Tra le compagini più in salute presenti nel nostro campionato di serie A, impossibile non annoverare l’Inter.
I nerazzurri ,sotto la gestione Pioli, stanno sfornando prestazioni convincenti, ottenendo risultati di prestigio che proiettano Icardi e compagni a ridosso della zona Champions League. L’Inter attualmente occupa il quarto posto in classifica con quarantotto punti all’attivo, a pari merito con la sorprendente Atalanta e a sei lunghezze dal Napoli terzo. A questo punto della stagione, sognare in grande è possibile e come dichiarato da Stefano Pioli, alla vigilia della sfida vinta per uno a zero al cospetto del Bologna, sarà fondamentale da qui in avanti ottenere il massimo in tutte le gare, stilettando una tabella di marcia in cui non siano previste ulteriori battute d’arresto.
Pioli al suo arrivo nella Milano nerazzurra, era stato presentato nelle vesti di “normalizzatore”, ossia di colui che indubbiamente avrebbe dovuto dar vita ad una sterzata rispetto alla gestione piuttosto deludente di De Boer, lavorando senza particolari pressioni d’alta classifica. Ed invece, l’allenatore emiliano, in tredici partite ha raccolto ben trentuno punti, con una media di 2,38,balzando da un anonimo nono posto al quarto. Confortante anche lo score che parla di ventiquattro reti fatte, sotto la sua guida, e solamente dieci subite. Come affermato da Handanovic, al termine della gara contro i felsinei, in Italia i campionati vengono vinti dalle squadre che blindano il pacchetto arretrato. Nel caso dell’Inter non si potrà parlare di scudetto, ma continuando lungo questo viatico, insidiare il terzo posto, utile per la qualificazione al play-off di Champions League, non è mera utopia. Inoltre, come precedentemente detto, con la media punti di 2,38 in tredici partite disputate, Pioli è riuscito a far meglio anche rispetto a Mourinho che collezionò una media di 2,18, per non parlare dei vari Mancini, Mazzarri e Benitez, il cui confronto rischia di essere assai imbarazzante. Tra l’altro tra le note liete della trasferta al Dall’Ara vi è la rete decisiva del match messa a segno da Gabriel Barbosa, meglio noto come Gabigol, che ha lasciato la sua firma in una gara che rischiava di restare inchiodata sul punteggio di zero a zero. Bologna nel destino dei brasiliani, teatro dell’esplosione di fuoriclasse che hanno lasciato il segno con la maglia nerazzurra, così come accadde nel settembre del 1998 a Ronaldo, che in terra emiliana siglò il suo primo sigillo in Italia. Gabigol molto probabilmente non avrà le medesime stimmate da campione di Ronie ma di certo il goal messo a segno lo aiuterà in un più rapido inserimento nello scacchiere tattico di Pioli.
Nel frattempo, dopo un giorno di riposo, quest’oggi i nerazzurri torneranno al lavoro presso il Suning Training Center di Appiano Gentile per preparare al meglio lo scontro d’alta quota con la Roma, in programma domenica sera. L’ex tecnico biancoceleste dovrà fare a meno di Miranda, che ammonito contro il Bologna, dovrà scontare un turno di squalifica, mentre è da valutare la condizione fisica di Murillo, uscito anzitempo al Dall’Ara. Di sicuro rientrerà dal primo minuto Mauro Icardi, dopo aver scontato le due giornate di squalifica a seguito dei fatti di Juventus-Inter. Il centravanti argentino tornerà di nuovo in campo con la voglia spasmodica e la chiara intenzione di prendere per mano i suoi compagni al fine di condurli il più in alto possibile.
C’è entusiasmo attorno al clan nerazzurro, l’Inter attraverso la mano saggia di Pioli ha trovato la giusta quadratura per mirare lontano, nutrendo ambizioni europee che ricalchino alla perfezione il blasone del club.