e per quello che stanno facendo quest’anno. L’obiettivo era di essere presenti a marzo in tutte le competizioni e possiamo dire che sia stato raggiunto. Ora bisogna cercare di vincere a Roma contro la Lazio per andare a Londra in ottime condizioni. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà nella costruzione di gioco ma nel secondo tempo Douglas partiva da esterno e ha spaccato la partita. Faccio i complimenti all’Atalanta. Matuidi? Si è subito integrato benissimo, è importante come tutti gli altri. Dybala sta tornando in ottime condizioni, sarà un valore aggiunto perché ha la testa giusta e anche a livello tecnico ha tutto. Come ogni stagione ci sono dei momenti difficili, abbiamo perso Bernardeschi, Higuain De Sciglio, ora dobbiamo recuperarli”.
Per quanto concerne gli orobici, queste le parole pronunciate da un piccato Gasperini, soprattutto in merito alla decisione dell’arbitro Fabbri di fischiare il penalty a favore dei bianconeri: “Quel rigore non c’era, è un peccato. La Juve è una squadra forte, siamo riusciti ad impegnarla seriamente e a metterla in difficoltà. Questo non toglie nulla al valore della squadra. Ilicic? Non era semplice contro la difesa juventina. Hanno fatto tutti una buona gara: ai ragazzi ho fatto i complimenti e non si devono demoralizzare. Ci siamo avvicinati un po’ alla Juventus. Il palo di Gomez? Sfortuna, che altro posso dire. Vuol dire che farà due mesi e mezzo strepitosi. Ora ci rituffiamo nel campionato, bisogna recuperare energie per il finale di stagione”.
Migliore del match- Douglas Costa: Con le sue incursioni, il brasiliano mette in apprensione la difesa orobica. Colpisce una traversa ed innesca l’azione che porterà al calcio di rigore decisivo. Imprescindibile.
Peggiore del match- Cristante: Sulla trequarti, il numero quattro nerazzurro, stavolta non incide. Mai un’azione degna di nota avviata dai suoi piedi. Soffre il centrocampo bianconero, riducendo notevolmente le proiezioni offensive. Timido.