La CRISI DI MEZZA ETÀ
Nel cammin di nostra vita, decanta Dante, arriva quel momento lì: quello che molti chiamano “crisi di mezza età”, quello che mette in dubbio le certezze di sempre, che sconvolge e rivoluziona. Ebbene secondo i ricercatori dell’università di Alberta, in Canada, che hanno condotto lo studio, si tratterebbe di un’invenzione: non soltanto non esisterebbe alcuna crisi di mezza età, ma è anche provato che le persone di mezza età sono anche più felici, se paragonate ai più giovani.
La ricerca mette in discussione la consueta visione della vita come di una curva ad U, in cui si toccherebbe il punto più basso a metà della propria esistenza. Secondo gli studiosi, al contrario, la felicità sarebbe parte di un percorso “diretto verso l’alto”, che prende il via a vent’anni o dopo l’adolescenza. I ricercatori hanno seguito due gruppi di canadesi: uno di persone di età compresa tra i 18 e i 43 anni, un altro di età compresa tra i 23 e i 37.
Secondo quanto emerso, in entrambi i gruppi, la felicità aumentava nel corso dei trenta, con una tendenza a salire di livello a mano a mano che gli anni avanzavano. I diciottenni, inoltre, sono risultati essere meno felici rispetto ai quarantenni. “Sapere a che età si è più felici è importante perché la felicità è collegata all’aspettativa di vita, al benessere – spiega la professoressa Nancy Galambos, una delle autrici dello studio – chi è felice costa anche meno al sistema sanitario e alla società”.