Il panorama dello streaming continua a essere dominato da Netflix, che anche questa settimana ci regala un completo rimescolamento della sua top chart delle serie in lingua inglese. A fare la voce grossa è il nuovo documentario “American Manhunt: Osama bin Laden”, che ha debuttato direttamente al primo posto con uno stratosferico dato di 12,6 milioni di visualizzazioni nel periodo tra il 12 e il 18 maggio.
Un debut performance che conferma l’interesse mai sopito del pubblico per le storie legate agli eventi dell’11 settembre e alla conseguente caccia all’uomo più famosa della storia moderna. Ma il vero colpo di scena è l’impennata di “Forever”, l’adattamento del romanzo di formazione di Judy Blume curato da Mara Brock Akil, che non solo è riuscito a mantenere la terza posizione in classifica, ma ha quasi raddoppiato il suo pubblico rispetto alla settimana di debutto, totalizzando 6,7 milioni di visualizzazioni. Un growth rate impressionante che dimostra quanto il passaparola stia funzionando per questa serie, già confermata per una seconda stagione. A completare il podio troviamo un’altra new entry: il documentario sui serial killer britannici “Fred and Rose West: A British Horror Story”, che ha conquistato la seconda posizione con 8,3 milioni di visualizzazioni, confermando la fascinazione del pubblico per il true crime ben confezionato. Grande scivolone invece per “The Four Seasons”, che dopo aver dominato la scorsa settimana è precipitata al quarto posto con “soli” 5,3 milioni di visualizzazioni, un calo drastico rispetto ai 12 milioni delle settimane precedenti, probabilmente dovuto alla breve durata della serie che ha portato la maggior parte del pubblico iniziale a completarla rapidamente.
Il fenomeno American Manhunt e l’ossessione per il true crime
Il debutto in vetta alla classifica di “American Manhunt: Osama bin Laden” non è un caso isolato, ma si inserisce in un trend più ampio che vede il pubblico di Netflix particolarmente attratto dai contenuti di true crime e dai documentari che esplorano eventi storici di grande impatto. Con 12,6 milioni di visualizzazioni nella sua prima settimana, questo crime docuseries si posiziona tra i migliori debutti dell’anno per la piattaforma, dimostrando che, nonostante siano passati più di vent’anni dagli attentati dell’11 settembre, l’interesse per gli eventi che hanno segnato l’inizio del XXI secolo rimane vivissimo.
Il successo di questo documentario si abbina perfettamente al secondo posto di “Fred and Rose West: A British Horror Story”, che racconta la macabra storia di due dei serial killer più prolifici del Regno Unito. Con 8,3 milioni di visualizzazioni, questa serie conferma l’appetito insaziabile degli abbonati Netflix per storie di crimine vero, un genere che ha trovato nello streaming la sua piattaforma ideale, potendo disporre di un formato più esteso rispetto ai tradizionali documentari cinematografici per esplorare in profondità casi complessi e inquietanti.
Il miracolo di Forever e il crollo di The Four Seasons
Se c’è una vera storia di successo in questa classifica, è quella di “Forever”, l’adattamento del celebre romanzo di Judy Blume che ha quasi raddoppiato il suo pubblico rispetto alla settimana di debutto, rimanendo saldamente al terzo posto con 6,7 milioni di visualizzazioni. Questo tipo di audience growth è particolarmente significativo nel mondo dello streaming, dove la tendenza è generalmente quella di un calo dopo il picco iniziale. Il fenomeno suggerirebbe un potente word-of-mouth effect, con spettatori che consigliano la serie ad amici e familiari, creando un effetto valanga che potrebbe continuare nelle prossime settimane.
D’altro canto, “The Four Seasons” ha subito un drastico calo, passando dalla prima alla quarta posizione con un dimezzamento delle visualizzazioni (da circa 12 a 5,3 milioni). Questo tipo di viewership drop non è necessariamente negativo per una serie a episodi limitati (limited series), ed è anzi piuttosto comune: la maggior parte del pubblico interessato ha semplicemente completato la visione nelle prime due settimane, lasciando solo gli spettatori tardivi o quelli che preferiscono un ritmo di visione più diluito.
Le strategie di Netflix e il voto di fiducia
Un dettaglio particolarmente interessante emerso da questi dati è che sia “Forever” che “The Four Seasons” hanno già ricevuto il rinnovo per una seconda stagione, un chiaro segnale di fiducia da parte di Netflix. Questa decisione, presa prima ancora di vedere l’evoluzione completa dei numeri, suggerisce che la piattaforma non basa più le sue decisioni di rinnovo esclusivamente sui dati di visione delle prime settimane, ma considera anche altri fattori come la risposta della critica, l’engagement sui social media e il potenziale di crescita a lungo termine.
Sul fronte cinematografico, Netflix ha visto dominare la classifica dei film in lingua inglese da “Nonnas”, l’ultima fatica di Vince Vaughn, con ben 20 milioni di visualizzazioni, seguito da “A Deadly American Marriage” con 12,8 milioni di visualizzazioni. Un dato che conferma come la piattaforma stia riuscendo a creare prodotti di successo sia nel formato seriale che in quello cinematografico, consolidando la sua posizione dominante nel panorama dello streaming.
E tu, quale di queste produzioni Netflix hai già visto? Sei tra quelli che hanno contribuito al boom di “Forever” o hai preferito immergerti nella caccia a Bin Laden con “American Manhunt”? Facci sapere nei commenti quali sono le tue impressioni su questi titoli e quali altre serie o film stai seguendo sulla piattaforma in questo periodo!